La situazione del Foggia: continui cambi al timone
Sireno ha iniziato la sua intervista parlando del travagliato percorso del Foggia, evidenziando la mancanza di stabilità sulla panchina, con già tre cambi di allenatore in questa stagione.
“Dispiace vedere una piazza così importante in difficoltà – ha dichiarato Sireno –. La tifoseria e la città meritano molto di più di quello che stanno attraversando in questo momento. Sono ancorati nei bassifondi della classifica, ma le loro potenzialità sono superiori. Spero che questo ennesimo cambio in panchina possa portare una svolta positiva”. Secondo le ultime indiscrezioni, il nuovo tecnico designato sarebbe Luciano Zauri, affiancato da Leone nel ruolo di Direttore Sportivo.
L’importanza della prossima sfida
Guardando avanti, Sireno ha commentato la prossima partita del Foggia contro la Juventus Next Gen. “Sarà una sfida cruciale – ha affermato –. Vincere in casa è fondamentale per ristabilire un clima di fiducia e serenità. La piazza, nonostante le difficoltà, ha dimostrato un grande attaccamento alla squadra, come testimoniato dal numero di abbonamenti venduti quest’anno, un dato che non si vedeva dai tempi della Serie B. È un segnale chiaro che la città crede nella squadra e che i tifosi meritano di vedere dei risultati positivi”.
L’ex centrale ha sottolineato come questa fiducia potrebbe essere la scintilla per un cambiamento più profondo. “Il supporto dei tifosi è un elemento chiave, e spero che questa prossima partita rappresenti l’inizio di un percorso di ripresa. La squadra ha bisogno di una vittoria per rompere la spirale negativa e costruire una nuova fiducia”.
Uno sguardo all’Arezzo: ricordi e presente
Parlando del suo passato calcistico, Sireno ha ricordato con affetto i suoi giorni nell’Arezzo, una squadra che è stata per lui un’importante tappa di crescita. “Ero solo un ragazzo di 20 anni quando ho giocato ad Arezzo – ha raccontato –. Ho avuto la fortuna di condividere il campo con giocatori di grande spessore, come Croce, che poi ha avuto una carriera in Serie A con l’Empoli, e Miglietta, che ha militato in Serie B con la Ternana. C’erano anche Lauria, un altro ex Parma, e altri talenti che mi hanno aiutato a crescere sia come calciatore sia come persona”.
Sireno ha proseguito con un’analisi sull’attuale stagione dell’Arezzo, dimostrando un legame profondo con la squadra e la città. “L’Arezzo sta facendo molto bene – ha commentato –. È una piazza che ha sempre saputo coinvolgere e motivare la squadra, grazie alla passione dei tifosi e a una dirigenza che conosce l’ambiente. Al momento, stanno raccogliendo buoni risultati sotto la guida di un allenatore preparato e con esperienza. Mi auguro possano continuare su questa strada e raggiungere i playoff, un traguardo alla loro portata se mantengono la continuità attuale”.
Un dettaglio interessante emerso durante l’intervista è stato il riferimento al legame tra Sireno e l’allenatore dell’Arezzo, Giuseppe Troise. “Io e Troise abbiamo giocato insieme al Città di Marino, vicino Roma, in Serie D. Ricordo con piacere quegli anni: erano tempi in cui si giocava con grande passione e si formavano legami profondi. Sono felice di vedere come Troise stia portando avanti la sua carriera da allenatore con successo”.
Considerazioni sulla Serie C e il futuro del calcio
Oltre al Foggia e all’Arezzo, Sireno ha offerto alcune riflessioni sulla Serie C, un campionato spesso sottovalutato ma ricco di talento e storie affascinanti. “La terza serie italiana è un serbatoio di giovani promesse e un banco di prova per chiunque voglia dimostrare il proprio valore – ha dichiarato –. È un campionato difficile, dove ogni partita può essere una battaglia, e proprio per questo è importante avere una guida stabile e un progetto chiaro”.
Sireno ha concluso l’intervista sottolineando l’importanza del sostegno alle squadre da parte dei tifosi e delle istituzioni locali. “Il calcio non è solo uno sport; è parte della vita sociale di una città. Vedere stadi pieni e tifoserie appassionate è la prova che questo sport ha un significato profondo, specialmente nelle categorie minori. Speriamo che il futuro riservi più stabilità e riconoscimento a tutti i club, grandi e piccoli, che lavorano duramente per migliorarsi”.
Con queste parole, Sireno ha ribadito la sua visione ottimistica e il suo amore per il calcio, una passione che continua a vivere sia da spettatore che da addetto ai lavori.
Lo riporta https://www.tuttoc.com/