(ANSA) – BRESCIA, 29 LUG – Il tribunale dei Minori di Brescia riconosce l’esistenza della sindrome da alienazione parentale.
Lo fa nella sentenza con la quale una 16enne è stata tolta al padre che avrebbe manipolato la figlia contro la madre. “È emerso in modo palese come la ragazza non sia in grado di tollerare alcuna critica al padre e come tende invece ad ingigantire e a vedere in modo negativo ogni agito materno, arrivando persino a stravolgere la realtà affermando di essere maltrattata dalla madre” scrivono i giudici bresciani nel provvedimento. La giovane, che viveva col padre, è stata affidata ad una comunità e potrà incontrare i genitori, separati da anni.
“Gli incontri della giovane con il padre – dice il tribunale – dovranno essere sospesi ove il genitore trasmetta alla figlia messaggi destabilizzanti”. “Ritengo che quanto deciso dal Tribunale sia un passo importante e coraggioso volto alla tutela dei minori in casi di estremo conflitto genitoriale” è il commento di Massimiliano Battagliola, legale della madre.
Buongiorno.
Ma occorre indagare maggiormente la causa della disposizione d’animo di un genitore. perchè come è realta che la formazione genitoriale, pultroppo, è stata molto scadente e pertanto abbiamo delle realtà difficili da “risollevare”, ma non impossibile, è reale anche che a tale mancanza societaria, và aggiunta l’ignoranza della gente per strada o in altri posti, dove con ingiurie e diffamazioni, non permettono la serenità fmiliare opportuna. Esempio: a me ogni tanto capita d’icrociare qualche donna che nel vedermi si mette a parlare e a dire cose evangeliche…non sò se sempre la stessa…e proprio oggi, nel vedermi ha detto “sono malvagi e vanno in chiesa”. Pensando ad un riferimento personale, invitavo ad evitare tale situazione prossimamente, avvisando che avrei chiamato le autorità (in quanto non sò se malata, o se faccia parte di qualche gruppo criminale e delinquente), in quanto, se pur io stavo in uno stato d’animo abbastanza “quieto” per il possibile, tale comportamento provocatorio ha posto termine alla mia serenità, e per l’affermazione fatta, e per ciò che potrebbe significare, come l’aver gente che ti stà addosso e chissà cosa ti ha “combinato”, pensando ai tuoi accaduti personali. Basta poca diffamazione, per rovinare l’esistenza del prossimo. Cosa vorrei far capire: che ad ogni accaduto denunciato o rilevato, occorre un’indagine profonda e d accurata sulle presunte cause originarie che hanno fatto scattare i comportamenti dichiarati. Anche a partire dall’infanzia (come procedimento psicologico prevede); in quanto se pur possano essere posti in essere una serie di reati, essi perderebbero la loro volontarietà e forse anche il loro essere “reato punibile” se avessero radicew in situazioni alle quali sarebbe stato impossibile non rispondere in tal modo. cattolicamente si parlelerebbe di “scandalo”, ma pultroppo oggi la figura presbiterale non è delle migliori, e forse non fà che peggiorare le situazioni. S’indaghi sul passato del reo, in ogni circostanza, e sidia una veritiera versione dei fatti in ogni fattispecie, che và bloccata, ma deve trovare una corretta risoluzione. Perchè se io avessi dei gruppi, associazioni criminali che mi avessero studiato da bambino, e facessero in modo di farmi comportare in un determinato modo punibile, devo avere la possibilità di dimostrare la mia innocenza (se pur non totale, ma basilare), il mio esser provocato, e soprattutto il fatto che se tali persone non mi avessero provocato, non mi sarei comnportato in tal modo, o addirittura, avrei posto in essere comportamenti del tutto contrari a quelli accusati. Occorre calma e pazienza…
Ricordo la fede, i diritti, il buon senso, il quieto vivere, il partire dalle reali esigenze della persona-della famiglia-della società…la preghiera…
una casa e stipendio-pensione possibile per tutti…
Andrebbe controllato maggiormente tale fenomeno provocatorio e diffamatorio ( che trova molta leva nelle falsità di rapporto create tra i vari livelli sociali, trovando sicuramente forza anche in un presbiterato poco preparato e attento alle esigenze dei fedeli…per una conseguenza statale, la cui mancanza è sotto gl’occhi di tutti).
Grazie per l’attenzione e la considerazione.