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SONDINI Operata per dimagrire si alimenta con sondini, avrà 700mila euro

Il caso ha avuto inizio nel dicembre 2016, quando la donna, madre di tre figli e con un peso di 138 chili, si è sottoposta a un intervento di sleeve gastrectomy

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
7 Febbraio 2025
Attualità // Prima pagina //

Il Tribunale civile di Lecce ha riconosciuto un risarcimento di 700mila euro a una donna di 46 anni del Sud Salento, vittima di gravi complicanze in seguito a due interventi di chirurgia bariatrica. La sentenza, emessa dal giudice Caterina Stasi, ha stabilito che la somma dovrà essere corrisposta dalle due cliniche responsabili, una situata a Lecce e l’altra a Bergamo.

Il calvario della paziente

Il caso ha avuto inizio nel dicembre 2016, quando la donna, madre di tre figli e con un peso di 138 chili, si è sottoposta a un intervento di sleeve gastrectomy in una struttura sanitaria di Lecce. Il post-operatorio si è rivelato particolarmente complesso, con episodi frequenti di inappetenza, nausea e vomito. Dopo 14 mesi, il peso della paziente era sceso a 76 chili, ma i disturbi non si erano attenuati.

Nel giugno 2018, nella speranza di migliorare la propria condizione, la donna ha deciso di sottoporsi a un secondo intervento, questa volta in una clinica di Bergamo, optando per un bypass gastrico. Tuttavia, la situazione è peggiorata ulteriormente: la paziente non è più riuscita a ingerire cibi solidi né a bere piccoli sorsi d’acqua, costringendola a dipendere esclusivamente dall’alimentazione tramite sondino.

Il ricorso al Tribunale

Assistita dall’avvocato Antonio Manco di Specchia (Lecce), la donna ha avviato un’azione legale per ottenere il risarcimento dei danni subiti. Durante l’accertamento tecnico preventivo, era stata proposta una transazione di 300mila euro, che però è stata rifiutata sia dalle cliniche sia dai medici e dalle rispettive compagnie assicurative.

Alla luce della gravità delle conseguenze subite dalla paziente, il giudice ha stabilito un risarcimento di 700mila euro, riconoscendo il danno derivante dagli errori chirurgici commessi nei due interventi.

Implicazioni della sentenza

La decisione del Tribunale rappresenta un precedente rilevante nell’ambito della responsabilità medica, sottolineando l’importanza di un’adeguata valutazione dei rischi connessi agli interventi chirurgici di natura bariatrica. Il caso evidenzia, inoltre, la necessità di una maggiore attenzione nei percorsi post-operatori e nei trattamenti successivi per garantire la sicurezza e il benessere dei pazienti.

Lo riporta l’Ansa.

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“L'essere amata è per la donna un bisogno superiore a quello di amare.” Sigmund Freud

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