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Cinque Reali Siti, COVID e influenza risalgono, per i tumori urge la prevenzione

AUTORE:
Daniela Iannuzzi
PUBBLICATO IL:
31 Dicembre 2022
5 Reali Siti // Foggia //

StatoQuotidiano.it, 31 dicembre 2022. Cinque Reali Siti – Ultimo giorno dell’anno, tempo di bilanci. Anche in fatto di salute. Come si chiude il 2022? Qual è la situazione riguardo al COVID e quali sono le altre malattie riguardo a cui fare una riflessione e pensare a soluzioni e a un piano d’azione per l’anno che verrà?

A rispondere ai microfoni di Statoquotidiano, tre operatori sanitari impegnati in prima linea, ogni giorno, nel loro lavoro di medici di famiglia nei Cinque Reali Siti: la dottoressa Faustina Leo, la dottoressa Lucia d’Amico, il dottor Domenico Natale.

Alla dottssa Faustina Leo, medico di base nel comune di Carapelle, abbiamo chiesto quanto segue:

Qual è il bilancio relativamente al COVID in questa parte finale dell’anno 2022?
“Si registra una ripresa, soprattutto tra gli anziani, sia tra quelli che vivono a casa sia tra quelli che vivono nelle RSA, anche se vaccinati, perché la variante Omicron si mostra più resistente. In particolare, ciò è accaduto per coloro che avevano fatto la quarta dose entro agosto scorso e poi si sono trovati in questo periodo con una copertura vaccinale ormai affievolita e di minore efficacia”

Quali sono i suggerimenti che pensa di poter dare in tali casi?
“Probabilmente, sarebbe opportuno fare il vaccino nella nuova versione. In generale, coloro che si erano vaccinati dovrebbero ripetere la vaccinazione dopo 120 giorni. Adesso, inoltre, si può assumere la quinta dose con il nuovo vaccino che è fatto proprio per contrastare anche la nuova variante Omicron, se, appunto, sono passati più di 120 giorni dalla dose precedente. Questo virus, il COVID, diventerà endemico e quindi, come per l’influenza, sarà prevista una vaccinazione ogni anno per contrastarlo”.

A livello medico, quali possono essere le criticità rilevate nell’ambito del bacino di utenza che lei segue?
“Tutti gli anziani andrebbero ricontrollati per verificare che abbiano fatto la dose del vaccino studiata per contrastare l’Omicron. Così da tutelarli.

Quali sono le altre malattie più diffuse a cui bisogna pensare in questa parte finale dell’anno, come aspetti da affrontare in via prioritaria?
“L’influenza. E poi fare la profilassi pneumococcica e quella per l’herpes zoster. Il vaccino utile a contrastare quest’ultima non è ancora distribuito in maniera massiva, ma recandosi presso la Asl lo si può trovare. È necessario vaccinarsi. Io credo nella vaccinazione. Anche perché è opportuno tutelare le fasce più deboli”.

Per il territorio sia di Carapelle che di Stornarella, la dottoressa Lucia D’Amico ha così risposto alle nostre domande:

Qual è lo stato attuale che si sente di rilevare riguardo ai contagi COVID nel territorio che segue personalmente?
“Le ricadute ci sono ancora, anche se in misura inferiore. La ripresa è più veloce, oppure si presentano postumi quali la difficoltà a ricordare, la spossatezza, tosse continua che non va via. Il virus è diffuso in maniera indistinta tra le varie fasce di età”.

Quali possono essere i consigli che lei si sente di dare in tale stato di cose?
“Fare la dose successiva di vaccino, visto che c’è. Anche se c’è molta diffidenza per gli effetti collaterali portati sia dal Moderna che in alcuni casi dallo Pfizer. Forse è improprio chiamarlo vaccino, sarebbe più giusto chiamarlo immunostimolante. È proprio per questo, perché si tratta di un immunostimolante che è da ripetere. Io sto somministrando la quarta dose e i pazienti non hanno così tanta gioia nell’aderire”.

Ci sono delle criticità che vuole rilevare?
“Tante. Per esempio, come dicevo, sono davvero molti coloro che non vogliono vaccinarsi”.

Quali possono essere i consigli o suggerimenti che lei darebbe o che dà ai suoi pazienti?
“Per coloro che avvertono gli effetti collaterali, prendere una Tachipirina al momento di andare a ripetere la dose”.

Quali sono le altre malattie diffuse particolarmente?
“Tumori. Tanti. Secondo me, a causa dell’eccessivo inquinamento, che investe anche i cibi che noi ingeriamo”.

Quali sono le criticità che si sente di evidenziare, al fine di una tutela della salute?
“Basta guardarsi intorno per capire che manca la cultura della tutela dell’ambiente.
Tanti cittadini del sud non sono ancora psicologicamente educati a fare la raccolta differenziata, per esempio. Vi sono, inoltre, tanti stranieri che non vengono opportunamente informati. E così, ad opera sia di italiani che stranieri, si vedono pneumatici buttati nei terreni da coltivare, sacchetti di plastica contenenti rifiuti abbandonati in maniera indiscriminata, lungo i bordi delle strade. Tutto questo purtroppo si ripercuote sulla salute di tutti coloro che vivono in quell’ambiente. Bisogna dire questo”.

Per il territorio di Orta Nova, infine, abbiamo rivolto le nostre domande al dott. Domenico Natale, che così ha risposto:

Qual è la situazione relativamente al COVID e qual è il bilancio che si sente di fare a fine 2022, per la comunità di assistiti che segue su Orta Nova?
“La situazione pandemica riguardo al COVID è senza dubbio nettamente migliorata rispetto ai mesi ed anni precedenti, soprattutto da un punto di vista clinico.
Questo significa che, pur restando presenti ancora numerosi contagi sul territorio ed in particolare tra i miei assistiti, la malattia evolve in maniera benigna, tant’è che, nonostante siano contagiate anche persone anziane e con comorbilità importanti, nessuno ha necessitato al momento di cure particolari né tanto meno di ricoveri. E’ bene, comunque, in special modo per le persone a rischio, ricordare l’utilità di una copertura vaccinale efficiente e rinnovata.

Devo, comunque, segnalare che la pandemia causata dal covid ha però avuto un risvolto sicuramente positivo, se vogliamo. Per esempio, ha educato tutti noi alle prescrizioni “digitali” per i pazienti. E questo ha portato alla riduzione dell’inutile sovraffollamento delle sale d’attesa di noi medici di medicina generale , causato molte volte dalla necessità, di alcuni pazienti, di fare solo richieste di ricette per patologie, o presunte tali, per la maggior parte risolvibili tranquillamente con un messaggio o video chiamata.
Questa situazione ha permesso una programmazione delle visite in ambulatorio mirate a problematiche effettive e serie che necessitano di tempi di ascolto e gestione che non potevano essere assicurati in precedenza e con indubbio vantaggio soprattutto per i pazienti più bisognosi di cure e di attenzioni”.

Quali sono le altre malattie che ritiene più diffuse in questo periodo e quale è il bilancio che si sente di fare anche riguardo ad esse, sempre sulla base della sua esperienza diretta?
“Le patologie al momento più presenti tra i miei pazienti sono senza dubbio le “stagionali” infezioni virali delle prime vie aeree e del tratto gastroenterico, tra le quali quella che desta qualche preoccupazione soprattutto per i notevoli e repentini rialzi febbrili è l’influenza, per la quale è vivamente consigliata la vaccinazione.
Voglio anche ricordare, purtroppo, che nel nostro territorio esiste un alta incidenza di patologie oncologiche le cui cause non sono ancora del tutto note(ambientali?genetiche?scarsa prevenzione?)per cui mi sento di sollecitare accoratamnete tutti i pazienti/cittadini a sottoporsi regolarmente agli screening di prevenzione suggeriti da noi e della ASL”.

Quali sono i suggerimenti, i consigli, le indicazioni che si sentirebbe di dare, riguardo alla situazione?
“Oltre a quanto appena ricordato, i consigli finali che affido ai miei pazienti, e non solo, sono i seguenti:
1)Rispettare l’operato del medico e del personale di studio, soprattutto in questi periodi pando/epidemici, evitando richieste di visite per patologie banali, ed avere pazienza ricordando che quando si è malati non si è purtroppo soli e che il medico deve quotidianamente gestire centinaia di situazioni;
2)Seguire i consigli del vostro medico riguardo alle vaccinazioni;
3)Effettuare, per quanto possibile date le lunghe lista d’attesa causate dalla pandemia, esami per la prevenzione di patologie gravi quali quelle oncologiche”.

A cura di Daniela Iannuzzi

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