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Manfredonia, bonifica discariche: sul luogo Introna, le vasche da ‘caratterizzare’

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
1 Marzo 2010
Manfredonia //

Ex Enichem - image Stato 2009
Ex Enichem - image Stato 2009
Manfredonia – A poco più di 20 giorni dalle prossime amministrative continuano le inaugurazioni-cantierizzazioni delle varie opere, e lavori, da tempo “immolati” per cause di natura giudiziaria-amministrative ed istituzionale. “La travagliata storia della bonifica delle discariche di rifiuti solidi urbani Pariti uno e Conte di Troia di Manfredonia” sarebbe infatti arrivata al suo “epilogo positivo”. Oggi sarà inaugurato, dopo un sopralluogo stabilito per le 13, il cantiere per le esecuzione delle opere di messa in sicurezza permanente delle discariche site nei pressi dell’area industriale di Coppa del vento a monte della statale per Foggia. All’ evento fissato presenzierà, assieme ai responsabili del Servizio ciclo dei rifiuti e bonifiche della Regione Puglia, l’assessore regionale all’ecologia e tutela dell’ambiente Onofrio Introna, il sindaco di Manfredonia Paolo Campo con l’assessore all’ambiente Salvatore Zingariello, i tecnici e l’impresa che dovrà eseguire i lavori. L’impegno di spesa previsto come da progetto esecutivo redatto dalla società pubblica “Sviluppo Italia Aree Produttive” su mandato del Commissario delegato – Presidente della Regione Puglia, è di 82 milioni di euro di cui circa 41 milioni messi a disposizione dalla Regione Puglia.

IL SOPRALLUOGO alle discariche sarà preceduto da un incontro di lavoro presso il Palazzo comunale di Manfredonia. “Esultiamo per l’avvio di un’opera – ha commentato il sindaco Paolo Campo – la cui importanza va al di là dello stesso intervento di per sé notevolissimo, per investire ambiti di cultura ambientale che a Manfredonia ha fatto passi da gigante. Oggi Manfredonia si affranca da un peso ed anche da una fama poco gratificante – ha ricordato – quella cioè di essere stata etichettata come sito inquinato di interesse nazionale, per aver abbinato quelle discariche al sito industriale Enichem di Macchia. Un accorgimento che ci ha consentito però di ottenere il risultato odierno, quello di avere quelle discariche RSU, se non le uniche fra le pochissime in Puglia, completamente bonificate, il territorio restituito alla sua integrità ambientale”. Una accelerata alle procedure tecnico-burocratiche per gli interventi di bonifica, è arrivata dalla Corte di giustizia della Comunità europea che nel novembre 2008 condannava lo Stato italiano a severe sanzioni per il mancato completamento delle bonifiche delle discariche di rifiuti urbani. Una disposizione sospesa per l’impegno dello Stato italiano di sanare la situazione entro il 2010. Per le consequenziali azioni, nel giugno del 2009 il Presidente del Consiglio dei ministri nominava il Presidente della Regione Puglia, Commissario delegato per lo svolgimento delle attività di bonifica di quelle discariche nell’ambito del sito di interesse nazionale di Manfredonia. Il primo atto è stato quello di reperire i finanziamenti necessari impegnati sui fondi P.O. FESR Puglia 2007-2013 e sui FAS Puglia e di attivare il Servizio ciclo dei rifiuti e bonifiche per gli adempimenti tecnici di competenza. Lunedì l’inizio dei lavori.

I PRECEDENTI : Come comunicato dallo stesso assessore all’Ecologia pugliese, Onofrio Introna, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Mediterre sono dunque prossimi alla partenza i lavori di bonifica relativi alle “due vecchie discariche” di Manfredonia. Nel particolare l’opera fa riferimento “ad un contratto per la bonifica integrata dell’area, di un intervento di messa in sicurezza permanente con la realizzazione di uno strato superiore che garantisce l’impermeabilizzazione’ della superficie delle discariche e ‘di una fitta rete di paratie laterali’“. Valutata attorno ad una cifra di 25 milioni di euro il costo dell’intera operazione, affidata ad una ditta di Manfredonia.

LE DICHIARAZIONI DI INTRONA: “Dopo la Fibronit continuano gli interventi per la bonifica dei siti di interesse nazionale. L’avvio del cantiere – aggiunge – è un evento di grande rilevanza perché consentirà alla Regione di bloccare una procedura di infrazione della Commissione europea e risparmiare così almeno 100 milioni di euro”. Per una zona di 7 ettari – spiega l’assessore regionale – “il progetto costerà 70 milioni di euro per 346 giorni lavorativi: dieci milioni a carico dello Stato sul fondo del Commissario delegato per la bonifica e per il resto risorse della Regione Puglia”. “Vogliamo risanare tutte le ferite inferte al territorio – ha continuato Introna – in una zona ai piedi del Gargano che è molto importante dal punto di vista turistico. Con questa bonifica, inoltre, metteremo al sicuro la falda da eventuali infiltrazioni di sostanze nocive”.

L'assessore Introna (image by Egidio Magnani)
L'assessore Introna (image by Egidio Magnani)
LE DUE DISCARICHE – LO STATO D’EMERGENZA DEL GOVERNO – Lo scorso 9 dicembre si era data notizia dello ‘Stato di emergenza’ dichiarato dal Governo anche per la discarica pubblica di Manfredonia Pariti 1-liquami: l’esito dopo l’ultima seduta del Consiglio dei Ministri del 17 dicembre. Lo ‘Stato d’emergenza’ del Governo era stato già dichiarato (comunicato Consiglio dei Ministri n.50 del 15 maggio 2009 ) per le attività di bonifica nei siti Pariti 1- rifiuti solidi urbani e Conte di Troia di Manfredonia. Con il provvedimento furono stanziati nuovi fondi per i lavori di bonifica e messa in sicurezza delle due discariche, quantità dei fondi che sarà stabilita in base alle operazioni di smaltimento delle quantità di biogas (miscela di vari tipi di gas, per la maggior parte metano, dal 50 al 80%, prodotto dalla fermentazione batterica in anaerobosi, assenza di ossigeno, dei residui organici provenienti da rifiuti, vegetali in decomposizione, carcasse in putrescenza, liquami zootecnici o di fognatura) rilevata nell’area. Il candidato sindaco Stefano Pecorella, già nell’ultima Conferenza di Servizi svoltasi a Roma, al Ministero dell’Ambiente, si era interessato al problema, anche alla luce “dell’ampliamento delle indagini sui siti di discarica di Rifiuti Solidi Urbani Pariti 1 e Conte Troia“. Le indagini avevano infatti portato alla scoperta “della formazione di pericolose quantità di biogas nei siti”, sostanze che, grazie ai fondi stanzianti con il decreto del Governo, potranno ora essere bonificate. Andranno dunque stabilite le metodologie di smaltimento delle quantità di biogas rilevate nell’area, se tramite un recupero/riutilizzo (con relativo stanziamento dei fondi) o tramite una eliminazione diretta (con un differente stanziamento di contributi da parte dello Stato). Fissato anche il termine delle operazioni di bonifica delle due discariche, che dovranno essere ultimate entro il 31 maggio 2010. Si ricorda che già nella seduta di Giunta regionale dello scorso 4 dicembre, la Regione Puglia aveva stabilito, o meglio “individuato”, l’intervento di bonifica nelle due discariche di Manfredonia quale “prioritario”, dunque determinante, nell’ambito della riprogrammazione delle risorse liberate, generate dall’attuazione del Por-Fers 2000-2006, con particolare riferimento a quelle generate in fase di attuazione delle misure 1.1 e 1.8, “Interventi di adeguamento e completamento degli schemi idrici, delle relative reti infrastrutturali” (1.1) e “Miglioramento del sistema di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati” (1.8)

QUALCHE RIFERIMENTO PASSATO: L’INQUINAMENTO DELLA FALDA ACQUIFERA – Il sito di interesse nazionale di Manfredonia era stato già oggetto di una attività di progettazione esecutiva per la bonifica delle discariche pubbliche Pariti 1 – r.s.u. e Conte di Troia, con impegno di spesa già nel 2007, con una gara pubblicata per la sicurezza della falda nelle discariche relative, una gara per le indagini integrative sulle stesse discariche e per la messa in sicurezza della falda (per falda acquifera o falda idrica, s’intende l’acqua che circola nel sottosuolo). Nel maggio 2008 l’approvazione, nel corso di una seduta della Giunta regionale, della delibera dell’Assessorato al Bilancio e Programmazione con la quale, in sinergia con l’Assessorato all’Ecologia, si era riconosciuto il Secondo Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro fra Regione, Ministero dell’Economia e Ministero dell’Ambiente del 27 giugno 2006 (autorizzando le variazioni in aumento del bilancio di previsione 2008 delle risorse vincolate disponibili di 52.400.000 euro, cui si sono aggiungono altri 3.500.000 di fondi POR) , con l’attestazione di un complesso di 7 interventi di bonifica, fra i quali anche la messa in sicurezza e bonifica del I stralcio delle discariche di Pariti 1, Pariti 2 e Conte di Troia di Manfredonia per 25 milioni di euro, oltre alla Bonifica della ex SAIBI di Margherita di Savoia per 8.000.000 di euro, così confermando la volontà del Governo Vendola di operare per il disinquinamento del territorio regionale”.

L’EVACUAZIONE TOTALE DEI RIFIUTI – Già a fine agosto 2009 era stata data la notizia della prossima l’evacuazione “totale” di tutti i rifiuti prodotti dallo scoppio del 1976 nel sito ex Enichem di Macchia, mentre entro l’anno è stato previsto il completamento “delle operazioni nelle altre isole”. Il dato emerse dopo una Conferenza di servizi convocata dal Ministero dell’ambiente con all’ordine del giorno lo stato degli interventi di bonifica dei siti ex Enichem ora Syndial in località Macchia di Monte Sant’Angelo e le discariche di rifiuti urbani Pariti 1 e Conte di Troia di Manfredonia, Siti sui quali grava una procedura di infrazione della Comunità Europea. “Dopo circa dieci anni nel sito industriale di Macchia non ci sarà più nessun rifiuto prodotto dallo stabilimento chimico Anic poi Enichem”, commentò Gino Lauriola, ex lavoratore di quella fabbrica nonché impegnato sindacalista responsabile della segreteria territoriale Cgil. Di tale accelerazione dovrebbe beneficiare anche la famigerata Isola 14 nella quale sono stati depositati tutti i rifiuti provenienti dalla esplosione della colonna di lavaggio dell’impianto di urea avvenuto nel 1976: dovrebbe infatti essere liberata da tutti i residui di arsenico, entro la fine del 2009. Non meno decisivo è l’impegno del Ministero di sbloccare le situazioni delle Isole 9, 5 e 14. Nella prima i lavori in corso di demolizione della Centrale termica saranno terminati entro l’anno. Per le seconde, tuttora sottoposte a sequestro da parte della Magistratura, sono da demolire le due Torri di Priling e alcuni manufatti residui degli impianti di ammoniaca eD urea smontati sono ormai due anni. Discorso a parte è quello relativo al completamento della bonifica della falda: l’impegno assunto dal Ministero è quello di proseguirla e portarla a termine entro i previsti prossimi cinque anni. Per quanto riguarda le discariche Pariti 1 e Conte di Troia è stato necessario apportare una variante al progetto di bonifica già avviata “in quanto – come ha spiegato l’assessore Zingariello – nel corso dei lavori si è dovuto riperimetrare l’area interessata per cui è in corso la emissione del relativo decreto”. In ogni caso il cronoprogramma dei lavori per i quali la Regione ha stanziato circa otto milioni di euro, non subirà sostanziali variazioni. Le date stabilite furono: per la discarica liquami il dicembre del 2009, per quella dei rifiuti solidi l’agosto 2010. Fra le possibili soluzioni per la demolizion delle due torri di Priling si è parlato addirittura dell’utilizzo di bombe dinamite.

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