Manfredonia – Il nodo irrisolto della questione post-Enichem continua a pesare sul territorio, sia per l’impatto occupazionale che ha generato la chiusura della fabbrica, sia per le conseguenze devastanti in termini di salute pubblica e impoverimento. Tuttavia, sciogliere questo nodo potrebbe rappresentare non solo un’opportunità di risanamento ambientale, ma anche la chiave per rigenerare un vasto territorio che comprende, oltre a Manfredonia, anche Monte Sant’Angelo, Macchia e Mattinata.
È su queste premesse che si terrà giovedì 10 ottobre, alle ore 18.00, presso la Sala del Consiglio Comunale di Manfredonia, un incontro organizzato dalla “Casa della Salute e dell’Ambiente” con l’obiettivo di delineare una nuova strategia per il futuro del Gargano. All’evento parteciperanno i sindaci di Manfredonia, Monte Sant’Angelo e Mattinata, insieme a Padre Franco Moscone, Arcivescovo dell’Archidiocesi di Manfredonia, Vieste e San Giovanni Rotondo.
Una nuova visione per il territorio
L’incontro si concentrerà sull’importanza di una visione collettiva che guardi oltre il passato segnato dall’industria chimica Enichem, puntando a una “rinascita del Gargano” fondata su sviluppo economico sostenibile e benessere collettivo. Secondo gli organizzatori, sarà cruciale che le istituzioni tornino a ricoprire un ruolo centrale all’interno delle comunità, creando un’alleanza tra Comuni, Chiesa e associazioni locali. Questo patto, improntato alla collaborazione e alla partecipazione democratica, mira a promuovere la condivisione di idee e soluzioni per risanare le ferite lasciate dall’insediamento Enichem.
Il nodo della bonifica
Una delle questioni centrali sarà lo stato della bonifica dell’area ex Enichem. Nonostante siano trascorsi quindici anni dall’avvio delle operazioni di risanamento, regna ancora molta incertezza sui progressi fatti. Gli organizzatori chiedono chiarezza: “A che punto siamo? Cosa si è fatto? Cosa c’è ancora da fare?” sono le domande a cui si cercherà di dare risposte concrete durante l’evento. Si discuterà, inoltre, dell’eventuale necessità di un commissariamento per accelerare le operazioni e definire una strategia di intervento più incisiva.
Un nuovo futuro per il Gargano
L’iniziativa della “Casa della Salute e dell’Ambiente” rappresenta un’occasione importante per riflettere sul futuro del territorio garganico. “Il tempo è ora”, sottolineano gli organizzatori, convinti che il dialogo tra istituzioni, Chiesa e cittadini sia fondamentale per costruire un nuovo corso e per garantire che le generazioni future possano godere di un ambiente sano e di un’economia prospera.
All’incontro interverranno, oltre all’Arcivescovo Moscone, Domenico La Marca, Sindaco di Manfredonia, Pierpaolo D’Arienzo, Sindaco di Monte Sant’Angelo, e Michele Bisceglie, Sindaco di Mattinata.
L’appuntamento è fissato per giovedì 10 ottobre 2024, alle ore 18.00, presso la Sala del Consiglio Comunale di Manfredonia.
Ma sì dai, riflettiamoci su ancora un po’…. in fondo sono passati appena 30 anni dalla chiusura dell’Enichem.
Chiacchiere e neanche piacevoli ma di basso e scarso tenore. Fatti, signori, fatti. Cosa fate per disancorare la città (e il Gargano) da una situazione di degenerazione costante e sempre più pericolosa? Cosa fate per spezzare la continuità amministrativa (pluridecennale) che ha portato alla deriva questa città. Ripeto, continuità amministrativa e politica. Da che parte siete?
Ma mi chiedo se noi abbiamo un Vescovo che è pastore dei cristiani oppure è un politico di sinistra come da sempre si mostra?? Lei sig. Vescovo non ha vissuto il nostro incubo l Enicĥem,mi ha portato via tutti i miei zii con tumori atroci,mia madre che fu investita dalla nube di arsenico ha fatto una morte orrenda, idem mio padre,io che da meno di 15 giorni ho subito un intervento sperimentale in 8 anni 15 interventi è sono disabile oncologia a58 anni è quanti il 90%delle morti dovute alla fabbrica della morte dove anche la chiesa aveva le mani nella marmellata è mai ha chiesto scusa alla cittadinanza. Iniziamo con don Nicola della Chiesa Stella….con il sindaco comunista dell epoca Dio abbia pietà di loro, don Michele Prencipe Monsignore della Cattedrale che aveva anche una figlia. Lei caro Vescovo invece di fare politica pensi ha far sì che tanta gente morta per il danaro di pochi esseri mortali è tanti che siamo malati abbiamo diritto di essere rispettati,tutelati,un monumento per ricordare è non dimenticare i nostri morti per colpa della fabbrica della morte. Inoltre controlli le confraternite del cimitero è una vergogna ha finito don Michele Prencipe con Ardo di fare imbrogli ora è peggio io mi ritrovo loculi con i miei antenati che non sono più miei ma venduti dalla confraternita Vergogna anche su i defunti speculate? Gesù disse:” chi mi vuole seguire rinneghi se stesso, lasci tutti i suoi averi,prenda la sua Croce è mi segua”. Forse lei queste parole le ha dimenticate?? Riporti Gesù tra la gente questa è la sua missione.
Non faranno mai niente perché la sotto sta la Chernobyl del Gargano…. E se fanno qualcosa saranno cazzi amari per tutti perché nessuna azienda ha la capacità di bonificare quel posto. Stanno aspettando che passino 50-60 anni quando si potrà tranquillamente rimuovere tutto senza problemi. Un po’ come si fa con i rifiuti radioattivi.
Le strade sono due. Una riguarda lo svuotamento e trattamento dei liquami presenti nelle vasche. Altra strada è indicata dai progetti che si posizionretanno sul sito. Certamente non turistici ma industriali in linea con processi che puntino all’energia, alla produzione di acqua.
Di palo in frasca, dunque?
Cara amministrazione comunale, superare l’eredità Enichem sarà quasi impossibile, perché, come detto da esperti del settore, sotto quel terreno ci sono bombe atomiche e nessuno si prenderà questa responsabilità nel muoverle.
SPERO DI SBAGLIARE.
Comunque, io c’ero nel 1976 e ho perso anch’io dei parenti.
Eravamo una città sana e senza malattie.
Domeniche qualunque; la santa messa con i genitori, le paste da prendere al Bar, il pranzo con i parenti e le partite del Manfredonia.
FUNZIONAVA COSÌ IL NOSTRO QUOTIDIANO, PRIMA DELLA VENUTA DEL MOSTRO.
Un Mostro istallato a 2 chilometri dal centro abitato, causò un’ esplosione dalla colonna di decarbonatazione dell’ urea.
Si trattava della colonna di lavaggio dell’ anitride carbonica per la produzione dell’ ammoniaca
Erano circa le ore 10 di quel settembre, quando arrivò lo scoppio.
La torre sventrata, inizia a galoppare verso il paese.
Chi ci ha presi in giro, con le tantissime bugie, vennero assolti tutti, perché L’ ENI È POTENTE.
OGGI, quel mostro di Stabilimento non c’è più, restano i danni provocati.
Dal 1989 il terreno è stato catalogato come ” area ad alto rischio di crisi ambientale” e negli anni successivi il comune è stato inserito tra i ” siti di bonifica di interesse nazionale” perché contaminato da Benzene, Toluene, Xilene, Arsenico, Caprolattame, Mercurio, Piombo e Azoto Ammoniacale.
Pensate un po’ come siamo messi.
Siamo il paese con il più alto rischio di Cancro e Tumori.
Mi chiedo e vi chiedo, cara Amministrazione comunale: ci sarà veramente una strategia per superare questa eredità Enichem vergogna? Chi si prenderà questa PATATA BOLLENTE DA BONIFICARE?
Ci avevano promessi soldi e lavoro, ma abbiamo ottenuto solo morte e malattie. Il dio denaro ha vinto.
MOLTI SONO STATI I BUGIARDI DI ALLORA, NON CERTAMENTE IL NOSTRO ARCIVESCOVO, IL QUALE È L’UNICO CHE CI METTE LA FACCIA PER OTTENERE IL BENE COMUNE E SALVAGUARDARE LA NOSTRA CITTÀ.
È VERO CHE CI SONO I “FINTI CATTOLICI” CHE LO CRITICANO, MA IO CREDO CHE LA SUA COSCIENZA È LIMPIDA.
BUONA VITA A TUTTI