STATOQUOTIDIANO.IT, Foggia 20 luglio 2021. “Strade in dissesto, l’Alta velocità ferroviaria è un sogno, mancano asili nido, ospedali in via di smantellamento, c’è carenza di personale nella PA. Addirittura ci sono comuni privi di illuminazione”.
“Palermo ha esaurito i posti per le sepolture ma non può acquistare nuovi terreni. Non è un bollettino di guerra, ma la situazione attualmente vigente nei comuni del sud. Il Pnrr avrebbe dovuto dirimere il divario Nord-Sud, ma del 68% delle risorse previste vogliono darci solo il 10%”
La nota è del M 24 agosto. Alla manifestazione che si terrà domani in piazza Montecitorio sull’equità territoriale e per vigilare sulla corretta assegnazione dei fondi del Pnrr- l’hashtag è #sudchiamaitalia– ci saranno i senatori Saverio De Bonis e Gregorio De Falco, il Movimento 24 Agosto per l’Equità territoriale, i Liberi Agricoltori di Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Sicilia e Sardegna, dalle 15 davanti a Montecitorio, “anche per sventare i progetti di autonomia differenziata su cui spinge una parte del governo e perché sia affermato lo stesso principio di equità anche nell’attuazione della Pac, la politica agricola comune”
La rete dei sindaci Recovery sud evidenzia: “La quota di fondi destinata al Mezzogiorno, distribuita in Italia in netta difformità rispetto ai criteri europei, che ritenevano più meritevoli di sostegno le regioni ad alto tasso di disoccupazione e a basso Pil pro capite, potrebbe ora ridursi al lumicino. La ragione è semplice: i fondi destinati ai territori saranno assegnati attraverso bandi che i Comuni meridionali – decimati nel personale, spesso colpiti dal dissesto e privati di risorse grazie al sistema della spesa storica introdotto dal federalismo fiscale – con difficoltà riusciranno a intercettare”.
“Il ministro Carfagna ha annunciato che la quota destinata al Sud sarà blindata con una norma ad hoc, ma al momento è solo un annuncio e abbiamo subito troppi artifici e ritardi sulla nostra pelle (spesa storica, Lep, definanziamento di opere, riproposizione come nuove di altre opere già finanziate, ecc) per poter fidarci anche della più sincera delle promesse”.
Segue l’invito a essere presenti “per evitare che un governo a trazione nordista possa vanificare ciò che chiede l’Unione Europea, ovvero che dalla pandemia si risollevi l’intera Italia, e non solo una parte, e che si riducano drasticamente le condizioni di disuguaglianza in cui versa l’Italia da un secolo e mezzo”.
Sul tema è intervenuto il governatore della Puglia Michele Emiliano:“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza deve tener fede agli obiettivi di coesione indicati dall’Unione Europea e individuare con chiarezza gli obiettivi territoriali. Per questo condivido le ragioni di chi mercoledì andrà in piazza a Roma a manifestare per chiedere equità tra Nord e Sud e chiedo ai Presidenti delle regioni del Sud di riprendere il percorso già avviato un anno fa per fare fronte comune insieme ai Sindaci meridionali e difendere insieme lo spirito del Recovery Fund”.