La Puglia ispira Dolce&Gabbana: con quali linee, con quali colori, con quali peculiarità lo stiamo vedendo in questi giorni nelle sfilate di Alberobello, Ostuni e Fasano.
Gli stilisti attingono direttamente al patrimonio culturale della regione e al suo folklore, come avvenuto nel Grand Tour iniziato nel 2012 a Taormina e proseguito per i luoghi più suggestivi d’Italia. Puglia capitale di arte e moda con le sfilate di Dolce&Gabbana
Ricchezza sedimentata nei secoli per farne “cultura vivente”, che prende spunto dai ricami e pizzi locali , metafora di una “narrazione preziosa che intreccia storia, natura e artigianalità”.
Sono le parole con cui rappresentano al mondo le bellezze locali cercate nei particolari: tagli, lavorazioni, uso sapiente di reti, smerli, decori all’uncinetto, nella creazione di piccoli bouquet di fiori, boccioli e foglie. Location della fashion week pugliese, la Valle d’Itria.
Gli abiti si richiamano all’abilita artigianale pugliese, riflettono lo stile dei trulli nel bianco e nelle forme, la scena delle sfilate sono gli stessi vicoli dove il fornaio, la ghirlandaia, il cuoco, il cestaio, la ricamatrice o il falegname non sono più solo delle “comparse”, ma veri protagonisti di una storia che con le mani crea unicità e la bellezza.
Anche alcuni gioielli si ispirano al paesaggio “un tributo al luogo che ci ospita”, dicono Dolce&Gabbana, nelle contaminazioni mediterranee fatte di mare, rami, tramonti.
E nelle sagome suggestive degli ulivi, piante maestose, considerate “creature divine”, fra le muse di questi preziosi oggetti.
Nel party di benvenuto a Pettolecchia (Fasano), è stato presentato il libro Dolce&Gabbana Alta Gioielleria. Masterpieces of high jewellery, curato dalla storica del gioiello Carol Woolton e pubblicato da Rizzoli, in uscita il 23 settembre ma pre-ordinabile sul sito della maison o su quello di Rizzoli. Quattrocento pagine di meraviglie dove i gioielli sono accompagnati da schizzi e esempi di architettura italiana.
Presente all’evento Helen Mirren, attrice che da tempo vive in Puglia. È la portavoce di “Save the Olives”, organizzazione no-profit fondata nel 2017 a Tricase (Lecce) per combattere l’epidemia di Xylella, il batterio che ha già distrutto oltre 21 milioni di olivi nel Salento, cambiando drasticamente il paesaggio.
L’impegno è quello di “Save the Olives” è trovare varietà di olivi resistenti alla Xylella e a diffondere l’innesto precoce per proteggere il patrimonio millenario della Puglia.
“La Puglia è entrata nel nostro immaginario con lo stesso impeto d’amore che abbiamo provato a Venezia, Capri, Siracusa e in tutte le altre località del nostro Grand Tour”,
dicono gli stilisti che hanno scelto anche la Puglia e le sue bellezze.
(Le foto dalla pagina facebook di Dolce&Gabbana)