A Torremaggiore si respira un clima di grande fermento. La campagna elettorale, inizialmente in sordina, si è via via animata, sprigionando vitalità ed energie.
La presenza di importanti figure politiche sottolinea quanto sia sentita la competizione. Nei comizi, i candidati si confrontano con toni accesi.
L’attuale sindaco, Emilio Di Pumpo, parte avvantaggiato grazie ai suoi cinque anni consecutivi di amministrazione, dopo che tre dei suoi predecessori non erano riusciti a completare il mandato. “Uno dei risultati più significativi per Torremaggiore è stata la stabilità amministrativa e politica, che ci ha permesso di ottenere risultati importanti sia per la comunità che sul piano politico”, afferma, riflettendo sul suo mandato.
Di Pumpo si ripresenta agli elettori con il sostegno di sette liste.
Dall’altra parte, Margherita Di Pumpo, conosciuta come Megghie, è una dirigente scolastica che si candida a sindaco per la coalizione avversaria. Alla sua prima esperienza politica, ha rapidamente guadagnato terreno e fiducia, raccogliendo sempre più consensi. Con il supporto di quattro liste, ora crede fermamente nella possibilità di vittoria. “Siamo partiti da zero, da un’amministrazione che non considerava nemmeno la competizione perché sicura di vincere. Ora, la certezza della vittoria al primo turno non esiste più e il ballottaggio è già una vittoria a metà”.
Massima Manzelli, supportata da due liste, non si considera un’outsider: “Siamo determinati e convincenti. Giochiamo per vincere, non solo per partecipare”, avverte i suoi avversari.
Costanzo Di Iorio, ex sindaco e candidato dell’Udc, ha scelto una campagna elettorale vecchio stile, evitando i social media e puntando sui comizi e il porta a porta. “Non ho fatto venire grandi nomi. Faccio i miei comizi, il mio porta a porta e la gente mi vuole bene, perché sono stato il miglior sindaco che Torremaggiore abbia mai avuto”, dichiara con determinazione.
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