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LUTTO Marianne Faithfull, icona degli anni ’60, è morta a 78 anni

Nata a Hampstead nel dicembre del 1946, Faithfull raggiunse la fama con brani di successo come As Tears Go By

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
31 Gennaio 2025
Cronaca // Hot motori //

Nata a Hampstead nel dicembre del 1946, Faithfull raggiunse la fama con brani di successo come As Tears Go By, che nel 1964 entrò nella top 10 del Regno Unito. Oltre alla carriera musicale, fu protagonista in film come The Girl On A Motorcycle del 1968.

La sua relazione con Mick Jagger, frontman dei Rolling Stones, la rese una delle figure più celebri degli anni ’60. Fu musa ispiratrice di canzoni come Wild Horses e You Can’t Always Get What You Want. Dopo un periodo segnato dalla dipendenza dall’eroina negli anni ’70, Faithfull riuscì a rilanciare la sua carriera con l’album Broken English, considerato un classico della musica rock.

Jagger ha reso omaggio alla cantante definendola “una meravigliosa amica, una bellissima voce e una grande attrice”, esprimendo il suo profondo dolore per la perdita. Keith Richards ha scritto di essere “molto triste” per la sua scomparsa e di sentire già la sua mancanza. Ronnie Wood, chitarrista dei Rolling Stones, ha pubblicato due post su Instagram: una foto d’epoca in studio di registrazione con Faithfull e Richards, accompagnata dalla didascalia “Addio, cara Marianne”, e un’immagine più recente della coppia con le parole “Marianne ci mancherà profondamente. Benedizioni xx”.

Un comunicato ufficiale ha confermato: “Marianne è scomparsa serenamente oggi a Londra, circondata dall’affetto della sua famiglia. Sarà profondamente rimpianta”.

Negli ultimi anni, Faithfull aveva affrontato gravi problemi di salute, tra cui bulimia, cancro al seno ed enfisema, causato da decenni di fumo. Nel 2020, contrasse il Covid-19 e fu ricoverata per 22 giorni. I medici non si aspettavano che sopravvivesse, ma riuscì a guarire, pubblicando nel 2021 il suo 21° album, She Walks in Beauty.

Una vita da leggenda del rock
La sua storia è il ritratto perfetto dell’era del rock and roll. Faithfull divenne un’icona degli anni ’60 quando, a soli 16 anni, fu scoperta dal manager dei Rolling Stones e incise As Tears Go By, la prima canzone scritta da Mick Jagger e Keith Richards. Il suo stile folk-pop leggero e sognante la rese una delle voci simbolo della “British Invasion” negli Stati Uniti.

Parallelamente, la sua relazione con Jagger la trasformò in un bersaglio dei tabloid. Dopo la loro separazione, cadde nella dipendenza dalle droghe e arrivò a vivere per strada a Soho.

Negli anni ’70 tornò gradualmente sulla scena musicale con Dreamin’ My Dreams (1976), ma fu con Broken English (1979) che trovò una nuova identità artistica. Il disco, ispirato alle sonorità New Wave, mise in luce la sua voce roca e intensa, segno del suo vissuto. L’album ottenne una nomination ai Grammy Awards.

Una carriera tra musica e cinema
Negli anni successivi, Faithfull collaborò con artisti del calibro di PJ Harvey, Nick Cave, David Bowie, Lou Reed, Jarvis Cocker, Damon Albarn, Emmylou Harris e Metallica. Il batterista della band, Lars Ulrich, l’ha ringraziata per il suo “incredibile e unico contributo alla musica”.

Anche la sua carriera cinematografica fu ricca di esperienze significative. Interpretò Ofelia in Amleto e recitò in Tre sorelle di Čechov accanto a Glenda Jackson. In televisione, apparve nella sitcom Absolutely Fabulous nel ruolo di Dio e interpretò il diavolo nel musical The Black Rider di William Burroughs e Tom Waits.

Tuttavia, la musica rimase sempre il suo primo amore. Il suo penultimo album, Negative Capability (2018), affrontava temi come l’invecchiamento, la solitudine e il dolore, ispirandosi alla morte della sua amica Anita Pallenberg e agli attentati al Bataclan di Parigi, città in cui aveva vissuto a lungo. Il disco includeva una toccante reinterpretazione di As Tears Go By, così emozionante da commuovere l’intero studio di registrazione.

Nel corso della sua carriera, Marianne Faithfull ricevette numerosi riconoscimenti. Nel 2009 fu insignita del World Lifetime Achievement Award ai Women’s World Awards e fu nominata Commandeur de l’Ordre des Arts et des Lettres dal governo francese.

Il suo amico e conduttore radiofonico Bob Harris l’ha descritta come “l’incarnazione degli anni ’60”, sottolineando come inizialmente fosse nota come la fidanzata di Mick Jagger, ma col tempo si fosse affermata come artista e creatrice indipendente.

Faithfull si sposò tre volte: con l’artista John Dunbar nel 1965, con Ben Brierly dei Vibrators nel 1979 e con l’attore Giorgio Della Terza nel 1988. Lascia il figlio Nicholas Dunbar. Un’icona indimenticabile, Marianne Faithfull ha segnato la storia della musica e del costume, trasformando il dolore e le difficoltà in arte immortale.

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