MANFREDONIA (FOGGIA) – “I LIMITI DEL SILENZIO
Abbiamo osservato un rigoroso silenzio, in merito alla grave vicenda della villa comunale, in segno di sentito rispetto per il nostro concittadino, che lottava, suo malgrado e senza alcuna responsabilità, per la sopravvivenza, su di un letto d’ospedale.
Colpevole di essersi recato, in uno spazio pubblico, in un pomeriggio della festa patronale, per scambiare serenamente due chiacchiere con amici.
Ignaro del fatto che, in quella semplice circostanza, sarebbe precipitato un ramo di notevoli dimensioni.
Ora, dopo questo tragico epilogo, non possiamo più tacere.
E’ giunto il tempo di analizzare attentamente ciò che è accaduto e le cause che hanno determinato questo drammatico evento.
Ci sottrarremo alla logica del silenzio, che tende pregiudizialmente a considerare il tutto come una triste ed inevitabile fatalità.
Ci faremo sentire in maniera diffusa ed agiremo, conseguentemente, in ogni sede istituzionale, che ci compete.
Rigettiamo qualunque forma di rassegnazione.
Non possiamo accettare l’idea che residui il benché minimo dubbio, in termini amministrativo-municipali, in ordine a CIÒ CHE POTEVA ESSERE FATTO ED INVECE NON LO È STATO.
Non accogliamo decisamente la possibilità che un’eventuale, ulteriore, incuria (gli esempi non mancano, così come dimostrato dai casi in cui il Comune è condannato a risarcire danni, per ragioni disparate) abbia causato, questa volta, addirittura un decesso.
La comunità merita di sapere e di conoscere tutti gli aspetti di un evento, che incide, comunque, sulla fiducia e sull’affidamento della collettività nell’istituzione locale e nell’efficienza della sua azione, a salvaguardia dell’INTERESSE GENERALE.
Dobbiamo essere onesti anche intellettualmente.
Ciò che si è verificato induce a comprendere ancor di più quanto radicata sia la disaffezione della comunità nei confronti delle strutture che gestiscono la cosa pubblica, non riuscendo a salvaguardare neanche il bene primario della vita”.
Lo scrive il Consigliere counale Luca Galli.
Adesso inizia la caccia al responsabile di chi doveva rendere quell’area SICURA.
Non dimentichiamo tutti quei SAPIENTONI amanti del verde, che nel passato, quando bisognava tagliare qualche ramo della pineta a Siponto, si opponevano affermando che tale specie di alberi non si POTAVANO.
Prima di tutto rispetto per la persona deceduta e a tutta la famiglia.
Vorrei ricordare al signor galli (che tra l’ altro ha avuto i voti della mia famiglia)
Che se ogniuno di noi facesse il primo dovere ,segnalando eventuali pericoli,il signore morto oggi starebbe ancora in villa a chiacchierare con i suoi amici.
Domenica mattina ho dovuto chiamare i pompieri, poiché i vigili urbani non mi hanno risposto,per segnalare un pericolo nella pineta a siponto.
Oggi quel tratto è stato messo in sicurezza con del nastro.
Basta andare di fronte alla RSA della stella Maris per verificare.
Facciamo sempre il nostro dovere per evitare perdite di vite umane.
In attesa di riscontro Vi porgo distinti saluti.
Sciacallo!
Oggi stanno e domani no… questa è la considerazione che si ha di chi amministra da parte di chi sta lì sopra…
Un amministrazione seria ed attenta deve prevedere sia ai bisogni ricorrenti che a quelli sporadici da affrontare al momento.
In questo contesto si vede la presenza costante e quindi necessaria delle varie categorie, dai dirigenti all’operaio, che affollano gli uffici pubblici proprio per far fronte alle esigenze, come già detto, ricorrenti e/o sporadiche/immediate.
Occorre che si faccia, altrimenti si riempiono, solo, scatole vuote mentre i compensi vengono sempre “garantiti”, e i cittadini ci rimettono…
Consigliere, di fronte ad un tragico epilogo, sarebbe stato più opportuno un doveroso silenzio, non le pare? Dai, a vist mo…
Mi raccomando aspettiamo sempre che la gente muoia per prendere decisioni.
Antonio Macchia parl proprjie tò ca ste semb a sparè cazzet??? Vatt fè na’ pomb, bellom…………………………………………………………