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CORRUZIONE Milano, corruzione e turbativa: arrestato un generale dei carabinieri

Il generale dei carabinieri Oreste Liporace è stato posto agli arresti domiciliari per corruzione, turbativa e false fatture relative a un appalto da quasi 700mila euro per i servizi di pulizia della caserma di Velletri

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
4 Luglio 2024
Cronaca // L'inchiesta //

Nell’inchiesta milanese su presunti appalti truccati, corruzione e traffico di influenze illecite, che ha portato all’arresto di un imprenditore e di un generale dei carabinieri, il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano sta effettuando perquisizioni a carico di 22 persone. Le perquisizioni riguardano anche uffici dell’Avvocatura Generale dello Stato, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Centro Alti Studi Difesa e del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Lazio, Abruzzo e Sardegna, nonché sette “persone giuridiche”.

Le indagini, coordinate dal pm Paolo Storari, si concentrano su presunti reati di traffico di influenze illecite e turbata libertà di scelta del contraente, finalizzati a predeterminare il contenuto di un avviso di ricerca di un immobile a Roma per il personale di un Ministero, oltre all’illecito affidamento di appalti pubblici e la concessione irregolare di contributi pubblici a una società privata. La Guardia di Finanza sta anche notificando ordini di esibizione di atti e documenti presso varie amministrazioni centrali dello Stato.

Il generale dei carabinieri Oreste Liporace, attualmente direttore presso l’Istituto Alti Studi della Difesa, è stato posto agli arresti domiciliari per corruzione, turbativa e false fatture relative a un appalto da quasi 700mila euro per i servizi di pulizia della caserma di Velletri, affidato fino al 2021 all’impresa Fabbro. Liporace avrebbe ricevuto tangenti in denaro, borse di lusso, noleggi auto, biglietti per lo stadio Olimpico e per la Scala di Milano. Anche l’imprenditore Ennio De Vellis, collegato a Liporace e agli imprenditori Massimiliano e William Fabbro della Fabbro spa, è stato posto agli arresti domiciliari.

Le indagini sono nate da una precedente inchiesta per corruzione che aveva coinvolto Massimo Hallecker, dipendente di Fiera Milano spa. Da questa inchiesta erano emersi i collegamenti con gli imprenditori Fabbro e con il generale Liporace, documentati anche da chat acquisite.

L’inchiesta riguarda anche un presunto traffico di influenze illecite legato alla promessa di ottenere appalti per le società del gruppo Fabbro, inclusi contratti all’interno del Vaticano e uno gestito dai Frati Francescani. È stato inoltre indagato un appalto triennale da 15 milioni di euro per il servizio di ristorazione presso alcune sedi della presidenza del Consiglio dei Ministri, effettivamente ottenuto dalle società dei fratelli Fabbro.

L’Arma dei carabinieri ha sospeso con effetto immediato Oreste Liporace. Contrariamente a quanto appreso in precedenza, il generale era stato comandante del reggimento Allievi Marescialli e Brigadieri di Velletri fino al 2021 ed era attualmente direttore presso l’Istituto Alti Studi della Difesa.

Un meccanismo di corruzione, descritto dal dirigente del Ministero delle Infrastrutture Lorenzo Quinzi in intercettazioni telefoniche, avrebbe permesso a Ennio De Vellis di ottenere appalti ministeriali. Quinzi avrebbe facilitato gli affidamenti in cambio di varie utilità, come evidenziato nelle conversazioni intercettate. L’inchiesta ha inoltre evidenziato pendenze legate al servizio di trasloco di 750 dipendenti del Ministero delle Infrastrutture, per il quale Quinzi avrebbe voluto assegnare gli affidamenti alle società di De Vellis.

Lo riporta Ansa.it

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