A Manfredonia è stato sospeso, su disposizione dell’ospedale, il servizio di prelievi a domicilio svolto in forma volontaria da infermieri non convenzionati. Si trattava di una pratica informale ma assai diffusa: molti cittadini, specie anziani e persone con difficoltà motorie, si rivolgevano ad amici o conoscenti infermieri che, in maniera gratuita o solidale, effettuavano il prelievo a casa e consegnavano il campione al laboratorio.
Questa possibilità, oggi vietata, rappresentava per numerose famiglie una soluzione concreta a difficoltà quotidiane. Sebbene il servizio ufficiale di prelievo a domicilio sia ancora attivo — e soggetto a precisi requisiti medici — la sospensione della componente volontaria ha lasciato scoperta una fascia non trascurabile di utenti, che ora si ritrovano a dover affrontare file, spostamenti complicati e tempi di attesa più lunghi.
Molti cittadini esprimono il proprio disagio: «Non tutti hanno diritto al servizio ufficiale a domicilio, ma nemmeno la possibilità fisica o economica di recarsi ogni volta in ospedale», racconta un residente. «Finora ci affidavamo a un’infermiera di famiglia, in modo del tutto volontario. Ora ci viene detto che non è più consentito».
Le motivazioni alla base della sospensione non sono state comunicate in maniera chiara, ma si parla di esigenze di regolamentazione e responsabilità professionale. Il provvedimento, però, ha creato confusione e un senso diffuso di abbandono, soprattutto tra le persone più fragili.
Ciò che è buono ed efficace per la gente bisognosa, spesso non c’è continuazione e non capisco il perché.
Se un servizio è comodo per persone con difficoltà motorie e si rivolgevano ad amici e conoscenti infermieri, in maniera gratuita e solidale, perché sospendere il servizio?
Cari signori, risolvete la questione e ridate questo servizio a chi ha bisogno e non può recarsi fisicamente alle strutture.
Siate efficienti.
Ma proprio che non ne’ riuscite ad azzeccarne una….. ma possono decine e decine di utenti andare di mattina presto in ospedale e prendere il numero e aspettare ore? Da precisare che parliamo di almeno l’85% di pensionati ….. ma com c fe’. Poi chi fa’ prelievo ogni 21 gg ( coumadin) deve perdere ore e giornate di lavoro per eseguire questi prelievi. Robb d fantascienz a stu pajos
I medici di famiglia dovrebbero farlo con un piccolo contributo del paziente.