Manfredonia – C’era due volte (http://www.facebook.com/l/7259f;www.statoquotidiano.it/29/10/2009/il-paese-degli-ignoranti/3438/) il Paese detto, in virtù della profonda sapienza dei suoi abitanti, degli Ignoranti. In questo luogo, sospeso nello Spazio e nel Tempo, avvengono, di sovente, accadimenti talmente tanto surreali che, a confronto, gli episodi di Star Trek diventano quasi racconti realistici.
Accade, ad esempio, che un ufficio pubblico detto Centro per l’Impiego non sia in realtà, come qualche anima candida potrebbe pensare, un luogo deputato alla ricerca del lavoro. Qui infatti, mi è stato spiegato, il scopo principale è quello di “raccogliere informazioni che in un futuro prossimo convergeranno in un database nazionale”. Questa fiduciosa attesa (e dunque una relativa raccolta di informazioni) che perdura da quasi vent’anni mentre, nel frattempo, questo posto fantastico ed immaginifico, ha cambiato già nome più di una volta. E’ notorio infatti che, la sovrabbondanza di lavoro che piove letteralmente sul Paese degli Ignoranti, così come su altre cittadine del Sud, rende obsoleto un ufficio dove chiedere un impiego senza raccomandazioni.
Mentre riflettevo su tale episodio, un camion della nettezza urbana passando da una strada in contromano, quasi mi travolge. La giustificazione del guidatore è degna, per lo stile pulp, di un tipico film di Tarantino: “Se sei tanto forte da spiegare ai sindacati di fornirci un braccio meccanico che solleva sia a destra che a sinistra hai risolto la questione”. Il ragionamento non fa una piega, specie se si aggiunge che, nella provincia del Paese degli Ignoranti, si è sull’orlo di un emergenza rifiuti tanto che il presidente di Amica, Elio Amila, riferendosi all’ex azienda municipalizzata ha detto: “La situazione, di per sé già grave, potrebbe peggiorare a breve”. I lavoratori della nettezza urbana della città capoluogo, infatti, non hanno ancora gli stipendi del mese di agosto e la mancanza di liquidità, inoltre, non permette ai compattatori (già di per se superati) di poter ottenere i pezzi di ricambio necessari per pulire la città.
Nel Paese degli Ignoranti erano stati sistemati, da qualche mese, alcuni strutture, simili a dei panettoni di cemento, atti a impedire che alcuni “intelligenti” cittadini del luogo, parcheggiando in curva nella zona compresa tra Piazza Marconi e Corso Roma, potessero bloccare gli autobus ed il traffico. Oggi, altri villici ancora più furbi dei precedenti, hanno pensato bene di spostare i “panettoni” e di porne uno sulle strisce pedonali. Tutto ciò per riconsentire loro di parcheggiare di fronte al bar e bloccare di nuovo gli autobus ed il traffico.
Infine, per colpa della scarsa memoria dei suoi cittadini, si dimentica che alcuni politici del Paese, che si erano opposti all’ampliamento di una strada mortale, ora si ritrovino tutti uniti verso lo stesso obiettivo in prossimità delle urne elettorali. Ogni volta che si vota nel Paese degli Ignoranti, infatti, tutte le colpe precedenti vengono cancellate, così come avviene per gli errori di un bambino sulla lavagna.
(immagine d’archivio)
per forza…..per costruire l’arcata dello stadio (tra l’altro nemmeno a norma perchè costruito in cità)e pitturarne un centoventottesimo, il comune del paese degli ignoranti ha pensato bene di contrarre debiti fino al 2028…è normale che nn resti nulla e nulla potrà farci il nuovo sindaco dopo le elezioni…..ke poi sarà sempre il presidente della squadra di calcio, perchè dato che il mondo è sferico, la realtà del paese degli ignoranti ruota attorno ad un pallone…
e quindi il sindaco in pectore “dovrà” essere rieletto fino al 2028? Cambio paese. Però si dovrebbe dire alla gente che la Tarsu serve per lo stadio (e a me non può fregar di meno del calcio). Non volevo votarlo prima, non lo voterò ora