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Il business “selvaggio” delle rinnovabili in Puglia

AUTORE:
Agostino del Vecchio
PUBBLICATO IL:
1 Aprile 2010
Editoriali //

Eolico-territorio
Eolico-territorio
Manfredonia – “SEMBRA assurdo ma una tecnologia utile e da favorire come l’energia fotovoltaica, assecondata da leggi regionali deregolanti e carenti di indicazioni come è il P.E.A.R. varato dalla Regione Puglia, ha dato il via ad una forsennata corsa verso attività speculative a discapito dell’agricoltura e dell’allevamento locali, distruggendo tragicamente flora, fauna e paesaggio, ma questo è quanto sta succedendo in molti paesi del leccese”. Con queste parole si esprimeva la Associazione Culturale “Nuova Messapia” in merito al diffusione della costruzione del parco fotovoltaico definito “selvaggio”tra gli uliveti a Soleto in Salento.

Come noto da tempo, la diffusione incalzante di impianti di energie rinnovabili in tutto il territorio pugliese sta creando una serie di problematiche per i cittadini che vivono nelle zone delle nuova “El Dorado”, così come è stato definito il nuovo business legato alle energie alternative in Puglia. In primo luogo, sia gli impianti di pale eoliche che i parchi con decine di celle fotovoltaiche, uno di quali a ridosso della autostrada A 14 tra Foggia e San Severo, cambiamo la visione del paesaggio, aspetto particolarmente importante per un territorio con spiccate aspirazioni turistico (si spera) anche internazionali. Nel caso dell’eolico si tratta di costruire torri metalliche la cui altezza può raggiungere i 100 metri, distanziate tra loro di 200 -300 metri. Dal punto di vista dell’efficienza energetica sappiamo come gli aerogeneratori necessitano di condizioni di vento particolari, non facilmente riscontrabili e che comunque vanno appositamente monitorati dovendo avere, per un accettabile funzionamento in termini di energia prodotta, una ventosità media, all’altezza delle pale, di almeno 5 metri al secondo per almeno 300 giorni l’anno. Condizioni del genere inoltre sono spesso più facilmente riscontrabili in siti collocati oltre i 1000 m di altezza o in mare aperto. E’ il caso Ischitella, sul Gargano, dove si è a lungo dibattuto sull’apertura di un nuovo parco eolico che sarebbe stato posto a pochi metri dalla spiaggia. Negli ultimi giorni voci di corridoio parlano di un nuovo parco eolico nel tratto di mare che va da Foce Fortore a Torre Mileto. Nel territorio dei “cinque Reali Siti”(Carapelle, Ortanova, Stornara, Stornarella, Ordona), inoltre, la Alerion Spa, negli ultimi mesi, sta provvedendo a montare qualcosa come 400 pale eoliche. Alcune di queste sono state edificate, così come segnalato in precedenza anche dal TGR, in mezzo ad alcune ville romane dell’antica Herdonia.

NIENTE TAGLI ALLA BOLLETTA Un aspetto sul quale si è molto discusso è l’assoluta mancanza di sgravi nella bolletta della luce per i cittadini che si trovano nei siti delle energia alternative. Di fatto la Puglia esporta il 90 % dell’energia prodotta nelle altre regioni e una frazione consistenze di essa si disperde nel percorso. Di conseguenza, il cittadino pugliese avrebbe il diritto a non pagare affatto l’energia prodotto nel proprio territorio. Diversamente il business della green economy rischia di essere di appannaggio solo di alcuni compagnie. “Mantenendo fede a quanto anticipato nelle scorse settimane e confermando le proprie linee strategiche di sviluppo e gli obiettivi del piano industriale, Green Electric ha proceduto, in data odierna, all’acquisizione della piena titolarità (100%) di alcuni progetti di impianti di produzione di energia elettrica da fonte eolica in fase di sviluppo nella provincia di Foggia per una potenza complessiva stimata in circa 150 MW, i progetti si trovano tutti nella fase valutativa da parte degli organi tecnici della Regione Puglia.”(Roma, 25/03/2010 informazione.it-comunicati stampa). Previa perizia tecnica valutativa da parte dell’advisor incaricato, il corrispettivo pattuito per l’acquisizione di tale portafoglio è stato pari a 500.000 euro, interamente versati in fase di stipula del contratto definitivo di cessione di quote societarie, avvenuta in data 25 marzo 2010.

L’Amministratore della Green Electric (Antonio Scolletta) a margine della conclusione dell’operazione di acquisizione ha commentato: “Con questa prima importante operazione GE dimostra la volontà di operare con serietà e professionalità nel mondo delle energie verdi e soprattutto di avere idee chiare e tempestività di intervento, infatti a distanza di poche settimane dall’entrata della società sul mercato delle rinnovabili, GE ha concluso questo rilevante accordo e costituito i prodromi per altre pari iniziative che saranno perfezionate nei prossimi giorni. L’operazione odierna ha consentito di raggiungere già il 60% dell’obiettivo dichiarato quale portafoglio di progetti eolici in sviluppo per l’anno in corso, ovvero i 250 MW totali”.

CONCLUSIONI L’Unione europea ha puntato molto sulla produzione di energia da fonti rinnovabili con incentivi pari a 4,8 miliardi di euro per arrivare nel 2020 a produrre il 20% dell’energia totale che si consuma rispetto all’ 8,5% attuale. Una volta che tali incentivi cesseranno sarà interessante verificare quali saranno i reali vantaggi per i cittadini “colonizzati” dalle ditte costruttrici di impianti (molte delle quali sono estere) per “un’energia più pulita e conveniente per tutti”.

2 commenti su "Il business “selvaggio” delle rinnovabili in Puglia"

  1. Quella delle pale eoliche è pura follia. Il sud, come al solito , è sfruttato e privato dell’unica cosa che gli era rimasta: il paesaggio. Le torri eoliche, assenti al nord italia, permettono di incassare miliardi di euro di incentivi per gli industriali del nord che le vengono ad installare al sud, raccontandoci la favoletta dell’energia pulita.

  2. e l’alternativa sarebbe? una bella centrale nucleare….o magari se vogliamo restare sul classico una a carbone che fa tanto Dickens…per quale motivo l’imprenditore che investe nelle rinnovabili non dovrebbe cercare il profitto(avranno mica fatto voto di povertà come i francescani)?direi che il fatto di non inquinare per produrre energia è comunque un buon inizio…..se poi la si risparmiasse…..

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