CLICCA QUI PER IL VIDEO – PUNTATA DETECTIVES (03.11.2024)
Il 13 novembre 2004, alle cinque del mattino, viene trovato il corpo senza vita di una giovane ragazza di 14 anni sulla spiaggia di Manfredonia.
I pantaloni sono abbassati, le gambe aperte, la testa fracassata. La ragazza si chiama Giusy Potenza e a ritrovarne il corpo sono i genitori, aiutati da alcuni amici, dopo averla cercata in lungo e in largo per tutta la notte. Un mese dopo la Polizia fa scattare lo stato di fermo per un uomo con lo stesso cognome della vittima, un cugino del padre.
L’uomo Giovanni Potenza, poco dopo il fermo, crolla e confessa. Racconta che aveva una storia con Giusy, che quel giorno erano andati sulla spiaggia per avere un rapporto sessuale ma che lei lo aveva minacciato di rivelare tutto alla moglie. È stato a quel punto che avrebbe preso un sasso e colpito la ragazza. Pino Rinaldi ripercorre le indagini che hanno portato alla condanna dell’uomo a 30 anni di carcere con il Vice Questore della Polizia di Stato, il Dottore Marco Mastrangelo.
Ieri, 3 novembre 2024, alle ore 23, Rai Tre ha trasmesso un episodio speciale del programma Detectives – Casi risolti e irrisolti, con Pino Rinaldi, dedicato al tragico omicidio di Giusy Potenza, 14enne di Manfredonia, uccisa il 12 novembre del 2004.
FOCUS
Si ricorda come per i fatti risulterebbe attualmente detenuto nel carcere di Lucera, Giovanni Potenza.
In seguito, la Corte di Assise di Appello di Bari, Dott. Aldo Napoleone Presidente, con sentenza del 06.11.2007 aveva confermato la sentenza di primo grado unitamente alle statuizioni civili, condannando Giovanni Potenza al pagamento delle ulteriori spese legali. La Corte di Cassazione I Sezione Penale aveva in seguito confermato la sentenza e le statuizioni civili, condannando il Potenza all’ulteriore pagamento delle spese legali.
Relativamente alla puntata del 3 novembre 2024 di “Detective” su Rai 3, l’avvocato Innocenza Starace, del foro di Foggia, ha rilasciato un’intervista a StatoQuotidiano.it, esprimendo la profonda emozione che il caso continua a suscitare: “Giusy è una nostra figlia, e per la sua famiglia non ha ancora avuto completamente giustizia Tutti noi cittadini di Manfredonia non dobbiamo mai dimenticarla ed impegnarci affinché non si ripeta un simile dramma.”
La comunità di Manfredonia, unita nel ricordo di Giusy, continua a fare appello affinché si realizzino cambiamenti concreti, affinché tragedie simili non si verifichino mai più. La partecipazione attiva dei cittadini e delle istituzioni è fondamentale per garantire che la memoria di Giusy Potenza rimanga viva e che le future generazioni crescano in un ambiente più sicuro.
Credetemi se fossi stato il familiare di questa povera ragazza avrei stroncato tutto …che gusto c’è di fare ancora audience se tutto si è risolto con il colpevole malvagio che sta scontando la pena ?? Forse serve visibilità per qualcuno ??? Che schifo !!!!