Edizione n° 5391

BALLON D'ESSAI

STIVALE // Domina l’anticiclone africano, temperature oltre i 40 gradi
8 Luglio 2024 - ore  14:55

CALEMBOUR

DICHIARAZIONI // Gattino giù dal ponte, Salvini “inasprire pene. Sono criminali”
8 Luglio 2024 - ore  13:51

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

Manfredonia, rissa nella notte di Halloween: 7 spari contro gli “amici” (V)

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
2 Novembre 2010
Manfredonia //

Via Pascale, il luogo dell'agguato (St)
Via Pascale, il luogo dell'agguato (St)
Manfredonia – TRAGEDIA sfiorata a Manfredonia durante la festa di “Halloween”. Tre giovani del luogo (rispettivamente di 22, 20 e 17 anni – le loro iniziali: G.D., P.D. e A.S. il minore) dopo aver trascorso la notte del 31 ottobre in una birreria in via Cala del Fico (Brauhaus Engel, località Acqua di Cristo, dove è presente anche una pizzeria), uscendo dal locale incontravano infatti un loro “amico”. Nel salone della Brauhaus era in programma infatti una festa, denominata Halloween Party. Dopo l’incontro, i giovani si sarebbero salutati mentre l’altro ragazzo, avvicinatosi al 22enne (uno dei tre del gruppo), per gioco lo avrebbe spintonato energicamente. “Scherzo” purtroppo non gradito dal 22enne che avrebbe reagito restituendo lo spintone al giovane. Dopo la spinta, i due ragazzi improvvisamente si sarebbero alterati e la disputa sarebbe continuata per qualche istante fino a quando i litiganti, riappacificatisi, si sarebbero stretti la mano. Ma come avviene in questi casi la calma è spesso apparente. L’aggressore, che in seguito tenterà di ferire i ragazzi, avrebbe finto infatti di allontanarsi per poi seguire da lontano i giovani “amici”. Chiaro il tentativo: dare una lezione ai ragazzi. Forse per dimostrare di essere “più duro” di quello che i 3 giovani avrebbe potuto immaginare. Da ricordare che il giovane arrestato avrebbe anche svolto servizio di prevendita dei biglietti per la festa. Forse un altro particolare alla base dell’aggressione. Nessuna conferma per l’assunzione da parte del ragazzo di alcool o stupefacenti. Un ragazzo con i gusti e le passioni di tanti altri giovani della sua età: le ragazze, la musica rap (Eminem), la corsa.

Dopo la sedata rissa, i tre giovani di Manfredonia, dall’altezza del birrificio in località Acqua di Cristo (via Torre del Fico) si sarebbero recati a piedi (distanza all’incirca di 800 metri – 1 chilometro dal birrificio) presso un bar tabacchi in via Barletta (nord rione Monticchio e sud zona parchi) consumando la prima colazione. In seguito l’ingresso nell’auto di proprietà del 22enne del gruppo, una Ford Fiesta parcheggiata in via Pascale, due traverse ad ovest del bar-tabacchi di via Barletta. E qui il dubbio sulle motivazioni che hanno spinto i 3 giovani a recarsi a piedi al birrificio, ma probabile anche un accompagnamento con l’auto di un altro amico.

Dopo la colazione, nonostante l’ora e la stanchezza, i tre ragazzi non si sarebbero messi subito in marcia per rientrare a casa, ma si sarebbero concessi ancora qualche minuto di relax nella loro auto parcheggiata in via Pascale.

Interno dell'auto (St)
Interno dell'auto (St)
Ma mai i 3 ragazzi si sarebbero aspettati di essere raggiunti, nel frattempo, da colui che fino a quel momento consideravano un amico (anche se l’amicizia sarebbe nata sul social network Facebook, in base alle informazioni raccolte, anche se il 17enne pare non avesse mai conosciuto in precedenza l’aggressore 22enne). 22enne con il quale in precedenza era nata la rissa, rissa come detto sedata. Ma il giovane aggressore, che evidentemente non aveva gradito lo sgarbo ricevuto, fingendo pertanto una calma apparente, dopo aver seguito gli spostamenti del gruppetto si avvicinava alla Ford Fiesta esplodendo a ripetizione sei-otto colpi di pistola calibro 7,65 (dai bossoli ritrovati) contro l’automobile. Il 22enne aggressore avrebbe innanzittutto sparato dei primi colpi verso l’auto per poi aggirare la stessa continuando a sparare. Probabilmente per il tentativo di uccidere i tre giovani.

L'arrestato (St)I proiettili mandavano infatti in frantumi il finestrino anteriore destro e bucavano in più punti la carrozzeria dell’auto penetrando nell’abitacolo. Addirittura un colpo è stato sparato nel finestrino posteriore destro dell’auto dove stavano i 3 ragazzi, precisamente dove era seduto il 17enne. 17enne che avrebbe dunque rischiato di morire. Sul finestrino posteriore è stato infatti trovato un buco sul vetro all’altezza della testa del ragazzo. Fra i colpi sparati dal 22enne uno in particolare colpiva al ginocchio sinistro uno dei tre giovani in macchina (il 22enne). Inoltre il 22enne aggressore avrebbe aperto lo sportello anteriore dell’auto, dove era seduto uno dei tre ragazzi, ed agitando l’arma avrebbe inferto un colpo all’orecchio destro di uno dei tre giovani con il calcio della pistola.

Gli altri proiettili fortunatamente sfioravano solo gli occupanti ma senza colpirli. La follia per fortuna terminava dato che lo sparatore aveva esaurito le cartucce a disposizione (in una 7.65 al massimo 10-12), così dileguandosi (non chiarito se a piedi o con l’automobile. Non ci sono stati testimoni che hanno segnalato ulteriori particolari sull’aggressione). Il ferito veniva dunque accompagnato dagli amici presso il Pronto Soccorso di Manfredonia dove rimaneva in stato di ricovero per l’estrazione del proiettile e la probabile lesione ossea. L’allarme ai Carabinieri veniva dato dal personale medico.

Esterno auto (St)
Esterno auto (St)
I militari del Comando Compagnia di Manfredonia – coordinamento operazione affidata al Tenente Antonio Stanizzi, coadiuvato dai suoi collaboratori – attivavano immediatamente le indagini che consentivano di identificare il responsabile in Pier Luigi Matera, 22enne di Manfredonia, imbianchino incensurato (impegnato in alcuni lavori in un cantiere) che veniva localizzato e arrestato nella sua abitazione con l’accusa di tentato omicidio aggravato e porto illegale di arma comune da sparo. Sul posto dell’agguato venivano recuperati quattro bossoli, più un altro sul tetto dell’automobile. Le perquisizioni dei carabinieri non consentivano di rinvenire l’arma utilizzata dal ragazzo. Nessuna collaborazione infatti sarebbe stata fornita dall’aggressore e neanche da possibili testimoni. Militari dell’arma locale costretti dunque a fronteggiare tanto le accidentali azioni dilettuose quanto l’omertà della popolazione locale.

Redazione Stato, gdf, riproduzione riservata

Video: L’auto dopo gli spari, il luogo dell’aggressione

Lascia un commento

“Possiamo scoprire il significato della vita in tre diversi modi: 1. col compiere un proposito; 2. con lo sperimentare un valore; 3. con il soffrire.” VIKTOR EMIL FRANKL

Anonimo

StatoQuotidiano sei tu!

StatoQuotidiano, fondato nell'ottobre 2009, si basa sul principio cardine della libertà d'informazione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

Il giornale si impegna ad ascoltare la comunità e a fornire informazione gratuita, senza sostegno di classi politiche o sociali.

Ai lettori che ci seguono e si sentono parte di questo progetto, chiediamo un contributo simbolico, per garantire quella qualità che ci ha sempre contraddistinto!

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce, articoli, video, foto, richieste, annunci ed altro.

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.