Quella sera, mentre la bambina a casa ripensa forse allo zainetto, Sabrina sfoga in un post su Facebook le sue frustrazioni: ho 30 anni, sono laureata e ho fatto un master. Perchè è impossibile trovare lavoro? E la beffa è che mi dicono che sono troppo qualificata e che mi dovrebbero pagare di più.
Giorgio, che Sabrina la conosce da una vita, di anni ne ha 32 e quella sera, come tutte le altre, del resto, è nello studio in cui ha svolto la pratica legale. Circondato dagli attestati dei corsi di aggiornamento seguiti negli anni, sui quali campeggia quello di laurea, aspetta che l’ennesimo cliente moroso gli porti almeno una parte del suo onorario. Il cliente arriva, ma per dirgli che ha la rata del mutuo da pagare, abbia pazienza, sistemerà tutto un’altra volta, forse il prossimo mese, chissà.
Nunzia di diritto non ne sa nulla, lei ama il giornalismo, per cui accetta di lavorare non percependo niente, o quasi. E’ molto brava nelle inchieste e nel parlare con le persone, a cui va incontro armata di un gran sorriso, macchina fotografica, penna e taccuino. Quest’estate però la fotocamera le è stata rubata e non c’è nessuno a offrirsi di risarcirgliela. Decide di farlo a spese sue, meglio fare sacrifici, si dice, che rinunciare al suo strumento di lavoro. Ci rimetterà, pensa, ma vuole continuare a credere nel suo sogno.
Michele ha 26 anni come Nunzia, ma lavora a Foggia. In nero, in ufficio, con un datore di lavoro che lo paga saltuariamente, a seconda delle entrate. Anche lui, come tanti suoi amici, ha fatto incetta di titoli di studio che adesso gli sembrano carta straccia. Pensa a suo padre, che a trent’anni, con la licenza di scuola media, aveva già messo su famiglia e comprato casa; poi ripensa a sé e alla sua vita lavorativa ancora tutta da costruire, nessun contributo pagato. Chissà quando potrà andare in pensione. Storie di tutti i giorni, ambientate tra Manfredonia e Foggia. I nomi sono di fantasia, le vicende, invece, di vita reale, con buona pace di chi la crisi non la vede o, beato lui, non ne risente.
Bellissimo e reale!!!
Complimenti…
Anna, Giorgio, Nunzia, Sabrina, Michele, Pasquale, Antonio, Matteo…………il sazio non crede al digiuno o viceversa. Tanto è la stessa cosa……………..
Ogni volta che c’è un problema la soluzione è sempre la stessa……..le tasse e le imposte le devono pagare pure i ricchi….Chi sono i ricchi…….questo è il problema…Sono quelli che comprano le scarpe da Paglione per esempio…..I medici che lavoranon non lavorano negli ospedali pubblici….altro esempio…..I costruttori………….alcuni commercianti, alcuni per davvero…….oppure quelli che ogni anno comprano lo zainetto firmato per buttare quello dell’anno prima pure firmato….Anna se esisti è un vero problema……non lo risolverà nessuno….a meno che a meno che non si facciano i controlli……..a tutti…..
Per esempio, agli avvocati, architetti, chi compra casa e dichiara cinqumila euro, ai barbieri che hanno l’audi da settantamila euro…..Forse lo zainetto lo comprerai pure tu…Non firmato ma sarà tuo. La firma la metti tu perche lavori, non ti sfruttano, ti pagano, non paghi 500 euro di affito per cinquanta metri di casa……Be forse un giorno……
ma a nessuno importa della crisi…..tutti a posto.. Che fortuna sono felice per loro…..Apritevi parlate dite fate non dormiamo, per qule poco che è rimasto….