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PROCESSO Foggia, filmati hard e ricatti alla Caritas: le testimonianze in aula dell’ex vescovo Pelvi e del comico Amedeo Grieco

Gli imputati, L.M. e A.D., sono accusati di aver estorto circa 15mila euro al sacerdote per mantenere il silenzio su due video di natura sessuale

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
2 Luglio 2024
Cronaca // Foggia //

Si è tenuta una nuova udienza del processo per la presunta estorsione ai danni dell’ex direttore della Caritas di Foggia. Gli imputati, L.M. e A.D., sono accusati di aver estorto circa 15mila euro al sacerdote per mantenere il silenzio su due video di natura sessuale. I filmati ritrarrebbero il prete in atteggiamenti intimi con una delle due persone incriminate. Durante l’udienza odierna, presso il tribunale di Foggia, sono stati ascoltati l’ex vescovo della Diocesi Foggia-Bovino, Vincenzo Pelvi, e il comico Amedeo Grieco, del duo Pio e Amedeo.

Pelvi ha dichiarato di aver convocato il sacerdote a causa delle pesanti voci sulla sua condotta, e che il parroco aveva ammesso le sue pratiche omosessuali. Il monsignore non ha ricordato se si parlò dei video in quell’occasione, ma ha riferito di aver ricevuto una lettera anonima contenente un dischetto presso l’Arcivescovado, che uno dei collaboratori visionò, informandolo poi del contenuto. Dopo l’incontro con il vescovo, il sacerdote fu rimosso dal suo incarico di responsabile della Caritas diocesana. Pelvi ha confermato che le voci sull’esistenza dei video erano molto diffuse e di non aver mai conosciuto i due imputati, né che il parroco gli avesse rivelato i nomi delle persone coinvolte.

Amedeo Grieco, invece, ha confermato di aver ricevuto messaggi da L.M. nel dicembre 2017, in cui l’imputato chiedeva di discutere una faccenda “delicata”. I due si incontrarono in piazza San Francesco a Foggia, dove L.M. chiese a Grieco di far pubblicare i video su ‘Le Iene’, una popolare trasmissione di Italia Uno. Grieco lo mise in contatto con il giornalista Pablo Trincia, ma successivamente non seguì più la vicenda. Il comico ha aggiunto di aver visto alcuni spezzoni del filmato e che L.M. non menzionò mai di voler trarre un vantaggio economico dalla questione.

L’avvocato Michele Sodrio, legale di L.M., ha chiesto al tribunale di sentire un ultimo testimone della difesa, un attuale collaboratore della Caritas, e il giornalista Pablo Trincia. Su quest’ultima richiesta, favorevolmente accolta dalla pm Stella, si deciderà nella prossima udienza di ottobre. Il giudice ha ordinato l’accompagnamento coattivo del dipendente della Caritas, oggi assente.

Lo riporta L’Immediato.net

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