“L’Amministrazione Comunale di Foggia e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio non devono autorizzare alcuna costruzione all’interno dei Campi Diomedei, che sono protetti da tre vincoli di inedificabilità assoluta imposti dal Ministero per i Beni Culturali a seguito di una sentenza del Tar Puglia.” Questo è l’appello lanciato dalle associazioni ambientaliste di Foggia, Wwf Foggia e Università Verde di Capitanata, contro la proposta di installare un’opera artistica di Felice Limosani nel parco urbano. Le associazioni suggeriscono che l’installazione delle “due torri con i cuori pulsanti in cima” possa essere realizzata in altre aree non vincolate della città. Secondo loro, l’attenzione del Comune dovrebbe concentrarsi su interventi urgenti per migliorare e valorizzare l’area, prevenendo il degrado prima della fine dei lavori.
Il Parco è nato grazie ai preziosi reperti archeologici del VI-V millennio a.C. trovati nell’area dell’ex ippodromo nel marzo 1998, durante una campagna di scavi condotta da Anna Maria Tunzi e finanziata dai cittadini e ambientalisti senza il supporto delle amministrazioni pubbliche, un caso unico in Europa. Gli scavi del 2005, finanziati dal Comune, hanno portato alla luce altri reperti significativi, come lo scheletro del più antico uomo della Daunia (denominato Siro) con un corredo funerario, testimoni di un villaggio neolitico raro nel mondo.
La dottoressa Tunzi ha affermato che tutta l’area potrebbe essere parte di un grande abitato trincerato neolitico, confermato anche dagli scavi nella Villa Comunale. Tuttavia, quest’area di 22 ettari è stata spesso oggetto di speculazioni immobiliari. Le associazioni ricordano le battaglie condotte da vari attivisti e cittadini per difendere e valorizzare l’area, culminate in un ricorso al Tar e interventi presso il Ministero per i Beni Culturali che hanno portato all’imposizione dei tre vincoli di inedificabilità.
Nonostante il concorso internazionale di idee per la realizzazione del Parco Urbano Archeologico dei Campi Diomedei nel 2008, molte zone dell’area sono ancora inaccessibili per la lentezza dei lavori. Le associazioni sottolineano l’importanza di rendere fruibile il comparto archeologico, fondamentale per il parco.
Il progetto vincitore del concorso prevede l’integrazione tra i Campi Diomedei e la Villa Comunale, ma questo obiettivo non è ancora stato raggiunto. Gli scavi nella Villa Comunale sono in uno stato di degrado, nonostante i reperti eccezionali trovati.
Le associazioni propongono all’Amministrazione Comunale di Foggia di cercare nuove risorse a livello regionale e nazionale per valorizzare i territori con caratteristiche artistico-culturali, migliorare lo stato degli scavi nella Villa Comunale, creare zone d’ombra nei Campi Diomedei e garantire la sicurezza con un servizio di vigilanza e un’illuminazione adeguata.
“Valorizzare l’area ex Ippodromo in questo modo rappresenterebbe un’opportunità unica per offrire a Foggia un’eccellenza europea, grazie alla combinazione di elementi ambientali, vegetazionali, storici, artistici e archeologici. Al contrario, quest’area perderebbe tutta la sua specificità”, concludono le associazioni.
Lo riporta Foggiatoday.it