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CARCERE Giulia morta dissanguata dopo tantissime coltellate. Turetta interrogato per 9 ore

Attualmente detenuto in carcere per l'omicidio della sua ex

LEGGI ANCHE //  Giulia Cecchettin, iniziata l’autopsia: oltre 20 coltellate. Interrogatorio per Turetta
AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
1 Dicembre 2023
Attualità // Prima pagina //

Filippo Turetta ha affrontato un lungo interrogatorio oggi davanti al pubblico ministero. Il giovane di 22 anni, attualmente detenuto per l’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, è stato sottoposto a un esteso interrogatorio che è durato oltre nove ore. Il confronto con il pm di Venezia, Andrea Petroni, titolare del caso, è iniziato alle 11 del mattino nel carcere di Verona e si è protratto fino a sera.

Dopo un primo incontro con il giudice per le indagini preliminari, Benedetta Vitolo, durante il quale Turetta aveva scelto di non rispondere a molte domande, il pubblico ministero ha deciso di porre al giovane una serie di interrogazioni specifiche. L’obiettivo era ottenere chiarimenti su quanto accaduto la sera dell’11 novembre, considerando la sua confessione precedente dopo la fuga e l’arresto in Germania.

Il magistrato ha trascorso diverse ore nell’istituto penitenziario e ha lasciato l’edificio solo intorno alle 20. Turetta, durante il suo primo colloquio con gli inquirenti, aveva confessato il delitto e aveva espresso la volontà di non sottrarsi alle responsabilità, dichiarando di voler collaborare per comprendere appieno l’accaduto.

Nonostante la durata prolungata dell’interrogatorio odierno, è probabile che questo sia solo il primo di una serie di incontri con il pubblico ministero. Le indagini proseguono, e il pm potrebbe contestare ulteriori reati o aggravanti, come la premeditazione, sulla base delle risposte di Turetta e dei risultati dell’autopsia di Giulia Cecchettin.

Le parole dell’indagato e gli sviluppi delle indagini potrebbero portare a nuove domande da parte della pubblica accusa. Inoltre, la Procura avrà un quadro più completo delle circostanze della morte di Giulia dopo i risultati dell’autopsia e delle analisi scientifiche condotte dai Ris dei carabinieri sui reperti collegati al delitto.

Le stesse parole dell’indagato, assistito dai legali Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, infatti potrebbero portare i pm a contestare altri reati o aggravanti come la premeditazione. Molto però dipenderà anche dai risultati dall’autopsia, che si è svolta sempre oggiall’istituto di medicina legale dell’università di Padova alla presenza dei periti di parte. L’esame post mortem ha stabilito che Giulia ha subito tantissime coltellate ed è morta dissanguata subito dopo lite con Turetta.  Molto dipenderà infine anche dai risultati delle analisi scientifiche dei Ris dei carabinieri sui reperti collegati al delitto di Giulia.

E’ quanto riportato da fanpage.it.

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