Manfredonia (Foggia), 14/08/2021 – (corrieremezzogiorno) Tutto esaurito.
Il Ferragosto pugliese quest’anno si preannuncia col botto e con un convitato di pietra, il Covid-19, che suggerisce prudenza e induce istituzioni e forze dell’ordine a rafforzare i controlli, soprattutto nelle aree più a rischio: spiagge, pinete, persino aree protette che potrebbero essere prese d’assalto, come già avvenuto a Gallipoli, per picnic fuori porta e pericolosi campeggi improvvisati dai turisti.
Il Corriere ha documentato nei giorni scorsi come le pinete a ridosso di Rivabella e Punta Pizzo, alcune delle località più gettonate del litorale salentino, siano ridotte a discariche da accampamenti abusivi. Terra di nessuno, dove i controlli latitano, nonostante il rischio elevato di incendi e in barba a ordinanze e divieti.
Il prefetto di Bari, Antonella Bellomo annuncia una stretta sui controlli e sanzioni per «chi non rispetta le regole. Ci sarà -spiega – una attenzione particolare ai luoghi turistici e agli itinerari che portano nelle località. C’è un piano anche per le emergenze di traffico sulle strade e lungo i litorali abbiamo incrementato il personale delle forze dell’ordine preposto ai controlli, oltre al coordinamento con le polizie locali».
La denuncia di Legambiente
A lanciare l’allarme è Legambiente Puglia. «Le spiagge vengono assalite letteralmente – spiega il presidente Ruggero Ronzulli – e temiamo che a Ferragosto possano ripetersi episodi come quelli di Gallipoli o Barletta, dove addirittura sono stati abbandonati sulla spiaggia dopo il bivacco carrelli rubati ai supermercati, e sono state divelte le palafitte per delimitare le aree di nidificazione dei fratini e utilizzate per i falò.». A rischio anche le aree protette. «È vero che queste sono più controllate – rileva Ronzulli – ma non sono esenti da rischi. Anche di incendi, come abbiamo visto a Porto Badisco ad Otranto».
Dal Gargano al Salento non c’è più una stanza, un trullo, un sottano libero. E non solo sul mare. Anche l’interno, a partire dalla Murgia, non offre più neanche uno strapuntino. A farla da padrone è certamente il turista italiano, ma per i vicoli e le spiagge pugliesi si sentirà parlare anche francese, tedesco, olandese, polacco e scandinavo. Pochi gli inglesi. A confermare il sold out sono le associazioni di categoria, da Federalberghi a Federturismo-Confindustria Puglia. Ma anche i dati passeggeri di Aeroporti di Puglia rilevano un trend positivo che avvicina il 2021 al boom del 2019, con un incremento del traffico di linea nazionale di circa il 6% , pur in presenza di una flessione del traffico aereo generale. (corrieremezzogiorno)