Edizione n° 5386

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Sul Porto: opere appaltate (750mila euro) ma ferme da anni

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
5 Luglio 2010
Manfredonia //

Molo Levante Manfredonia, appaltati nel 2007 ma ancora inattivi gli impianti di raccolta acqua nera e di sentina (image copyright Stato)
Molo Levante Manfredonia, appaltati nel 2007 ma ancora inattivi gli impianti di raccolta acqua nera e di sentina (image copyright Stato)
Gli impianti sul Porto bloccati – Finanziati nel 2006 (750mila euro), appaltati nel 2007 ma fermi ancora a metà 2010: gli impianti di raccolta acque nere e di sentina – Il bando, le testimonianze di Ap e Provincia

Manfredonia – COSI’ i lavori sul Porto Industriale Incapsulati nell’amianto, così gli impianti lungo i pontili. Piani stanziati e approvati, nonché appaltati, ma in attesa di essere ancora operativi. E mentre per i lavori di bonifica dell’amianto (molo Alti Fondali) si sarebbe ricominciato ad operare, la messa in funzione degli impianti di raccolta acque nere e di sentina rivenienti dai pescherecci nel porto di Manfredonia sembra ancora distante dal poter decollare.

Nel 2006, piena Giunta Stallone (delibera G.P. 241-5/5/2006), la Provincia di Foggia indice un bando di gara per la realizzazione di tre impianti di raccolta acque nere e di sentina rivenienti dai pescherecci nel porto di Manfredonia. La spesa complessiva per la realizzazione dell’opera (Importo complessivo del progetto: 748.576,46 euro di cui €. 554.708,12 per lavori a base d’asta) è finanziata con fondi POR Puglia 2004-2006 SFOP (estensore appalti e contratti e dirigente settore: Salvatore D’agostino e l’ingegnere Francesco Castello).


CON la gara 2/2007 viene stabilita l’aggiudicazione definitiva dei lavori, con regolare affissione del bando all’Albo Pretorio. A seguito di regolare pubblico incanto esperito il 12 marzo 2007 l’appalto dei lavori venne aggiudicato, in via provvisoria, all’impresa Spina Costruzioni s.a.s. di Ortanova-Foggia, per 431.246,20 euro oltre I.V.A. Al tempo, note del 16 /03/2007, l’esito della gara fu comunicato tanto al primo classificato del bando (Impresa Spina Costruzioni s.a.s) quanto al secondo classificato, Impresa Russo Bartolomeo s.r.l. In seguito le verifiche previste sulle due imprese.

Con determina n.886 del 21.03.2007 veniva effettuata l’aggiudicazione definitiva alla stessa Impresa Spina, con efficacia aggiudicazione del 23 maggio 2007. Con nota del 15 giugno 2007 la Provincia sollecita una documentazione all’impresa vincitrice dei lavori da consegnare entro il 21 giugno. Ma la Spina non riesce a presentare in tempo la documentazione necessaria per l’adepimento normativo “utile per l’aggiudicazione finale della gara”. Il 3 luglio 2007 viene comunicato all’Impresa l’avvio del procedimento di revoca dell’aggiudicazione della gara, “per la mancata costituzione della garanzia fideiussoria”. Da qui l’affidamento dei lavori al 2° classificato, Impresa Russo Bartolomeo s.r.l. con sede legale in Foggia per un importo contrattuale complessivo di €. 432.943,62;

PARTONO i lavori per la realizzazione degli impianti, e la Giunta Provinciale prende atto, dalla nota dello studio MicroLab s.r.l. di Manfredonia, incaricato della progettazione delle opere (con deliberazione G.P. n° 241 del 05/05/2006 l’approvazione del progetto Esecutivo) dell’avanzamento dei lavori (31 marzo 2008). Seconda nota della Microlab il 22 maggio 2008 per l’importo complessivo richiesto di €. 114.473,41.

Il 28 marzo 2008 la fattura della Provincia, pari a 146.590,64 euro (pagamento del I° S.A.L.) a favore della ditta Russo Bartolomeo di Foggia (132 mila euro) e dello stesso Studio Microlab S.r.l. di Manfredonia (15 mila), incaricato della progettazione e direzione dei lavori per il recupero di acque nere di sentina nel porto di Manfredonia (progetto approvato già il 3 maggio 2004, con delibera di G.P. n° 262 e trasmissione del progetto da parte della Microlab il 13 aprile 2006). In seguito il pagamento del II^ Sal . Intanto la Microlab stabilisce una nota con 3^ avanzamento dei lavori (per spese pari a 272.943,69 euro)

IL 6 novembre 2008 la perizia di assestamento (messa in sicurezza delle attrezzature) per la realizzazione di impianti da parte della Microlab per l’importo complessivo intervento pari ad €. 654.960. Il 10 novembre 2008 la presa d’atto da parte della Provincia del IV° ed ultimo stato avanzamento dei lavori, sempre su visione della documentazione dello Studio Microlab srl di Manfredonia per l’importo complessivo richiesto di 65.853,50 euro.

IL 27 novembre 2008 l’autorizzazione della Provincia del pagamento del III° S.A.L. dell’importo complessivo di €. 272.943,69 tra ditta Russo Bartolomeo di Foggia (€. 260.266,37) e Microlab S.r.l. di Manfredonia, €. 12.677. Nel tempo la Regione Puglia con varie determinazioni del Dirigente del Settore Caccia e Pesca (nn° 68 del 25/05/2006, 92 del 19/06/2008, 196 del 29/10/2008 e 228 del 18/11/2008), aveva già erogato, a favore della Provincia di Foggia, la somma complessiva di €. 655.603,09 a saldo, per la realizzazione degli Impianti.

L’INCHIESTA: ALLO STATO ATTUALE IMPIANTI NON FUNZIONANTI – Ma ad oggi, luglio 2010, gli impianti di raccolta acque nere e di sentina rivenienti dai pescherecci nel porto di Manfredonia non ancora sono entrati a regime. Stato ha contattato per questo motivo l’assessore all’Ambiente Stefano Pecorella e il commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Manfredonia, avvocato Gaetano Falcone. L’assessore Pecorella ha sostenuto che: “per la realizzazione degli impianti il bando è stato completamente appaltato dalla giunta precedente a quella Pepe (Stallone ndR)”. Pertanto, l’attuale assessore provinciale all’ambiente “non è a conoscenza dell’aggiudicazione del bando di gara al secondo classificato (Russo B.) né tantomeno dei ritardi per la messa in funzione delle opere. Autorizzazioni alla Ap di Manfredonia ? – dice l’assessore Pecorella – spettano alla Regione”.

Sì, autorizzazioni istituzionali, dato che secondo l’avvocato Falcone, dell’Ap “per la messa in funzione degli impianti di sentina sui moli di Manfredonia (Levante e Ponente) è stata necessaria una variante nel piano di raccolta rifuti della stessa Ap sipontina (l’avvocato Falcone ha confermato l’esistenza di un piano di raccolta rifiuti dell’Ap, ma relativo al 2007, ndR).

FALCONE: NECESSARIA VARIANTE PIANO RACCOLTA RIFIUTI AP – Dunque “in considerazione di questi impianti – dice Falcone – solo la variante al piano originario potrà consentire una messa in funzione delle opere”. Ora la variante al Piano dovrà essere approvata dalla “Regione Puglia, ma anche dalla stessa Provincia di Foggia (dunque dallo stesso assessorato all’ambiente, ndR), con l’ausilio dell’Autorità Marittima (la Capitaneria di Porto, ndR)”: Dopo l’approvazione della variante nel piano raccolta rifiuti, spiega l’avvocato Falcone, la messa in funzione degli impianti (attualmente presenti sul porto ma privi delle colonnine necessarie per il rilevamento delle acque di sentina e ritiro slop dei natanti, ndR) passerà attraverso un successivo appalto da affidare ad un’altra impresa “generica”.

Dunque, nonostante la Regione Puglia abbia messo a disposizione oltre 750 mila euro per la realizzazione degli impianti, saranno ora necessari ulteriori fondi per il completamento degli stessi e la messa in funzione delle opere, nonché per la gestione relativa. “Il tutto probabilmente entro la fine del 2010”, secondo l’avvocato Falcone. “Come ente pubblico – spiega Falcone – l’Ap non ha la possibilità di gestione sugli impianti”. Diverso il discorso per la raccolta degli oli esausti sul Molo Levante e Ponente di Manfredonia (presenti tre centri di raccolta puntualmente disattesi dai pescatori, che continuano ad abbandonare ‘a casaccio’ i fusti e le lattine relative, ndR): in questo caso “l’Ap di Manfredonia ha la gestione degli impianti in quanto rientrano nel Piano raccolta rifiuti originario, nell’ottica di azioni di disinquinamento”. Mentre le attività di “anti-inquinamento spettano all’autorità marittima”, spiega l’avvocato sipontino. Per la raccolta degli oli esausti è stata stabilita una ordinanza e consorzio relativo, con una ditta locale che si occupa della raccolta quotidiana (su indicazioni della Ap che indica l’ente gestore degli impianti). Per evitare nuovi casi di abbandoni dei fusti sui moli di Manfredonia, l’avvocato Falcone preannuncia l’installazione di un impianto di videosorveglianza sul porto, “anche in notturna”. Naturalmente un sistema di monitoraggio sul caso dinnanzi descritto andrà stabilito tanto per la regolare raccolta e abbandono degli oli esausti, quanto per il senso civico “dilapidato” di parte dei pescatori , quanto per l’appalto, la gestione, la messa in funzione degli impianti per il ritiro slop e le acque di sentina, fino all’approvazione della variante al piano di raccolta rifiuti dell’Ap di Manfredonia. Con il rischio che entro il 2010 la situazione potrebbe anche rimanere inalterata. Ma con fondi regionali già assegnati.

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