Statoquotidiano.it, Foggia, 14 agosto 2021. Pasquale Cataneo, referente Circolo Tavoliere Monti Dauni di Foggia e Componente Direttivo e Segreteria nazionale M24A-ET, esprime forti perplessità in merito al “rinnovato” programma del M5S. I dubbi riguardano una rinnovata sintonia col modello “nordista” da parte di Giuseppe Conte, che avrebbe deciso di prestare maggiori attenzioni al settentrione. L’analisi critica viene effettuata tramite una nota inviata oggi a Statoquotidiano.it dal responsabile foggiano del M24A-ET.
M5S, un rinnovato programma dal titolo: Prima il Nord!
Dopo la lettera odierna di Conte si (ri)costituisce un duo insieme, da circa tre anni e mezzo (con liti e una pausa), al Governo del Paese.
Esimio Presidente Conte,
con la sua lettera di ieri al Corriere della Sera, nella nuova veste di leader del M5S, al di là della citazione del tema di Equità Territoriale principio statutario e valore fondante di un altro Movimento culturale e politico, il Movimento 24 Agosto ispirato e fondato dallo scrittore meridionalista Pino Aprile, ha di fatto realizzato un’improvvisa virata, sia politica che programmatica, di ben 180 gradi proponendo addirittura una legge speciale per Milano.
In primo luogo, nell’inversione a u, pone come prioritaria una sedicente questione settentrionale che riguarda Milano e una parte del Nord, che hanno dati di PIL procapite, tasso di disoccupazione, indici di infrastrutture fisiche (trasporti, energia, digitali, idriche, telecomunicazioni, ecc.), e socio-sanitarie, scolastiche, universitarie e di ricerca TUTTI con numeri nettamente superiori, in molti casi, doppi e tripli rispetto a quelli del Mezzogiorno e anche rispetto alla media europea.
In secondo luogo pone l’obiettivo di rilanciare la crescita e lo sviluppo del Paese RIPARTENDO da Milano come città motore della Locomotiva del Nord che, da oltre 20 anni, ha fagocitato risorse pubbliche sottratte al Sud e prodotto scarsa crescita del PIL nazionale.
Magari non ha letto prima ciò che i media, in particolare l’AGI ha pubblicato l’altro ieri un articolo, a firma di Giandomenico Serrao, in cui viene analizzato un rapporto di BANKITALIA, di cui allego il link per la consultazione in cui si (ri)afferma NUOVAMENTE che: “Per crescere l’Italia deve ridurre il divario tra Nord e Sud”. L’Unione Europea, la SVIMEZ, l’Eurispes, il M24A-Equità Territoriale lo hanno, reiteratamente, già fatto. Quindi l’indirizzo di Bankitalia è, l’ennesimo, in antitesi con le sue odierne dichiarazioni.
Quindi Lei, in pratica, abiura ciò che ha contribuito a determinare nei documenti, tra Commissione e Stati membri, quando sono stati fissati, per ripartire le risorse del Next Generation EU, i criteri di: popolazione, inverso del PIL procapite e tasso di disoccupazione. Non solo. Pone come secondaria la vera occasione di rilancio di questo Paese: l’eliminazione delle disuguaglianze e i divari socio-economici e infrastrutturali tra Sud e Nord cioè la cd. questione meridionale che ha contribuito, con i suoi dati fortemente al di sotto della media europea, a far destinare all’Italia circa il 27% delle risorse totali del Piano straordinario. Nonostante siano noti, credo anche a Lei, gli effetti differenziati in Italia dell’interdipendenza economica a seconda che gli investimenti si facciano nel Mezzogiorno (per 100 euro investiti 41 “ribalzano” al Nord per forniture di beni e servizi) o nel resto del Paese (per 100 euro investiti SOLO circa 5 euro “ribalzano” al Sud!).
Nonostante la stessa UE indichi come prioritaria la riduzione dei divari territoriali, oltre a quelli di genere e generazionali, tutti fortemente accentuati nel Mezzogiorno e nonostante la nota ricevuta a ottobre 2019 dal Direttore generale Politiche regionali UE Marc Lemaitre con la quale si chiedevano più investimenti pubblici al Sud Lei ieri, invece, in sintesi estrema pone come prioritaria una sedicente “questione settentrionale” affermando che “il nuovo Movimento guarderà al Nord come non ha fatto a sufficienza fino ad ora.
Perché la locomotiva del Paese deve ripartire più forte di prima trainando così tutto il Paese e rendendo possibile anche lo sviluppo del Sud.” La virata di visione politica a 180 gradi è compiuta. Ma è sbagliata la scelta ed anche la locomotiva. L’immagine, dopo ieri, invece è quella giusta. Con stima di molto mutata in peius purtroppo, dopo la sua lettera di ieri, la saluto.
*Referente Circolo Tavoliere Monti Dauni di Foggia e Componente Direttivo e Segreteria nazionale M24A-ET.