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POLITICA Foggia: l’avviso pubblico per il cartellone estivo copiato dal Comune di Bologna

Il file pubblicato sul sito del Comune reca la dicitura della città metropolitana dell'Emilia-Romagna.

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
5 Giugno 2024
Foggia // Politica //

Foggia tenta di emulare Bologna, ma incappa in un curioso scivolone. Non è solo il ricordo di Lucio Dalla, evocato recentemente intorno alla Fontana del Sele come in una versione locale di Piazza Grande, a collegare sentimentalmente le due città. Basta visitare il sito del Comune di Foggia e scaricare il bando “Foggia Estate” per notare una dicitura che richiama direttamente l’Emilia-Romagna: “Avviso Bologna Estate 2024”.

Il nome del file, non rinominato, rivela un evidente copia-incolla. Adottare un modello collaudato non è certamente un crimine; anzi, seguire esempi virtuosi di altre città potrebbe essere auspicabile in molti contesti. E i bandi fotocopia non sono certo una novità.

Il bando pubblico per la realizzazione del programma estivo, infatti, ricalca quello della città metropolitana di Bologna, adattato per Foggia. Questo spiega anche alcune espressioni che, a una lettura attenta, lasciano perplessi, come il riferimento alle “attività realizzate dalle Fondazioni culturali alle quali il Comune partecipa, da biblioteche e musei cittadini”, chiaramente ispirato al testo originale che menziona le istituzioni bolognesi.

Il bando, curato dal Servizio Cultura diretto da Giuseppe Marchitelli, raccoglie proposte e progetti per il programma estivo promosso dal Comune di Foggia, con un budget di 50mila euro (per confronto, a Bologna è di 100mila euro).

È importante notare che l’avviso per il “Bologna Estate” è stato pubblicato il 9 febbraio e scadeva il 14 marzo, mentre il bando del Comune di Foggia, pubblicato solo ieri, concede meno di due settimane per presentare i progetti.

Gli addetti ai lavori, oltre a lamentare la scadenza ravvicinata, criticano la mancanza di dialogo con il settore culturale e l’assenza di dettagli sulla commissione esaminatrice, critiche già sollevate in passato dalla Filiera della Cultura della Città di Foggia.

Insomma, sebbene il bando si ispiri a un modello già testato, sembra non soddisfare la categoria. La fretta, insieme a una svista, ha riproposto errori del passato recente.

In pochi mesi, Foggia è passata dall’imitare Como nel Documento Unico di Programmazione a replicare il cartellone di Bologna. L’importante è non risultare una brutta copia.

Lo riporta FoggiaToday.

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