Secondo quanto emerso dalle indagini, i due avrebbero minacciato un imprenditore, gestore di un centro sportivo con campi da padel, tennis, calcio a cinque e servizi di ristorazione, di far revocare la concessione comunale della struttura, a meno che non avesse pagato una somma in denaro. Le pressioni sarebbero iniziate dopo che la polizia municipale, nel corso di controlli effettuati nel 2022, aveva riscontrato alcune irregolarità all’interno del centro sportivo. Tali violazioni avrebbero potuto portare alla revoca della concessione, ma Liccardo e De Rosa avrebbero sfruttato la situazione per richiedere inizialmente 30mila euro all’imprenditore per “risolvere” le irregolarità. Dopo ulteriori trattative, la richiesta si sarebbe ridotta a 15mila euro, ma accompagnata dalla minaccia di revocare comunque la concessione qualora il pagamento non fosse stato effettuato.
Il caso è emerso grazie alla denuncia dell’imprenditore, che ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine di fronte alle continue richieste e minacce. Il 4 settembre scorso, la Guardia di Finanza aveva già arrestato in flagranza un avvocato, ritenuto intermediario tra l’imprenditore e i due amministratori locali, mentre riceveva nel suo studio la somma destinata a Liccardo e De Rosa. Durante quell’operazione, erano state effettuate anche delle perquisizioni, che avevano fornito ulteriori elementi a sostegno dell’indagine.
Questi arresti sono il risultato di un’inchiesta più ampia condotta dalla Procura di Napoli Nord. Le Fiamme Gialle del Gruppo di Giugliano hanno utilizzato appostamenti e pedinamenti per monitorare gli spostamenti dei sospettati e raccogliere prove sul loro coinvolgimento nell’operazione corruttiva. Le indagini hanno rivelato un sistema ben organizzato di pressioni e minacce finalizzate a estorcere denaro all’imprenditore, approfittando della sua vulnerabilità e delle irregolarità riscontrate nella gestione del centro sportivo.
Paolo Liccardo, esponente di una formazione civica, è attualmente membro della maggioranza di centrosinistra che governa il Comune di Giugliano in Campania. La sua posizione all’interno dell’amministrazione comunale, insieme a quella di Giuseppe De Rosa, che ricopre il ruolo di dirigente dell’ufficio Politiche Sociali, Cultura e Sport, ha permesso loro di esercitare un’influenza significativa nelle decisioni relative alla concessione del centro sportivo, di fatto mettendo l’imprenditore sotto ricatto.
Questa vicenda ha sollevato forti preoccupazioni all’interno della comunità locale e tra gli osservatori politici. La gestione delle concessioni comunali è un tema particolarmente sensibile in molti comuni italiani, dove l’intreccio tra interessi privati e pubblici spesso porta a situazioni di conflitto e corruzione. Il caso di Giugliano non fa eccezione e rappresenta un esempio concreto di come il potere amministrativo possa essere utilizzato in modo distorto per fini personali.