L’incarico di responsabile del settore Polizia Locale del Comune di Troia, ricoperto da Rosa Caposiena da marzo 2023 a settembre 2024, è stato giudicato incompatibile con la sua carica di consigliere comunale di San Severo dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac). La questione, sollevata da una segnalazione, ha portato l’Anac a intervenire formalmente, evidenziando una presunta violazione del decreto legislativo n. 39 del 2013.
La legge prevede che gli incarichi dirigenziali negli enti pubblici siano incompatibili con il ruolo di consigliere comunale in comuni della stessa regione con più di 15mila abitanti. Secondo l’Anac, l’incarico ricoperto da Caposiena come responsabile del settore Polizia Locale è assimilabile a una posizione dirigenziale. Nonostante l’interessata e il Comune abbiano contestato questa interpretazione, sostenendo che il ruolo fosse subordinato al sindaco e quindi privo di autonomia gestionale, l’Anac ha ribadito che la posizione organizzativa in questione risponde ai requisiti di un incarico dirigenziale, come dimostrato anche dal riferimento all’articolo 109 del Tuel nei decreti sindacali.
Prima che l’Anac concludesse il procedimento, Rosa Caposiena ha rinunciato all’incarico il 20 settembre 2024, motivando la decisione con la volontà di rispettare l’ente datore di lavoro ed evitare potenziali incompatibilità. L’Autorità ha comunque sottolineato la necessità di verifiche da parte del Comune di Troia per valutare eventuali responsabilità amministrative o danni erariali. L’Anac ha raccomandato una maggiore vigilanza da parte dell’amministrazione nel rispetto della normativa per prevenire futuri casi di incompatibilità. Ha inoltre suggerito di includere nei piani di prevenzione della corruzione l’obbligo per i titolari di incarichi di aggiornare le dichiarazioni relative alla propria posizione.
La vicenda continua a sollevare interrogativi tra i cittadini di Troia, che si chiedono come sia stata possibile una simile “svista” nella gestione degli incarichi. Sullo sfondo, rimane aperta la questione delle verifiche sulle dichiarazioni rese in occasione del conferimento degli incarichi e le eventuali conseguenze per dichiarazioni mendaci, che potrebbero comportare l’inconferibilità di futuri incarichi per cinque anni. L’Anac ha chiesto al Comune di chiarire se siano state adottate misure specifiche per la gestione della vicenda e per valutare il possibile impatto economico sull’ente.
Lo riporta foggiatoday.it