L’obiettivo dell’inchiesta è fare chiarezza sul consenso in relazione a un rapporto sessuale avvenuto nei corridoi di un reparto ospedaliero, un episodio avvenuto a Ferragosto a Barletta e denunciato da una ragazza di poco più di 18 anni. Nel caso è coinvolto un indagato, un ausiliario di 60 anni, che al momento risulta ancora in servizio (anche se in una diversa sede). La Procura di Trani, sotto la guida del pm Lucio Vaira, ha disposto un incidente probatorio per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
L’episodio si sarebbe verificato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Barletta e sarebbe stato denunciato alcuni giorni dopo, quando la giovane, accompagnata dalla madre, ha raccontato l’accaduto al personale del Pronto soccorso. A quel punto è stato attivato il protocollo «Codice rosa», previsto dalla Asl Bat per simili circostanze. Questo protocollo prevede specifici accertamenti medici (che hanno confermato il rapporto) e la denuncia immediata del caso. La ragazza è stata anche sottoposta a una consulenza psichiatrica, come stabilito dalle linee guida, e tutte le informazioni raccolte sono state trasmesse alla Procura.
I carabinieri hanno avviato le indagini, identificando il personale presente in reparto il giorno dell’accaduto. L’ausiliario ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale, sostenendo però che fosse consensuale. Proprio su questo punto si concentrerà l’incidente probatorio previsto per il 13 dicembre.
Lo riporta La Gazzetta del Mezzogiorno.
È un comportamento esecrabile che si verifica spesso nei reparti psichiatrici ; chi abusa conta sul fatto che le belle e giovani pazienti sono ricoverate per problemi psichici e quindi possono essere “deliranti”.
Di solito, i colleghi e la dirigenza non vede (per non avere problemi) … È possibile anche che l’anziano operatore sanitario abbia abusato di altre giovani donne in regime di ricovero. Il buon Sigmund Freud ha introdotto il concetto della “coazione a ripetere”… Il nostro potrebbe essere un serial offender.