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Post-bonifiche, il Comune chiede le strutture gratis per l’Area ecologica

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
1 Settembre 2010
Manfredonia //

Il ministro Stefania Prestigiacomo e il premier Silvio Berlusconi
Il ministro Stefania Prestigiacomo e il premier Silvio Berlusconi (termoli.files.wordpress.com)
I LAVORI NELLE DISCARICHE – LE DISCARICHE PUBBLICHE DI MANFREDONIA – Si tratta di un intervento di bonifica di grande rilevanza, non solo regionale, poichè interessa un’area di oltre 70 ettari da mettere in sicurezza, preservando la falda acquifera da eventuali infiltrazioni. L’importo complessivo dei lavori ammonta a Euro 26.996.735,54 e la Coop. MUCAFER Scpa partecipa all’esecuzione dei lavori per una quota pari a circa il 50% del totale lavori (Euro 13.322.516,41)

Si ricorda che, in base a quanto stabilito dopo l’assegnazione dei lavori, partiti ufficialmente lo scorso 22 febbraio 2010, un primo intervento riguarda la messa in in sicurezza d’emergenza della Falda nelle discariche Pariti e Conte di Troia nel Comune di Manfredonia. Ente appaltante: il Commissario delegato per l’emergenza ambientale nella Regione Puglia, con sede in via Lattanzio, Bari. Responsabile Unico Procedimento: dott. Ing. Spinosa Ludovico dell’ufficio commissario delegato per l’emergneza. Progettista: Sviluppo Italia Spa, Roma. Direttore dei lavori: Ingegnere Domenico Di Candia. Servizi lavori assegnati a: R.T.I., Selca Spa ditta del bresciano e la Mosaico Tecnologie srl di Mondolfo (Pu), la Chelab srl di Resanda (Treviso). Il contratto per questo primo intervento è stato stipulato a settembre del 2007 per una cifra pari a 1.257.456.94 + iva di cui gli oneri per l’attuazione sui piani di sicurezza pari a 28.205 euro. Consegna cantiere già dal 16 ottobre del 2007. 530 i giorni stanziati “naturali e consecutivi” per il completamento dell’opera.

CARATTERISTICHE DISCARICHE – Le discariche di RSU, Conte di Troia, Pariti I e Pariti II, secondo quanto recita il documento, presentano le seguenti caratteristiche: Conte di Troia: cava dismessa di calcarenite (tufo calcare) adibita a discarica dal 1988 e dismessa nel 1991; Pariti I: cava dismessa di calcarenite (tufo calcare) adibita a discarica nei primi anni 1960 e dismessa nel 1988. Tra le operazioni necessarie per la messa in sicurezza delle discariche delle aree sono compresi lo svuotamento di quelle contenenti rifiuti pericolosi, impermeabilizzazione della discarica di inerti, smaltimento dei rifiuti contaminati da arsenico.

L’ALTRO INTERVENTO fa riferimento ai lavori di messa in sicurezza permanente delle discariche Pariti Rsu e Conte di Troia, opera finanziata con Fondi: delibera Cipe n.35/05 e delibera Cipe n.3/06 ( Delibera ), con Fondi della Regione Puglia, per un importo complessivo di 26.102.088,36 di euro, con oneri di sicurezza pari a 897.480,32. Il contratto è stato stipulato in data 22 gennaio del 2010, con consegna dei lavori il 22 febbraio del 2010, durata dei lavori: 336 giorni, ultimazione degli stessi fissata per il 24 gennaio del 2011. Impresa aggiudicaria: Ati, formata da Consorsio coopeative Costruzione, Ccc società cooperativa Marco Emilio Bologna, impresa assegnataria dei lavori: Mucafer ( che partecipa all’esecuzione dei lavori per una quota pari a circa il 50% del totale lavori – Euro 13.322.516,41), Nuova Coedmar srl di Chioggia (VE), Selca Spa del bresciano, ditte subappaltatrici: Trevi spa., Cesena, Moteroc srl Apricena. Progettista: Sviluppo Italia Engeneering Spa, ingegnere Carlo Cerulli. direttore dei lavori: Sogesid Spa, ingegnere F.Merilli.

I lavori sono tutt’ora in corso. Si tratta di un intervento di bonifica di grande rilevanza, non solo regionale, poichè interessa un’area di oltre 70 ettari da mettere in sicurezza, preservando la falda acquifera da eventuali infiltrazioni.

AREE CONTAMINATE DALL’ARSENICO – Secondo quanto risulta dal rapporto D. M. Ambiente 18 settembre 2001, n. 468, Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati redatto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio i costi di messa in sicurezza e/o bonifica delle aree contaminate indicavano una stima preventiva di circa duecento miliardi. Le discariche di RSU, Conte di Troia, Pariti I e Pariti II, secondo quanto recita il documento, presentano le seguenti caratteristiche: Conte di Troia: cava dismessa di calcarenite (tufo calcare) adibita a discarica dal 1988 e dismessa nel 1991; Pariti I: cava dismessa di calcarenite (tufo calcare) adibita a discarica nei primi anni 1960 e dismessa nel 1988. Tra le operazioni necessarie per la messa in sicurezza delle discariche delle aree sono compresi lo svuotamento di quelle contenenti rifiuti pericolosi, impermeabilizzazione della discarica di inerti, smaltimento dei rifiuti contaminati da arsenico.

LE PERPLESSITA’ DEI RESIDENTI NELL’AREA, I RICORDI: “I TIR DI NOTTE NELL’AREA A SCARICARE I RIFIUTI” – Il dubbio che permane è anche quello di come i tecnici dei lavori siano riusciti ad individuare le cave contaminate da rifiuti tossici. Difatti, cittadini dell’area rilevano come “la maggior parte delle volte in cui venivano versate sostanze tossiche nei terreni” la pratica avveniva “chiedendo al proprietario di cave o terreni circostanti il permesso di scarico” in cambio di azioni successive. Da qui la “difficoltà nell’individuazione dei posti contaminati”. Se i lavori di bonifica in località Pariti si stanno svolgendo “in cave ancora visibili a cielo aperto”, ci sarebbero infatti “altre cave nelle vicinanze del Ponte della ferrovia, sempre in località Pariti”, riempite “non ottimamente” dai proprietari dei fondi e adesso adibiti a terreni agricoli. Cave che non risulterebbero bonificate, “nonostante il rischio di inquinamento della falda acquifera”.

Si ipotizza, per la discarica in località Conte di Troia, uno scarico da parte dei tir ( forse provenienti dal nord Italia e che giungevano di notte nell’area, dopo aver forzato i cancelli) scaricando all’interno i loro carichi. Ci sarebbero state, secondo un lettore, delle “denunce e lamentele inutili da parte dei proprietari della zona”, che avrebbero richiesto di “di tutelare al meglio quella discarica”.

LA CLASSIFICA DI FOCUS – Secondo quanto riportato dal mensile scientifico Focus del marzo 2009 Manfredonia risultava ancora essere tra i 10 luoghi più contaminati d’Italia nonostante siano trascorsi quasi quarant’anni dall’inizio degli eventi scatenanti (disastro Enichem, vedi focus). Nella poco lodevole Top Ten erano compresi anche Taranto, Porto Marghera (Venezia), Gela (Caltanissetta), Pieve Vergonte (Verbano), Casale Monferrato, Laghi di Mantova, Brescia e Pianura (Napoli). L’area contaminata di Manfredonia copre una superficie di 1.157 ettari, di cui 853 di fondali marini e 304 di terreno così come risulta nel documento di sintesi sullo stato dell’ambiente in Italia “Le Sfide Ambientali” presentato dal Ministro Stefania Prestigiacomo lo scorso 22 Aprile 2009 a Siracusa in occasione del la riunioni dei Ministri dell’Ambiente del G8. Tra i contaminanti presenti arsenico, sali sodici, nitrati, ammoniaca, benzene, toluene, benzo-antrace.

BONIFICA TARDIVA – Come già anticipato nei links precedenti, Il 5 marzo 2006 furono consegnati dall’Assessorato Regionale all’Ecologia i lavori di bonifica dell’area della discarica Pariti 1 di Manfredonia, area oggetto di procedura di infrazione europea. “L’opera di bonifica – informava l’assessorato in quell’occassione – costa alla Regione due milioni di euro e prevede la consegna del sito risanato entro il prossimo mese di ottobre. “Con questa iniziativa si mette fine ad un’emergenza ultradecennale che è stata colpevolmente trascinata con grave danno per la salute dei cittadini e per il territorio. “Al Governo guidato da Vendola va dunque il merito di aver rapidamente proceduto prima alla caratterizzazione e poi alla bonifica per arrivare al risanamento dei luoghi.”

I lavori nell’area – Le località Pariti e Conte di Troia –

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