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QUARTA MAFIA “Mari e Monti”, 39 arresti. Il sindaco d’Arienzo: “Oggi Monte Sant’Angelo è ancora più libera e bella”

"La migliore risposta che lo Stato potesse dare alla 'quarta mafia'"

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
15 Ottobre 2024
Cronaca // Gargano //

Monte Sant’Angelo. “Oggi è un’importante giornata per Monte Sant’Angelo, per il Gargano, per la provincia di Foggia” – ha scritto il Sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo, che ha ringraziato la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza che all’alba, sulla base delle indagini coordinate dal Procuratore della Direzione Nazionale Antimafia e dirette dal Procuratore della D.D.A. di Bari, hanno dato esecuzione a ben 39 arresti: “la migliore risposta che lo Stato potesse dare alla ‘quarta mafia’. Una mafia che ha continuato a pervadere tutti i campi: dal turismo all’edilizia fino alla politica”.

Il sindaco si sofferma sul ruolo dei giovani: “Una operazione che ci consegna anche una tristissima verità, che conoscevamo, naturalmente: il ruolo delle giovani leve. Un fenomeno dilagante che toglie il sonno e il respiro e per il quale occorre agire con forza”.

“Ma l’operazione di oggi ci ricorda che il sistema mafioso non può essere combattuto solo con l’azione giudiziaria: è necessario costruire una rete di resistenza civile, economica e culturale che coinvolga l’intera comunità, dagli amministratori alle imprese alle associazioni a tutti i cittadini. Oggi più che mai, dobbiamo continuare a lavorare per proteggere questo territorio, affinché non sia più soggetto al ricatto della criminalità organizzata. Il grande lavoro che la comunità intera ha avviato in questi anni già porta Monte Sant’Angelo ad essere una comunità organizzata che combatte la criminalità organizzata” – ha aggiunto d’Arienzo.

“Monte Sant’Angelo oggi è una città ancora più bella e libera! E tutti i montanari per bene, che sono la stragrande maggioranza, ne devono essere fieri” – ha terminato il sindaco.

«Oggi è unimportante giornata per Monte SantAngelo, per il Gargano, per la provincia di Foggia», ha dichiarato Pierpaolo d’Arienzo, Sindaco di Monte SantAngelo e Coordinatore regionale di Avviso Pubblico, che ha ringraziato la Polizia di Stato, lArma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza che allalba, sulla base delle indagini coordinate dal Procuratore della Direzione Nazionale Antimafia e dirette dal Procuratore della D.D.A. di Bari, hanno dato esecuzione a ben 39 arresti: «La migliore risposta che lo Stato potesse dare alla cosiddetta “quarta mafia”. Una mafia che ha occupato ogni spazio economico e sociale: dal turismo alla vita politica».

Ma l’operazione di oggi «ci consegna anche una tristissima verità: il ruolo di leve giovanissime all’interno delle organizzazioni criminali. Un fenomeno dilagante per il quale occorre agire con forza», insiste il sindaco d’Arienzo. «Il sistema mafioso non può essere combattuto solo con l’azione giudiziaria: è necessario costruire una rete di resistenza civile, economica e culturale che coinvolga l’intera comunità, dagli amministratori alle imprese, dalle associazioni ai singoli cittadini. Oggi più che mai, dobbiamo continuare a lavorare per proteggere questo territorio, affinché non sia più soggetto al ricatto della criminalità organizzata».

L’operazione congiunta degli inquirenti e delle forze di Polizia rappresenta un segnale positivo e incoraggiante per tutti quei cittadini, amministratori locali e realtà associative che, ogni giorno, si oppongono alla presenza delle mafie. L’intera rete di Avviso Pubblico esprime soddisfazione per il grande lavoro svolto.

«Ricorderemo il 15 ottobre del 2024 come una giornata storica per l’intero Gargano e per le nostre comunità», gli fa eco Michele Bisceglia, Sindaco di Mattinata e Coordinatore per la provincia di Foggia di Avviso Pubblico. «L’azione che da anni si sta mettendo in campo e che vede coinvolte istituzioni locali e autorevoli rappresentanti della società civile, dell’associazionismo, dell’imprenditoria e della politica ci mette in guardia sul fatto che probabilmente non viene fatto abbastanza ed è quindi necessario rinnovare l’impegno ad essere ancora più incisivi e decisi».

«Abbiamo iniziato un percorso con altre municipalità del Gargano e della Capitanata – inaugurando una rete di legalità organizzata attraverso il Patto per la Sicurezza del Gargano – un percorso virtuoso di emancipazione dal costrutto mafioso che abbiamo il dovere di perseguire con ancora più forza e determinazione. Ogni cittadino garganico di buona volontà che ha a cuore le sorti del proprio territorio oggi respira un’aria che sa di buono e libertà», conclude il sindaco Bisceglia.

«L’operazione, che si inserisce nel quadro delle azioni di contrasto al controllo del territorio da parte delle organizzazioni criminali, conferma l’importanza di un’azione investigativa incisiva e coordinata. Ma senza l’ausilio delle organizzazioni sociali e dei cittadini il lavoro di magistrati e delle Forze dell’ordine rischia di vanificare gli sforzi compiuti. Per questo Avviso Pubblico lancia un appello per intensificare le iniziative di educazione alla legalità nelle scuole, nelle amministrazioni pubbliche e tra i giovani. Solo con un lavoro costante sul piano culturale e sociale è possibile creare una coscienza collettiva capace di opporsi all’illegalità in tutte le sue forme», ha concluso il Vicepresidente di Avviso Pubblico, Michele Abbaticchio.

I RINGRAZIAMENTI DEL PRESIDENTE EMILIANO A MAGISTRATURA E FORZE DELL’ORDINE DOPO OPERAZIONE “MARI E MONTI” OGGI A FOGGIA

Ringrazio la Procura Nazionale Antimafia, la DDA di Bari e la Polizia, i Carabinieri e la Guardia di Finanza che con un’operazione congiunta hanno liberato i cittadini le terre del Gargano dalla presenza del temuto clan Li Bergolis, effettuando trentanove arresti.

La mafia nel Foggiano esiste: occorre nominare le cose col proprio nome.Mma lo Stato, con tutte le sue articolazioni, da quella repressiva di investigatori e forze dell’ordine a quella che con la Regione – attraverso le forme di antimafia sociale – sta dispiegando sul territorio riuscirà a sconfiggerla.

E si potrà fare impresa, lavorare e vivere senza condizionamenti”. Sono le parole del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, commentando la notizia dell’operazione “Mari e monti” che questa mattina ha bloccato un’organizzazione che secondo i magistrati mostrava”una penetrante capacità di condizionamento mafioso del clan Li Bergolis sull’apparato politico-amministrativo locale”.

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