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In Absentia torna con la videoarte nell’evento “Effetto Ganzfeld”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
5 Febbraio 2020
Capitanata // Capitanata-territorio //

Ancora videoarte al Cineporto Di Foggia. In collaborazione con Est-Ovest danza, Cinemadonia/Stigmamente e Associazione “Parole Contrarie”, il padiglione itinerante IN ABSENTIA (www.inabsentia.it) del collettivo artistico Semiosphera segna una nuova tappa nell’ambito di The Wrong, Biennale d’Arte Digitale ormai giunta alla sua quarta edizione.

L’evento è parte della proposta del padiglione digitale In Absentia, curato dal collettivo artistico Semiophera, che è parte integrante della Biennale Internazionale The Wrong. Verranno proiettati i lavori di quindici artisti/ film makers selezionati: Milos Peskir, Adrianne Wortzel, Johannes Gérard, Camelia Mirescu, Matteo Martignoni, Joanna Wlaszyn, Ian Gibbins, Abe King, Lori Ersolmaz, Costanza Savarese, Nicola Fornoni, Mark Niehus, Luca Serasini, Marie Craven, Anton Markus Pasing. A seguire si discuterà delle tematiche proposte dalle video opere con spunti e riflessioni sullo stato dell’arte dagli esordi di Vertov fino alle nuove narrative digitali. Interverranno il cineasta francese Jean-Patrick Sablot  e il giornalista Luigi Starace, responsabile dei Presidi del Libro di Manfredonia e di Cinemadonia, .

Francesca Giuliani, di Semiophera, ritiene che “ha del sorprendente, la natura allucinatoria del cinema con le sue pratiche già note ai tempi dei pitagorici. La selezione dei lavori che hanno aderito al bando stavolta indugia nella vastità delle modalità dei contenuti pervenuti per una tecnologia ormai consolidata.

“È dai fratelli Lumière che il grande schermo sdogana la techne del precinema nel nome della fruizione collettiva. Potremmo parlare per ore di multimedialità o di transmedia storytelling, ma il sostegno da parte di Apulia Film Commission — conclude Lino — è essenziale ad una efficace forma di comunicazione dal basso. Per agganciare nuove rotte culturali. Per reinventare nuove visioni.” sostiene Lino Mocerino, sempre di Semiophera.

“La discrezione del buio della sala diventa uno strumento di emancipazione essenziale ancor oggi per la fruizione degli spazi condivisi. Il grande schermo si presta bene alla creazione di nuove narrative sostenibili e questo è essenziale per creare significati tra gli spettatori in un festival che punta alla fragile transizione fra tradizione e innovazione” conclude Jean-Patrick Sablot, che animerà il forum di discussione.

L’evento non sarebbe stato possibile senza il patrocinio del Gal DaunOfantino, del GAL Gargano, della Provincia di Foggia e del Consiglio Regionale della Puglia.

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