Un gruppo criminale senza scrupoli, pronto a tutto pur di fare soldi, è stato smantellato grazie a un’operazione dei carabinieri. Il colonnello Massimiliano Galasso, comandante provinciale dei carabinieri di Barletta-Andria-Trani, ha descritto il gruppo come “spregiudicato e disposto a qualsiasi cosa, persino a fingersi pescatori, per massimizzare i guadagni”. L’operazione, coordinata dalla Procura di Trani, ha portato all’arresto di 13 persone tra Bisceglie e la Lombardia, molte delle quali con precedenti penali.
Quattro persone sono state incarcerate: Diego Lorusso, 35 anni, residente in provincia di Monza e Brianza; Pietro Vallisa, 44 anni, di Bisceglie; Francesco Sgroni, 58 anni, di Bisceglie; e Adamo Zingarelli, di Bisceglie. Altre nove persone sono state poste agli arresti domiciliari, tra cui Antonietta Catanzaro, 45 anni, di Bisceglie, e Sanita Karahasanovic, 32 anni, di origini bosniache, che, secondo il tenente Alessandro Rundo della tenenza dei carabinieri di Bisceglie, erano utili a eludere i controlli.
Gli indagati utilizzavano piccole imbarcazioni per trasportare sigarette di contrabbando e droga, nascondendo i prodotti illeciti sotto il carico di pesce. “Cernia” e “orata” erano termini in codice per indicare i tabacchi, che provenivano principalmente dalla rotta balcanica. La droga, invece, arrivava da Torino per essere distribuita a Bisceglie e nei comuni vicini.
Il giro d’affari generava entrate tra i 5.000 e i 10.000 euro al giorno. Durante le indagini, iniziate nel giugno di due anni fa e concluse lo scorso febbraio, i carabinieri hanno sequestrato oltre una tonnellata di sigarette di contrabbando, del valore di oltre tre milioni di euro. Gli indagati tentarono persino di recuperare la merce con una rapina a mano armata un mese e mezzo dopo il sequestro, evidenziando la loro sfrontatezza.
Nel corso delle indagini, diversi arresti sono stati effettuati, ma alcuni degli arrestati riuscivano a dare direttive dalla cella, dimostrando che il traffico criminale era prioritario rispetto alle attività ittiche locali. Tuttavia, il colonnello Galasso ha sottolineato che la marineria di Bisceglie non è coinvolta nell’inchiesta.
“L’operazione di oggi rappresenta un passo importante per rassicurare la cittadinanza di Bisceglie, una città rigogliosa e laboriosa che richiede sicurezza”, ha concluso Galasso. “Interrompere questi traffici illeciti milionari contribuisce a migliorare la sicurezza del territorio.”
Lo riporta Ansa.it