Costruito nel 1930 dalle Ferrovie dello Stato in via Montegrappa e concesso in comodato al Dopolavoro Ferroviario di Foggia, l’Ariston vantava una capienza di 1.000 posti ed era attrezzato per ospitare spettacoli di ogni genere. Distrutto durante i bombardamenti del 1943, venne ricostruito in Piazzale Vittorio Veneto, offrendo 900 posti a sedere e diventando palcoscenico per leggende come Totò, Domenico Modugno e Claudio Villa. Tra gli anni ’90 e ’00, durante la ristrutturazione del Teatro Giordano, il Cineteatro Ariston divenne la sua alternativa ufficiale, garantendo la continuità dell’offerta culturale della città. All’epoca, l’Ariston era un vero e proprio gioiellino, un biglietto da visita per tutta Foggia e per il Quartiere Ferrovia, un punto di riferimento per la cultura e lo spettacolo in Puglia. L’ultimo evento degno di nota risale al 2010, con la presentazione dell’allenatore Zdeněk Zeman. Da allora, il teatro è stato oggetto di progetti incompiuti, come la trasformazione nel Cineteatro Fellini, mai realizzata.
Oggi, l’Ariston è ridotto a un urinatoio a cielo aperto, con portici raramente puliti (solo dopo le segnalazioni di Difendiamo il Quartiere Ferrovia) e condizioni igienico-sanitarie deplorevoli, una struttura di 2.200 mq completamente abbandonata. Attualmente, per chi arriva da fuori, il primo impatto con Foggia è proprio questa megastruttura fatiscente, un pessimo biglietto da visita che rappresenta il degrado e l’incuria della città.
La recente riforma che abolisce i test d’ingresso per Medicina comporterà un aumento significativo degli studenti nelle facoltà sanitarie. In questo contesto, il gruppo Difendiamo il Quartiere Ferrovia di Foggia propone di trasformare l’Ariston in un centro polifunzionale per accogliere gli studenti di Medicina (e non solo). Questa iniziativa risponderebbe all’urgenza di ospitare migliaia di studenti, considerando le attuali difficoltà logistiche che hanno visto lezioni svolgersi in sedi inadeguate – come la Multisala “Città del Cinema” – invece che negli spazi dell’Università di Foggia. Un’esigenza confermata dal rettore dell’ateneo locale, Lorenzo Lo Muzio, che ha sottolineato come l’università non disponga di aule così capienti da ospitare tutti gli studenti.
La proprietà dell’immobile, Ferrovie dello Stato, ha classificato da anni l’Ariston come “opportunità di investimento” e lo ha messo in vendita. La riqualificazione del teatro in un hub per studenti potrebbe rivitalizzare il Quartiere Ferrovia, portando benefici economici grazie all’afflusso di giovani fuori sede in cerca di alloggi, stimolando il mercato immobiliare e incrementando le attività commerciali locali. Inoltre, la presenza di studenti favorirebbe una maggiore sicurezza e controllo sociale nella zona, riducendo fenomeni di degrado urbano.
La trasformazione dell’Ariston in un centro per studenti rappresenterebbe non solo una soluzione pratica alle esigenze logistiche dell’università, ma anche un atto simbolico di rinascita culturale e sociale per Foggia e per il Quartiere Ferrovia, recuperando un pezzo di storia cittadina e restituendolo alla comunità.
È un’opportunità per trasformare una ferita urbana in un motore di sviluppo e innovazione, integrando passato e futuro in un progetto condiviso di crescita e valorizzazione del territorio. È il momento di cambiare rotta e restituire a Foggia ciò che merita. Da parte delle istituzioni, finalmente, si potrebbe vedere finalmente qualcosa di concreto per il Quartiere Ferrovia: la palla ora passa all’Università di Foggia e al Comune di Foggia.