Manfredonia, ASE Spa e le assunzioni bloccate: l’appello di Francesco Lorusso
Manfredonia – Nella puntata del 25 febbraio 2025 del rotocalco “Signore e Signori si nasce! (ma non si diventa)”, a cura di Giuseppe de Filippo per StatoQuotidiano.it, l’ex dipendente ASE Spa Francesco Lorusso ha lanciato un accorato appello all’amministrazione comunale per lo sblocco delle assunzioni presso l’azienda municipalizzata dei servizi ecologici di Manfredonia.
Durante l’intervista, Lorusso ha ripercorso le tappe di una vicenda che si protrae dal 2021, anno in cui ASE Spa pubblicò un bando di selezione pubblica. “Molti candidati hanno letto il bando superficialmente, senza prestare attenzione a una clausola fondamentale: l’azienda, qualora avesse avuto necessità di nuovo personale, sarebbe stata obbligata ad assumere secondo l’ordine della graduatoria, anche per contratti a tempo indeterminato”, ha spiegato Lorusso.
Un obbligo contrattuale disatteso
Lorusso ha sottolineato che ASE Spa ha già certificato la necessità di incrementare l’organico, inviando diverse richieste formali al Comune di Manfredonia, molte delle quali, secondo l’ex dipendente, “rimaste prive di riscontro”. Attualmente, la pianta organica dell’azienda conta meno di 100 unità a tempo indeterminato, mentre i contratti a termine sono circa 34. Inoltre, nei prossimi mesi si prevedono sette pensionamenti, aggravando ulteriormente la carenza di personale.
“L’azienda ha i fondi per le assunzioni, lo ha certificato nel proprio budget. Non ci sono ostacoli economici, ma solo burocratici e politici”, ha ribadito Lorusso, ricordando che l’iter è stato rallentato anche dalla fase commissariale del Comune. “Ora l’amministrazione c’è, ma l’ok alle assunzioni ancora non arriva”.
Le promesse non mantenute
Un punto centrale dell’intervento di Lorusso è stato il riferimento a un incontro privato svoltosi nell’ottobre 2024 tra una delegazione di ex lavoratori ASE e i vertici del Comune, tra cui il sindaco Domenico La Marca, l’assessore Maria Rita Valentino e il dirigente Mansueto. “Il sindaco, guardandoci negli occhi, ci aveva assicurato che entro la fine del 2024 la questione si sarebbe sbloccata. Oggi siamo a fine febbraio 2025 e tutto è ancora fermo”, ha dichiarato con amarezza l’ex dipendente.
L’appello all’amministrazione
Lorusso ha poi lanciato un messaggio chiaro all’amministrazione comunale: “Volete puntare sul turismo? Bene, ma per ottenere le Bandiere Blu servono servizi di igiene urbana efficienti. Se ASE non ha personale sufficiente, non può garantire uno standard adeguato”.
Ha inoltre evidenziato l’importanza della “staffetta generazionale”, un meccanismo che permetterebbe ai dipendenti prossimi alla pensione di anticipare l’uscita dal lavoro utilizzando parte del proprio TFR, favorendo così l’ingresso di nuove risorse nell’organico aziendale.
Città sporca e lavoratori precari
Secondo Lorusso, la situazione attuale incide anche sulla qualità del servizio offerto alla città. “Nonostante l’impegno dei miei ex colleghi, Manfredonia non riesce a mantenere un livello di pulizia ottimale. Dopo la sfilata di Carnevale, abbiamo visto gli operai all’opera, ma non basta. Serve personale stabile, motivato e con certezze lavorative”.
Possibili sviluppi
Nei prossimi giorni è attesa una risposta concreta da parte dell’amministrazione. “Dovrebbe essere istituito un tavolo tecnico – ha spiegato Lorusso – e si parla di affidare ad ASE un contratto quinquennale con il Comune. Questo significherebbe assunzioni, ma mi auguro che vengano fatte rispettando le clausole del bando, ovvero entro marzo 2025, quando scadranno i contratti attuali a tempo determinato”.
Infine, Lorusso ha chiuso con un messaggio forte: “Le bollette arrivano tutti i mesi, non si possono pagare con la fiducia. Servono fatti, non parole”.
Nei prossimi giorni, StatoQuotidiano.it intervisterà il sindaco Domenico La Marca per raccogliere la posizione ufficiale dell’amministrazione su questa vicenda.
Questo signore pensa di essere l’unico a trovarsi in questa situazione? Non è nemmeno sposato. Inoltre, nel periodo in cui ha prestato servizio presso l’ase, non ha dimostrato di avere quelle peculiarità lavorative proprie del servizio chiamato a svolgere, oltre ad un carente ed arrogante dialogo nei confronti delle utenze. Vorrebbe giocare da titolare ma può fare solo la riserva.
Il loro dovere lo fanno meno chi è a tempo indeterminato con buona dose anche di altri. Lavorano con effucienza quelli che effettuano la raccolta differenziata, gli altri con la scopa in mano lasciano molto a desiderare, tranne qualcuno che si è visto strappare con le mani erba dai cordoli. Sarebbe il caso di dotarli di uno zappettino, da tenere a portata di mano,, a meno che lo abbiano ma non lo usano… e da qui che l’erba/arbusti crescono sollevando gli stessi cordoli con nocumento per i pedoni, anziani in particolare, che vi inciampano. Lavoro pubblico è servizio..