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PROROGA Concessioni balneari in Puglia, Stefanazzi: “Gare inevitabili. Ora il tempo è scaduto”

Il parlamentare del Pd: "Gli eventuali ristori vanno stabiliti prima delle procedure"

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
15 Agosto 2024
Economia // Gargano //

FOGGIA – «Chi pensa che ci sia una sola possibilità di prorogare ancora le concessioni demaniali, si illude».

Il parlamentare del Pd Claudio Stefanazzi cede alla tentazione del “noi lo avevamo detto” e punta il dito contro il governo Meloni: «Le forze di maggioranza hanno insistito, negando l’evidenza, nel rassicurare i concessionari.

Hanno vagheggiato su ipotetiche trattative con Bruxelles, su censimenti che avrebbero dovuto attestare che essendo il bene costiero non scarso, essendo cioè disponibili tanti chilometri di spiagge ancora da assegnare, lo stesso non rientrava nelle previsioni della Bolkestein.

Fonte: repubblica bari

Inutili tentativi per rimandare tutto. Ma ora il tempo è scaduto e bisogna trovare soluzioni immediate».

Una prima ipotesi di soluzione, per la verità, è arrivata proprio dal deputato che spiega: «Il collega Zucconi (Fdi) ha presentato un disegno di legge destinato ad abrogare l’articolo quarantanove del Codice della Navigazione che prevede che, alla scadenza della concessione, le opere realizzate sul demanio dal concessionario, vadano allo Stato senza indennizzo.

È un passo in avanti ovviamente, ma è inutile se non è corredato da un ulteriore passaggio: il riconoscimento dell’indennizzo al concessionario uscente».

In questa direzione va, appunto, l’emendamento presentato alla proposta di legge Zucconi da un gruppo del Pd, con Stefanazzi primo firmatario: «In sostanza il nostro intervento prevede che, nel caso in cui l’amministrazione confermi di destinare una porzione di spiaggia a lido balneare, alla cessazione della concessione, le opere non amovibili, amovibili e di facile rimozione, costruite o installate sulla zona demaniale e assistite da validi titoli edilizi ed autorizzatori, siano trasferite al concessionario subentrante.

Fonte: ilrestodelcarlino

Tutto questo, però, a fronte di un adeguato indennizzo da determinare prima dell’avvio della procedura di evidenza pubblica, posto a carico dello stesso, da corrispondere al concessionario uscente.

Ai fini della quantificazione dell’indennizzo, l’autorità concedente definisce il valore aziendale dell’impresa insistente su questa area, compreso l’avviamento, sulla base di una perizia giurata di stima redatta da un professionista abilitato e nominato dalla medesima autorità.

Il tutto a spese del concessionario uscente».

Una «proposta di buon senso», secondo Stefanazzi, che da una parte offre al concessionario uscente la possibilità economica di giocarsi una partita che veda riconosciuto il suo lavoro negli anni.

Dall’altra gli consegna un indennizzo che lo pone al riparo, almeno parzialmente, dalla perdita della concessione e come riconoscimento del lavoro svolto.

http://unfilodilana.com
http://unfilodilana.com

«Il criterio di calcolo del valore, la perizia giurata, è quello che, a nostro avviso, meglio fotografa una situazione complessiva che il solo riferimento a dati di bilancio e fiscali non è in grado di rendere.

Va da sé che, più il concessionario è stato serio (fatturando regolarmente negli anni, pagando i propri dipendenti, pagando le tasse…) più alto sarà il valore accertato».

L’esponente dem, poi, precisa: «Noi non abbiamo alcuna antipatia per i balneari.

Crediamo però che le gare abbiano lo scopo di rimettere in prima piano il valore delle concessioni.

Non è più ammissibile che lidi che fatturano milioni di euro paghino ancora poche migliaia di euro per l’utilizzo del demanio.

E poi c’è un altro tema per noi di primaria importanza: restituire a tutti un bene prezioso come il mare.

In primis alle famiglie che non possono sostenere i costi di un lido.

Le gare obbligheranno i Comuni a fare una programmazione integrata e generalizzata del proprio litorale, sottraendo a tanti amministratori la possibilità di negoziare faccia a faccia con il concessionario più gradito».

Lo riporta lagazzettadelmezzogiorno.it

2 commenti su "Concessioni balneari in Puglia, Stefanazzi: “Gare inevitabili. Ora il tempo è scaduto”"

  1. Dai dai, voglio vedere sti quattro caproni arroganti cosa faranno. Il risultato nn si vedrà subito ma negli anni, ma va bene lo stesso, l’importante è togliere ste benedette concessioni e liberalizzare le spiagge. Poi voglio vedere i lidi secolari di zabredobia cosa è come faranno, come anche molti lidi centrali di mattinata….pagano una concessione annua una miseria…

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Se le persone che amiamo ci vengono tolte, il modo per farle vivere è non smettere di amarle (James O’Barr)

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