Talk online dell’Università di Foggia con Confindustria e una serie di ospiti del mondo accademico, dell’industria, della politica con il ministro Teresa Bellanova. Tema del dibattito affrontato e moderato da Rossella Palmieri, “Foggia Riparte”. Francesco Grieco, direttore dello stabilimento Barilla di Foggia (l’azienda ha da poco siglato un accordo per il trasporto su ferrovia del frumento duro) : “Barilla si è impegnata a prendere una quantità di grano dal territorio a sostegno della comunità con contratti di filiera con cui sono stati coinvolti 8mila coltivatori. La Barilla si impegna anche per dei tirocini con l’Università di Foggia”.
Il rettore dell’Università di Foggia Pierpaolo Limone ha parlato, in uno dei suoi interventi- la discussione è stata articolata su vari argomenti riguardo al tema dello sviluppo- di investimenti nella ricerca, di consolidare i corsi già esistenti e, con riferimento al decreto rilancio che dà la possibilità di assumere ricercatori “immaginando dei nuovi settori con nuovi studi e percorsi di ricerca innovativi pe rispondere ad aspettative territoriali”.
Gianni Rotice, presidente di Confindustria Foggia, ha sottolineato l’importanza della “ripartenza dal basso dove il sistema aziende e università si uniscono per non fare uscire dal mercato dal lavoro chi c’è già e chi e deve entrarci. Bisogna investire nelle strutture, potenziare la piattaforma logistica che sta andando avanti, lentamente, ma procede perché la Capitanata non è quella della criminalità ma delle aziende virtuose. Per questo c’è bisogna di sostegno, da soli non andremo da nessuna parte. Vito Grassi, vice presidente nazionale di Confindustria, nel suo intervento: “E’ necessaria la coesione territoriale, oggi per ripartire c’è bisogno dell’opportunità e flessibilità nell’uso delle risorse europee. L’ allentamento dei vincoli di bilancio è stato un tabù infinito, non c’è solo la voce di Francia e Germania oggi, si lavora in un’unica direzione. La Confindustria lavora su una strategia a 20-30 anni, smantellando la burocrazia che, come emerge dalla crisi, è freno non solo allo sviluppo ma alla sopravvivenza”.
Alessandro Muscio, docente dell’Unifg di ingegneria dei sistemi logistici per l’ agro-alimentare: “Logistica è la voce di costo più importante per l’agricoltura, la Puglia stenta a trasformare il prodotto agricolo in alimentare, unico settore manifatturiero cresciuto anche nel periodo di crisi 2007-2008. Dobbiamo chiudere le filiere e trasformare il grano in pasta”.
Federoco Pirro, componente della struttura tecnica di missione del ministero Infrastrutture e Trasporti- ha evidenziato i punti di forza di questo territorio “cerniera fra aree diverse, prima produttrice di grano duro in Italia, con 12 multinazionali localizzate per l’eolico e che sarà valorizzata nella Zes interregionale anche sul versante ionico. Foggia si deve giocare una centralità non solo nazionale ma mediterranea, il porto di Manfredonia sarà valorizzata come scalo. Vieste fa il più alto numero di turisti in Puglia con più di 2 milioni di presenze e può diventare la capitale del turismo dopo Venezia e la costiera romagnola”. La sua proposta agli intervenuti: “Creare una task force di competenze fra Università, partenariato sociale, istituzioni, banche, consorzio Asi, Autorità aeroportuale per obiettivi a medio e lungo termine e per passare dalla fase di enunciazioni a quella delle realizzazioni”. A proposito del turismo, Limone ha ricordato i due corsi di studio, in Beni culturali e in Lingue, “riprogettati per il turismo e per un personale di qualità che lavori nel settore”. La riflessione è tornata sul decreto rilancio e se si intraveda in esso, ci si chiedeva, una politica industriale. Il discorso si è spostato naturalmente sull’ex Ilva e sulla “ripresa del dossier”, necessaria, perché l’acciaio di Taranto è quello del nostro paese.
Ospite il ministro Teresa Bellanova che ha tenuto un lungo discorso sui temi della filiera, agricoltura, correlazione fra qualità, sicurezza, costi. “Oggi più che mai, nel ruolo strategico dell’agroalimentare, c’è bisogno di giustizia sociale e di legalità”. Ha annunciato che, appena sarà possibile, tornerà a Foggia con il ministro Lamorgese per parlare di regolarizzazione degli invisibili “e riprendere in presenza i punti di cui si è parlato oggi: Foggia ne ha bisogna per la qualità del suo presente e del suo futuro”. Un appuntamento che era in agenda prima del lockdown.