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Barba: “Non si riconoscano alla Guzzanti meriti che non ha”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
1 Settembre 2010
Teatro //

Sabina Guzzanti - Draquila
Lecce – “NON è pensabile che la terra salentina, una terra che si è sempre contraddistinta per l’accoglienza e la tolleranza delle sue genti, possa premiare con una manifestazione faziosa e di parte una regista il cui unico merito è quello di aver diretto una pellicola che getta menzogne, discredito e falsità sulla grande storia di efficienza istituzionale con cui il nostro Governo ha reagito al tragico terremoto che ha colpito un anno e mezzo fa la città de L’Aquila e la sua gente”, ha detto in una nota il consigliere regionale PdL, Antonio Barba.

“Tutti nel mondo sono a perfetta conoscenza della grande azione compiuta dal Governo Berlusconi e dal nostro presidente, in maniera particolare, per consentire ai nostri connazionali più sfortunati di poter godere in poco tempo di un tetto fisso e di una dimora – ha detto ancora Barba – Mentre i governi di sinistra e di centrosinistra hanno lasciato per lunghi anni nei container, sotto il gelo e sotto la neve, gli italiani alluvionati e terremotati in Campania, Molise, Veneto, Umbria; in Abruzzo, il nostro esecutivo in un arco temporale di pochi mesi ha costruito nuove città antisismiche ed ha garantito, a chi non ha avuto la fortuna di poter rientrare nella propria abitazione, di trascorrere l’attesa in comodi alberghi”.

Che qualche sciacallo – ha detto Barba – come sempre avviene in tutte le disgrazie, abbia colto l’occasione del terremoto per propri illeciti traffici e smisurati arricchimenti, non significa che si debba contribuire a costruire ad ogni costo inutili cortine di fumo. La critica nei confronti del Governo dovrebbe trovare altre valvole di sfogo che non siano quelle dello strumentale impiego di calunnie finalizzate soltanto alla demolizione dell’avversario politico. Fortunatamente, tutti gli italiani sono perfettamente a conoscenza di come realmente siano andate le cose”.


“La prova provata di ciò sta nei risultati elettorali che hanno premiato, laddove prima era al governo il centrosinistra, nuove maggioranze di centrodestra, a testimonianza della riconoscenza che la gente d’Abruzzo ha avuto per questo Governo e per il suo leader. Sabina Guzzanti potrà fare tutti i film che vuole senza che, però, con il denaro pubblico, gli si debbano riconoscere meriti che non ha e che non potrebbe avere, poiché, quando si distorce la realtà per dimostrare di avere ragione, non si fa mai un buon servizio al Paese e alla collettività, ma si esercita solo e soltanto il proprio ego e la propria vanità”.

Marmo: “Sprechi per l’effimero. In Campania si indaga. Ed in Puglia?” Il consigliere regionale PDL Nino Marmo, vicepresidente del Consiglio regionale, ha detto in una nota: ““La testata ‘Il Mattino’ del 27 agosto scorso riporta la notizia di un’inchiesta giudiziaria di 10milioni di euro di sprechi di fondi UE destinati alla cultura da parte di Bassolino in manifestazioni varie, quali festival et similia. La relazione annuale della Corte dei Conti sull’esercizio finanziario della Regione Puglia del 2008 è una documentata denuncia di analoghi sprechi per l’ammontare di 13 milioni e 616.068, 98 per sostenere manifestazioni in gran parte finalizzate all’auto-promozione del governo regionale e dintorni ed a manifestazioni smaccatamente di parte, con grande goduria di soggetti comunque ‘organici’ al regime. Nell’anno pre-elettorale 2009 tale sperpero si è moltiplicato, mentre sono cadute nel vuoto le nostre pubbliche e documentate denuncie su autentici pozzi senza fondo come, per esempio, ‘Apulia film Commission’ o il ‘Teatro Pubblico Pugliese’, veicoli oscuri di maneggi infiniti in termini sia di clientele, che di risorse finanziarie pubbliche. L’ultima perla è il finanziamento, per il tramite di tali canali, della manifestazione di Otranto in onore dell’ossessione anti-berlusconiana di Sabina Guzzanti, con annessa, ennesima ribalta per un governatore in perenne campagna elettorale, nel più assoluto dispregio per le imprese ed i cittadini pugliesi cui in questi mesi vengono negati i mandati di pagamento ai quali hanno diritto, e mentre ci si appresta a massacrare quel che resta della nostra sanità. Il bravissimo procuratore Laudati ci fa sapere di non avere magistrati per perseguire scippi e furti. In altri tempi però, se noi ci fossimo macchiati di una minima parte di simili sconcezze, i magistrati si sarebbero trovati a frotte, magari in vista di una immancabile candidatura al Parlamento o al Consiglio regionale, con annesso, immediato assessorato.”

IL PROBLEMA ‘PROCURA’, INTRONA: “LA SEZIONE DI BARI NON E’ FIGLIA DI UN DIO MINORE’ – “Ventotto sostituti e tre aggiunti, l’organico della Procura di Bari fermo agli anni Ottanta: è inaccettabile e soprattutto va corretto, con urgenza”. Il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna condivide l’allarme del procuratore della Repubblica, Antonio Laudati. All’emergenza dell’escalation dei delitti, registrata negli ultimi mesi in provincia, si aggiunge quella antica della carenza di magistrati. Negli uffici giudiziari baresi, su un contingente già fermo ai livelli di trent’anni fa pesano i recenti trasferimenti e le aspettative per incarichi politici di altre unità.

“La Procura Distrettuale Antimafia, segnala Laudati, non può continuare ad affrontare l’emergenza criminalità con la metà dei magistrati di Palermo (64) e meno di un terzo di quelli di Napoli (107)”. Una battaglia impari contro i reati, gli omicidi e soprattutto gli eventi criminosi legati alla malavita organizzata, che riempiono quotidianamente le cronache locali e nazionali. Per questo il presidente Introna fa proprio l’appello del capo della Procura e lo rilancia alle forze politiche, senza distinzione di colore e di schieramento.

“È una sollecitazione che non possiamo trascurare non lascerò solo il procuratore Laudati in questa battaglia civile, dalla quale dipende la qualità della vita dei cittadini di un’area tanto abitata e densamente industrializzata come la provincia barese”. “Mi farò carico del problema – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale – ed assicuro il mio sostegno perché le istanze possano essere portate con la massima urgenza all’attenzione degli organi statali. La Procura di Bari non può essere considerata figlia di un dio minore”.

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