Nota della consigliera regionale PD, Lucia Parchitelli
“Con la conversione in Legge del decreto 176/2022 ‘Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica (Aiuti – quater)’, il Governo Meloni ha aperto a nuovi progetti di trivellazione offshore, in particolare alla ricerca di gas e petrolio. Ciò significa che anche nel nostro Mare si potranno realizzare nuovi pozzi di estrazione d’idrocarburi gassosi (nelle 9-12 miglia nautiche), oggi vietati dal Testo Unico Ambientale, in contrasto alla tanto auspicata transizione ecologica che prevende il passaggio alle fonti rinnovabili e per la quale, oltretutto, il nostro Governo ha ricevuto sostegni per 209 miliardi di euro.
Per questo motivo, nella mattinata di oggi, in V Commissione Ambiente è stata discussa una mia richiesta di Audizione alla presenza dell’assessore Anna Grazia Maraschio, e con l’importante contributo dei prof.ri Ferdinando Boero e Vito Uricchio, al fine di poter approfondire gli eventuali impatti sul territorio regionale delle attività di trivellazione e più in generale dell’intero Decreto.
Tale decisione del Governo nazionale sorprende sicuramente in termini ambientali, ma non solo. Secondo il Ministero della Transizione Ecologica, infatti, nei Mari italiani al 31 dicembre 2021 erano stimati circa 18.000 milioni standard di metri cubi di gas e altri 14.500 erano considerati probabili, per un totale di riserva di gas naturale di 32.500 milioni standard di metri cubi. Facendo riferimento ai consumi lordi dei primi 11 mesi del 2022, pari a circa 61.167 milioni standard di metri cubi, si può ricavare in modo abbastanza semplice che in meno di un anno abbiamo consumato il doppio della quantità di gas di tutta la produzione stimata certa e probabile d’idrocarburi gassosi presenti nei fondali marini italiani.
Siamo una Regione a forte interesse turistico, ma anche innovativa nel puntare a essere hub energetico e hydrogen valley, non possiamo accettare l’imposizione di trivellazioni indiscriminate che non portano nessuna soluzione alla crisi energetica che stiamo vivendo in questi mesi.
La Regione Puglia, come sempre fatto, farà sentire la sua voce a difesa dei nostri Mari, così fortemente minacciati dalle trivelle. Visto l’interesse dimostrato da tutti i colleghi presenti in Aula, il presidente Paolo Campo, che ringrazio, si è reso disponibile a convocare già nella prossima settimana una Commissione monotematica sul tema. Il Mar Ionio e il Mare Adriatico, collegati dal canale d’Otranto, sono una risorsa per tutta la nostra Comunità e hanno un ruolo cruciale nel funzionamento del Mare Mediterraneo. I rischi dovuti alla ricerca e allo sfruttamento degli idrocarburi sono molto alti per l’intero ecosistema marino, ma anche per l’economia delle tante Comunità pugliesi che vivono di pesca”./