BARLETTA – Un codice alfanumerico di 34 cifre sblocca un saldo di quasi 28 bitcoin, al cambio di giovedì scorso pari a quasi 2,5 milioni di euro.
A consegnare alla Procura di Brescia la preziosissima chiavetta Usb, come gesto di collaborazione, uno dei tre imputati (in nome e per conto anche degli altri suoi due «colleghi») del secondo filone d’inchiesta sul «Berlusconi market», piattaforma del dark web, quella parte della rete accessibile solo attraverso appositi software e che consente di navigare in modo anonimo.
A gestirla tre geni di Internet, due di Barletta, uno di Putignano, all’epoca dei fatti (2017-2019) brillanti studenti universitari in ingegneria informatica, elettronica e medicina, ma anche spregiudicati pirati informatici.
Lo riporta lagazzettadelmezzogiorno.it