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MELONI Corteo a Bari contro la militarizzazione e “la decarbonizzazione di facciata”

Il Tavolo Regionale in piazza durante la visita di Meloni

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
13 Ottobre 2024
Cronaca // Manfredonia //

Il Tavolo Regionale per la Palestina , contro le guerre ed il governo Meloni, organizza un corteo a Bari il 22 Ottobre quando la Meloni verrà a firmare con Emiliano il “Patto per la Puglia” , 6 miliardi di euro tra il FSC(Fondo sviluppo coesione) e il POC , finanziamento sempre di origine europea.

La Meloni sarà a Bari per partecipare al Festival delle Regioni, alla sua terza edizione, ed in coda firmerà il patto con la Regione Puglia sul FSC(Fondo sviluppo e coesione). Il Festival delle Regioni si svolgerà a Bari dal 19 al 22 Ottobre sul tema “La Regione del futuro tra digitale e green” ed avrà come sedi i tre teatri del centro cittadino, Piccinni, Petruzzelli e Margherita. Il presidente della repubblica Mattarella sarà a Bari il 20 Ottobre, mentre la Meloni il 22 ottobre, con la presenza nei giorni della iniziativa di una decina di ministri.

Il “Patto per la Puglia” prevede uno stanziamento di 4,5 miliardi di euro più un paio di miliardi di Euro dei POC di provenienza europea.

Abbiamo un ragionevole dubbio che in sede Regionale questi fondi possono essere utilizzati per le false transizioni ecologiche come l’Ilva a Taranto e l’Enel a Brindisi , non per quelle vere che auspichiamo da tanti anni. I nostri dubbi sono ancora di più aumentati da quando hanno tolto il fardello giudiziario sugli impianti dell’Ilva, spostando il processo a Potenza e far arrivare il tutto alla prescrizione, lasciando campo largo e pulito alla vendita.

Il Ministro Urso , che da Emiliano è considerato un valido interlocutore, in questi giorni ha illustrato il possibile acquisto dell’Ilva da parte della società Ucraina Mitinvest, società che ha intenzione di acquistare una acciaieria ferma da anni a Piombino ed una altra nel Friuli. Il ministro Urso in questi giorni propone inoltre l’arrivo nel porto di Taranto di una nave rigassificatrice , per la fase della cosiddetta decarbonizzazione dello stesso stabilimento. Motivandolo addirittura come un risparmio economico per i possibili acquirenti per un costo del gas più basso ;la cosa è assolutamente non vera per il gas di provenienza americana e di tante altre provenienze .

Unitamente a Brindisi dove la fase di decarbonizzazione avviata con la chiusura della Centrale Enel di Cerano significa per adesso la imposizione di un deposito di GNL della Edison che cancellerebbe qualsiasi attività nel porto di Brindisi ; ulteriore imposizione per la città che ha provocato un vasto movimento di opinione e di lotta. Assistiamo quindi ad una falsa Transizione Ecologica con il concreto sostegno ai combustibili fossili dimostrata anche dalla volontà di Tap a raddoppiare le tubazioni del gas per portare in Italia dai 10 miliardi di metri cubi di oggi a 20 miliardi di metri cubi.

Violando ancora una volta leggi nazionali come il decreto Seveso a cui va in soccorso il governo nazionale con provvedimenti salva –grandi opere , una sorta di immunità a prescindere. Tutto questo avviene a fronte a consumi sempre più bassi in Europa e conseguente fallimento dell’Italia come hub del gas europeo, tanto strombazzato dal governo Meloni .

Forse pensano che per una terza guerra mondiale le fabbriche avranno bisogno di tanta energia. Il Governo continua a confermare l’amore per il Sud con la decarbonizzazione ed altro come la ZES(zona economica speciale) ,cose che dovrebbero portare ad un nuovo sviluppo che si configurano invece come un finanziamento pubblico ai privati.

Ci troviamo quindi di fronte ad una economia nazionale di guerra unitamente non a caso associato ad una deriva autoritaria come il disegno di legge 1660 che penalizza con il carcere le manifestazioni dei lavoratori,degli studenti, dei movimenti , non a caso definito disegno di legge “No Ponte”. Il tutto, bisogna dire , con una “Autonomia Differenziata” che affamerà ancora di più il Mezzogiorno. Non dimenticando gli ulteriori processi di militarizzazione che vede assegnare la sede a Brindisi per la nuova portaerei italiana “Trieste “ ,che ha avuto dall’autorità portuale già 500 metri di banchina.

Il governo nazionale ha già aderito alla operazione “Basi Blu”che significa allineare tutte le basi militari italiane agli standard Nato, la guerra è una cosa seria.
Nato a traino Usa che come sappiamo ci coinvolge direttamente oppure per procura in tutte le guerre ; ma non si dice una parola contro Israele quando si spara sui militari dell’ONU ; Nazioni Unite che ormai sono considerate dalla stessa Israele una organizzazione antisemita.

Abbiamo quindi tanti buoni motivi per manifestare contro il governo Meloni a Bari il 22 Ottobre.

Brindisi 13.10.2024
Tavolo Regionale per la Palestina .contro le guerre ed il governo Meloni

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