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Deposito Gpl, Energas: “informazioni su progetto visibili a tutti” (FOCUS)

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
3 Ottobre 2014
Manfredonia //

Napoli/Manfredonia – “AL momento non ci sono novità rispetto a quanto comunicato: come in precedenza, è in corso l’istruttoria tecnica CTVIA (Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale) presso il Ministero dell’Ambiente. Stiamo proseguendo con le nostre attività. Inoltre abbiamo effettuato un sopralluogo per verificare lo stato del pontile; c’è stata un’ordinanza di limitata praticabilità. Ricordo che la nostra società è cointeressata al progetto. Stiamo valutando la possibilità di intervenire come privati, anche per sostituirci al pubblico dove necessario. Il tutto per accelerare l’iter proteso alla conclusione del progetto”. E’ quanto dice a Stato l’ingegnere Claudio Marino, della Energas Spa, operante da anni nel settore della distribuzione e vendita di Gpl per uso civile e industriale, attualmente società partner di Q8 Italia.

IL PROGETTO. Alla Energas (ex Isosar) è correlato il progetto per l’installazione di un “Deposito costiero di GPL nel comune di Manfredonia”, Loc. Santo Spiriticchio. In particolare, si fa riferimento alla “Realizzazione di un deposito costiero di GPL costituito da 12 serbatoi di capacità complessiva di 60.000mc e delle opere funzionalmente connesse: gasdotto di lunghezza 10km di collegamento tra il deposito ed il pontile di attracco delle navi gasiere (bacino Alti Fondali, al quale l’ingegnere ha fatto riferimento), raccordo ferroviario della lunghezza di 1800m di collegamento del deposito alla stazione di Frattarolo ed opere di adeguamento al pontile di attracco delle navi”. L’area interessata per gli impianti di stoccaggio gas combustibili, nel Comune di Manfredonia, dovrebbe essere pari a circa “18 ettari, ma soltanto 20.000 mq saranno occupati dall’impianto; la parte restante farà riferimento ad aree libere, per la sicurezza verso l’ambiente esterno”, dice a Stato l’ingegnere Marino.

Come risulta dal sito del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, la scadenza per la presentazione delle osservazioni, relativamente al progetto, era stata fissata al 19 gennaio 2014.

AVANZAMENTO PROGETTO. Come detto, in corso attualmente l’istruttoria tecnica CTVIA (Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale). Per la VIA, data presentazione istanza il 10.11.1999, data Decreto VIA: 21.12.2000 con esito negativo e procedura conclusa. Positiva la procedura integrata con la Valutazione di incidenza, con presentazione dell’istanza il 28.10.2013. Data avvio istruttoria tecnica il 12/12/2013, stessa data della ricezione di integrazioni al progetto. Il 21/01/2014 la data della 2° ricezione delle integrazioni.

Documentazione progetto
http://www.va.minambiente.it/Ricerca/DettaglioProgetto.aspx?ID_Progetto=973
http://www.va.minambiente.it/Ricerca/SchedaProgetto.aspx?ID_Progetto=973

“Stiamo operando su diversi fronti – continua l’ingegnere Marino – impossibile comunicare delle date per la partenza dei lavori. Vi sono determinati step da rispettare, relativamente agli avanzamenti burocratici. Mancanza di informazioni sul progetto? Ribadisco come tutto è pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente. Non comprendo dunque alcuna rimostranza in merito: si opera nella massima trasparenza e visibilità possibile. Parliamo di un progetto che può portare benessere alla comunità a fronte di un inquinamento ambientale inesistente; a fronte di impatti paesaggisti che non esistono. Qualsiasi opposizione al progetto – democraticamente non rigettabile – non è tuttavia riscontrabile con dati oggettivi. Restiamo a disposizione di tutti per fornire qualsiasi tipo di informazione. Non c’è bisogno dunque di incatenarsi davanti al Ministero o in altre sedi. Si opera alla luce del giorno, ricordando come parliamo di un ingente investimento. Un deposito costiero non nasce dal nulla né improvvisamente”.

Se ho sentito il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi? Assolutamente no. Ripeto: stiamo seguendo l’iter burocratico previsto dalla legge. Gravare il vostro sindaco di una problematica che al momento non gli compete è fuori luogo. Personalmente non ho mai ricevuto richieste di informazioni da nessuno”.

SICUREZZA DELL’IMPIANTO. “Forse il settore del Gpl in Italia è quello che gode di maggiore regolamentazione, a livello di progettazione ed esecuzione dei lavori. Parliamo di una miscela di idrocarburi non inquinante. Se poi le progettazioni sono supportate da aziende con oltre 30 anni di esperienza, qualsiasi riferimento alla sicurezza in un territorio può essere ipoteticamente correlato ad agenti meramente esterni”.

“Il progetto – aveva detto qualche mese fa l’ingegnere Marino a Stato, così rispondendo ad alcuni interrogativi emersi in seguito ad un comunicato stampa degli attivisti del Movimento 5 Stelle di Manfredonia – era stato già presentato nel 1999 ma osteggiato per motivazioni essenzialmente di natura ambientale e paesaggistiche. Abbiamo impugnato i dinieghi tanto al Tar quanto in sede di Consiglio di Stato ed una volta conseguito l’accoglimento dei nostri ricorsi abbiamo atteso l’archiviazione della procedura di infrazione innestata dalla Comunità Europea (‘le aree stesse, interessate dalla richiesta di autorizzazione per la costruzione del deposito costiero di GPL da parte della Energas, non hanno subito alcuna modificazione nel corso degli anni , dall’anno 1999 al 2013’; come risaputo, vedasi documento, ‘in data 21 giugno 2012, la suddetta procedura d’infrazione è stata, archiviata dalla Commissione a seguito dell’attuazione delle misure compensative realizzate nella cosiddetta ‘Oasi Lago Salso’, ritenendo che la Repubblica Italiana abbia eseguito la sentenza resa dalla Corte di Giustizia UE il 20.09.2007 nella causa C-388/05. La chiusura della procedura di infrazione ha di fatto legittimato l’insediamento della zona industriale di Manfredonia in cui ricade l’intervento in oggetto, ferma restando la procedura di valutazione di incidenza già attivata‘; fonte Ministero Ambiente,ndr).

Dopo 15 anni dalla prima presentazione del progetto – continua l’ingegnere Marino, ex ingegnere dei vigili del fuoco – abbiamo riscontrato un rinnovato interesse a livello locale e così abbiamo continuiamo a procedere per conseguire tutta la documentazione necessaria protesa alla prossima installazione dell’impianto ”.

OCCUPAZIONE E LAVORO. “Innanzitutto sono al nostro vaglio degli studi per agevolazioni nel territorio relative ai consumi di gasolio, benzina e Gpl. Inoltre, oltre ad avvalerci del nostro personale qualificato, penso che 150-200 persone saranno occupati per un totale di 36 mesi circa”, aveva detto nella precedente intervista a Stato l’ingegnere Marino. Oggi l’ulteriore puntualizzazione: “Al di là dell’occupazione prevista per la fase di cantierizzazione, saranno circa 60-70 le unità che saranno assunte, anche sul posto, una volta a regime. Questo senza dimenticare un indotto non indifferente. Ci avvarremo naturalmente di qualche posizione dallo staff della nostra società. Diversamente, la parte restante dell’organico per l’impianto sarà formato per l’inserimento”.

COSTI. “Complessivamente parliamo di un investimento privato pari a 60 milioni di euro circa; dopo la bocciatura del progetto nel 1999 abbiamo restituito un contributo a fondo perduto di 30 miliardi delle vecchie lire”, aveva detto l’ingegnere Marino a Stato.

LE DATE PER L’INSTALLAZIONE. “se tutti i termini saranno rispettati – aveva detto l’ingegnere Marino nella precedente intervista – a fine 2015 si potrebbe partire per la realizzazione dell’impianto. Fine lavori? Entro 3 anni”.

FUTURO. “Mi auguro di cuore che il progetto possa essere realizzato. Me lo auguro come azienda, come professionista, come cittadino italiano. Ricordo che sussiste un decreto legislativo, cd Sblocca Italia, che addirittura afferma come i progetti da nuove installazioni di gas naturali siano da considerare di pubblica utilità. C’è un’Italia che va in una direzione; un’altra parte del paese che va nel senso opposto. Dovremmo essere tutti uniti, ricordando come l’Italia ha bisogno di diversificare a livello energetico per avere garanzie in caso di problematiche dettate dall’economia nazionale, dai mercati, da alterazioni di tipo geopolitiche e nazionali”.

g.defilippo@statoquotidiano.it

DOCUMENTAZIONE
DOCUMENTAZIONE PROGETTO ENERGAS – DEPOSITO COSTIERO GPL- MINISTERO AMBIENTE

FOCUS PROGETTO – LE DICHIARAZIONI
Deposito Gpl, G.D’Ambrosio: “Riccardi vieni a incatenarti con noi se sei contrario”
Deposito costiero GPL a Manfredonia, Riccardi: tanto rumore per nulla
L&W: deposito Gpl a Manfredonia, grave silenzio Comune
Deposito GPL, no Sipontini 5 Stelle: evitare ricadute su ambiente
Energas: “deposito costiero Gpl, evitiamo paragoni con Viareggio” (I)
Deposito costiero Gpl a Manfredonia: “150-200 al lavoro per 3 anni” (II)

(ph: Deposito stoccaggio Gpl Energas – energasitalia@)

Redazione Stato@riproduzioneriservata

11 commenti su "Deposito Gpl, Energas: “informazioni su progetto visibili a tutti” (FOCUS)"

  1. Signor sindaco. Adesso chi è che dice falsità? Tu oppure l’ingegnere? Hai detto che non c’è nessun progetto. L’ingegnere ti smentisce.. Attendiamo chiarimenti..

  2. “Se ho sentito il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi? Assolutamente no”. (“Ripeto: stiamo seguendo l’iter burocratico previsto dalla legge. Gravare il vostro sindaco di una problematica che al momento non gli compete è fuori luogo”,NDR)

    In effetti è strano che questi dell’Energas non abbiano contattato il Sindaco, visto che l’impianto è potenzialmente pericolosissimo e viene realizzato interamente nel territorio del Comune di Manfredonia.

    Se per l’impianto eolico off-shore, il Sindaco diede il parere favorevole “solo” per “attaccare la corrente” alla stazione elettrica di Macchia Rotonda, sul territorio comunale il Sindaco ha piena potestà di esprimere un parere in merito alla realizzazione, non fosse altro che è il responsabile della TUTELA della salute dei cittadini di Manfredonia!

    Inoltre, nell’art. 11 comma 2 dello Statuto del Comune è scritto che: ” Gli orientamenti, i giudizi e le decisioni del Sindaco e della Giunta sulle attività produttive che comportino una VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE sono soggetti alle determinazioni preventive del Consiglio comunale”.

    Il cavillo giurisprudenziale è che la procedura che si sta seguendo non è il V.I.A. ma la Valutazione d’Incidenza ambientale, ma ai fini dei potenziali danni all’ambiente i rappresentanti dei cittadini di Manfredonia dovrebbero, sono obbligati, ad esprimere un parere in merito a questa potenziale bomba atomica che si vuole realizzare nelle immediate vicinanze del centro urbano di Manfredonia con gasdotti che attraversano addirittura numerose zone abitate di Siponto.

  3. riassumo il link: l treno carico di Gpl che esplose a Viareggio uccidendo 32 persone era di Nicola Cosentino. O meglio, era suo il carico, il Gpl, ma viaggiava gratis perché, ai tempi in cui Nick ‘o mericano era sottosegretario, le Ferrovie dello Stato non riuscivano a vedere un euro dalle aziende legate alla famiglia Cosentino.

    http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Cosentino-la-camorra-lo-stato-corrotto-e-la-Q8-54f88856-d7e4-4c2c-876f-cacd7940cf17.html

    BUONA LETTURA…Q8 ITALIA SIGNIFICA…?

  4. Marino il gpl mettitelo….a Napoli e rimanici. VOGLIAMO I NOMI DI CHI VI HA INVITATO A RIPRESENTARE LE PRATICHE. AVETE DETTO CHE AGITE NELLA TRASPARENZA? FUORI I NOMI E I COGNOMI ALLORA

  5. Scusate Redazione, dire che si sta seguendo un iter burocratico, significa che si vuole che l’intervento non interferisca con le leggi e normative di settore.

    O.K.? Non interferire, o meglio seguire il dettato normativo e le leggi, significa realizzare un’opera nel rispetto di ciò che ci circonda, cioè sia l’ambiente che la tutela dei cittadini, cioè non creare disagi o danni diretti o indiretti a cose e a persone!

    O.K.?

    Chi, di grazia, è chiamato a tutelare la salute dei cittadini, da un potenziale danno?

    Inoltre il Comune in questi casi è l’ente proponente dove si protocolla l’istanza, il quale si avvale degli enti competenti che danno la loro autorizzazione settoriale!

    Un intervento del genere è di natura tecnica-ambientale che deve salvaguardare, tutelare la salute dei cittadini, cioè non devono essere esposti a rischi che allo stato attuale non esistono.

    Un intervento che aumenti l’attuale rischio della salute non di un singolo cittadino, ma di tutta la cittadinanza, il massimo rappresentante è chiamato a rispondere in merito ed assumersi tutte le responsabilità del caso!

    Non giochiamo con la melina della burocrazia! (naturalmente ma si è specificato come attualmente è in corso un’istruttoria ministeriale; grazie per l’intervento, a presto; Statoquotidiano.it)

  6. Io credo a furia di dire no rimarremo col sedere per terra. Poi tutti a chiedere assistenza al Comune.

  7. Franco o Franco…. come sei franco !!!!
    Ma ci rendiamo conto di quello che ci vogliono propinare sul nostro territorio già tanto martoriato e che più di uno, se non ipocritamente, dice che dev’essere votato per il futuro al turismo…..
    Qui, evidentemente, ci credono che abbiamo l’anello al naso…. nulla togliendo a costoro che magari con lance e frecce si fanno rispettare di più di noi…. che viviamo nel paese della culla del “DIRITTO” !!!

  8. Sindaco, nel momento in cui iniziano i lavori per l’installazione dell’impianto, vuoi venire insieme a noi a bloccarli, come hanno fatto con la NO TAV?. NON si puo’ installare una bomba nei pressi di un centro abitato contro la volontà dei cittadini. Invece di pensare alla caxxate delle primarie, perche’ non ti impegni a fare un referendum popolare , pper constatare il parere dei cittadini, e non operare come un DITTATORE.

  9. Ingegnere Marino perchè non dice che i 50 posti di alta professionalità non saranno dati ai manfredoniani residenti e nati a Manfredonia. perchè non dice che i 100 posti di indotto (autisti) non saranno presi da Manfredonia e solo da Manfredonia? Io so che solo 4 hanno la patente per merci pericolose.
    Chi mi dice che il gas non lo vendete a ditte che vogliono a tutti i costi mandare i propri autisti dalle proprie regioni?
    Mi dispiace per i napoletani, appena chiuderà il deposito costiero di napoli con 9.000 m3 di gpl, dovranno venire a Manfredonia per 50 posti da progetto.
    Grazie del posto di giardiniere, custode, segretaria,e quattro della vigilanza che verranno dati ai manfredoniani.
    Chi mi dice che i lavori di muratura e costruzione edifici saranno presi da società manfredoniane, per i dieci mesi di lavoro?
    chi midice che i posti affidati ai manfredoniani non saranno dati ai soli noti degli amici politici?
    Chi mi dice che i 43 miliardi delle vecchie lire li avete restituiti al ministero dell’industria? chi ci dice che non sono soldi del contratto d’area’? chi ci dice che verrà istituito la distribuzione di Gpl nelle nostre case con la riduzione del 50% alle tariffe nazionali, compreso le scuole e gli edifici del comune?Chi ci dice che lasciate sul territorio il 7% di royality.
    chi ci dice che dopo vent’anni di contratto con il comune , non raddoppiate le tariffe per il nostro comune.
    Se metti per iscritto tutto questo diventi credibile, mi gioco la carta che non lo farete mai, in cambio della sicurezza della città. Sono un pazzo,ma non credo che voi siete altrettanto.
    Pensate che una ventina di posti, che magari possono essere affidati ai manfredoniani con energas, sono già in parte assegnati dai tre locali che hanno investito sul porto turistico (una ventina di posti di lavoro, per adesso). il turismo porta più lavoro,come la differenziata porta a porta,come il verde pubblico, come il meno spreco della nostra amministrazione,ecc.

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