FOGGIA – Aumenti in vista per la Tari, la tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, in arrivo per famiglie e le imprese foggiane. Una decisione certamente non gradita anche in considerazione di un servizio molto costoso e nel complesso inefficiente, al netto dello scarso senso civico ma anche di una generale disorganizzazione perché se in alcune zone i cassonetti sono strapieni con rifiuti sparsi per strada vuol dire che la dotazione degli stessi non è forse adeguata alle esigenze di questa o quella zona.
“L’aumento dei costi variabili negli scorsi anni è stato prodotto dalle ricadute sull’economia del conflitto in Ucraina scatenato dalla Russia, a partire dall’impennata del costo del carburante; poi dall’aumento del tasso di inflazione e delle ulteriori addizionali”, ha spiegato a sua volta l’assessore al Bilancio e alle aziende partecipate (tra cui l’Amiu Puglia), Davide Emanuele.
Si tratta di condurre una verifica sul piano organizzativo anche perchè il personale non manca (Amiu va dato atto ha fatto numerose assunzioni), ma se un operatore ecologico pulisce appena una strada al giorno invece di sette otto strade è evidente che con la pulizia della città si avranno sempre gli stessi problemi, così come va monitorato il lavoro dei campion che scaricano i cassonetti per la quantità di rifiuti che perdono durante le operazioni. I controlli (anche interni sulle modalità organizzative) oltre che sui cittadini dovrebbero essere più puntuali, all’inizio nel segno della collaborazione all’inizio e successivamente della sanzione se lo richiedono oi fatti.
Lo riporta La Gazzetta del Mezzogiorno.