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MARAGA Maestra licenziata per OnlyFans, Elena Maraga: “Foto osé ma mai compromessa la mia professionalità”

È stata ufficialmente licenziata Elena Maraga, 29 anni, ex maestra d’asilo di una scuola parrocchiale in provincia di Treviso, finita nell’occhio del ciclone a causa della sua attività su OnlyFans

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
23 Aprile 2025
Il diavolo spettegola //

Maestra licenziata per OnlyFans, Elena Maraga: “Foto osé ma mai compromessa la mia professionalità”

TREVISO – 23 aprile 2025 – È stata ufficialmente licenziata Elena Maraga, 29 anni, ex maestra d’asilo di una scuola parrocchiale in provincia di Treviso, finita nell’occhio del ciclone a causa della sua attività su OnlyFans. La giovane insegnante ha raccontato in una trasmissione radiofonica i dettagli del provvedimento disciplinare ricevuto dalla scuola, definendolo “ingiusto al cento per cento”.

“Mi hanno mandato una raccomandata parlando di ‘giusta causa’ e ‘comportamento inappropriato’. Secondo loro si è rotto il rapporto di fiducia – ha spiegato Maraga – ma io non ho mai fatto nulla che potesse compromettere la mia professionalità”. L’insegnante ha sottolineato come il suo lavoro con i bambini sia sempre stato esemplare, e di non aver mai ricevuto richiami o segnalazioni negative prima dell’esplosione mediatica del caso.

La vicenda è esplosa a metà marzo, quando è emerso che Maraga gestiva un profilo su OnlyFans, piattaforma dove condivide contenuti di natura esplicitamente erotica a pagamento. La notizia ha subito generato un acceso dibattito tra chi ha difeso la libertà personale dell’insegnante e chi ha ritenuto inappropriato, se non incompatibile, il doppio ruolo di educatrice e creatrice di contenuti adulti. In sua difesa, un gruppo di circa 30 genitori ha persino promosso una petizione contro il licenziamento, sostenendo l’equilibrio e la dedizione con cui la donna si è sempre occupata dei bambini.

A gettare ulteriore benzina sul fuoco è stata la rivelazione, fatta dalla stessa Maraga, che a far circolare le sue foto sarebbe stato proprio il padre di uno dei suoi alunni. “Ha acquistato le mie immagini e le ha condivise sulla chat del calcetto. La moglie ha scoperto tutto e da lì è iniziato il caos – ha raccontato –. È assurdo che la conseguenza di un gesto scorretto di un genitore ricada su di me”.

Senza giri di parole, la 29enne ha spiegato le ragioni che l’hanno spinta ad aprire un account sulla piattaforma: “Mi piace il mio corpo, ho scelto di monetizzare questa passione. Con 1.200 euro al mese era difficile andare avanti, così ho cercato un modo per arrotondare. Faccio contenuti espliciti, sì, ma non ho mai coinvolto altre persone né girato scene di sesso con partner. È una mia scelta personale, che avviene fuori dal contesto scolastico e lavorativo”.

Quello che più amareggia la giovane è l’atteggiamento della scuola, che – secondo quanto riferito – non avrebbe mai cercato un confronto diretto. “Non mi hanno mai convocata per parlare, hanno sempre agito tramite comunicazioni scritte. Io avrei voluto spiegare, chiarire. Ma è mancata completamente la volontà di dialogo – ha affermato –. È paradossale che una scuola cattolica, che dovrebbe predicare il perdono e l’inclusione, abbia scelto di chiudere le porte senza nemmeno ascoltarmi”.

Infine, l’insegnante respinge le accuse di voler cavalcare l’onda mediatica. “Non ho cercato notorietà, è stato tutto ingigantito. Ma ho deciso di raccontare la mia versione perché mi sento colpita ingiustamente. Non ho commesso reati, non ho fatto del male a nessuno. Sono una donna libera che ha scelto di vivere anche attraverso la propria immagine, senza che questo intaccasse il mio amore per l’insegnamento”.

La vicenda continua a dividere l’opinione pubblica e solleva interrogativi più ampi sui limiti tra vita privata e professionale, soprattutto in un’epoca in cui la presenza digitale è sempre più pervasiva.

Fonte: TGCOM24

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