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VITTIMA Omicidio manfredoniano Giuseppe Ciociola, ascoltato confinante podere dove è stato trovato il cadavere dell’uomo

Oggi è stato ascoltato un teste, un confinante del podere dove è stato trovato cadavere la vittima

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AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
5 Luglio 2024
Cronaca // Manfredonia //

Foggia, 05 luglio 2024. Nuova udienza stamani in Corte d’Assise del Tribunale di Foggia, Presidente Mario Talani, a carico di Giuseppe Rendina, n. 27.02.1977 a Trinitapoli, accusato dell’omicidio dell’agricoltore Giuseppe Ciociola (per il duplice omicidio di Gerardo e Pasquale Davide Cirillo, padre e figlio di Cerignola, la Procura ha chiesto l’ergastolo per lo stesso Rendina,ndr)

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Oggi è stato ascoltato un teste, un confinante del podere dove è stato trovato cadavere la vittima. L’udienza è stata rinviata al 27 settembre, data in cui verranno ascoltati la madre di Rendina, il fratello e la compagna dello stesso imputato.

FOCUS

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Come pubblicato, nello scorso luglio 2023, il Gip del Tribunale foggiano, dr.ssa Roberta di Maria, aveva disposto di procedere con giudizio immediato per il citato Rendina. Si ricorda come la prima udienza del procedimento si era svolta lo scorso 29 settembre 2023. Nel corso della successiva del 20 ottobre 2023 c’era stata la costituzione di parte civile dell’avvocato Francesco Le Noci per tre delle persone offese, per una sorella e i due figli dell’agricoltore di Manfredonia. Nel corso della stessa udienza, la difesa di Rendina aveva sollevato alcune questioni preliminari, con rinvio per un “legittimo impedimento” dell’imputato.

Lo scorso 23 febbraio 2024 c’era stato l’ascolto della compagna della vittima, Giuseppe Ciociola. La donna ha confermato che “Giuseppe Ciociola aveva prestato dei soldi a un certo Giuseppe ed attendeva la restituzione degli stessi per poter comprare una casa da intestare ai figli“. In seguito, l’8 marzo 2024 era avvenuto l’ascolto del fratello del citato Ciociola e di un amico.

FOCUS OMICIDIO GIUSEPPE CIOCIOLA

Senti a me…mo ti parlo papale papale…io tengo il sangue freddo e tengo che oggi mi devono fregare…tengo il sangue freddo e sono sicuro il problema è che inerente che sta il primo fatto e che sta il secondo fatto in mezzo, quelli a me non mi fanno uscire più percheincomprensibile.. e stanno in campagna un’altra volta con tutte le impronte mie e tutte le cose mie…io ero l’unico che stavo insieme il pomeriggio…mi capisci“. Da atti, queste le parole che Giuseppe Rendina ha rivolto alla madre, poche ore dopo l’omicidio di Davide Pasquale e Gerardo Cirillo, confessando “i misfatti” dallo stesso “posti in essere l’11 marzo 2022“, l’omicidio dell’agricoltore Giuseppe Ciociola, e “il 30 luglio 2022“, dunque l’omicidio dei Cirillo.

L'avvocato Francesco Le Noci, del foro di Foggia
L’avvocato Francesco Le Noci, del foro di Foggia

 

E’ quanto era emerso dall’ordinanza applicativa della misura coercitiva della custodia in carcere a carico dell’uomo, a firma del gip. del Tribunale di Foggia, dott. Giuseppe Ronzino, P.m. Matteo Stella, nell’ambito del procedimento penale nel quale è stato indagato per i fatti avvenuti in località Alma Dannata, in agro di Zapponeta (Fg). Come risaputo, l’uomo era già stato arrestato per l’omicidio per il duplice omicidio del luglio 2022.

Le accuse

Tra l’altro l’uomo è accusato di essersi introdotto all’interno del podere della vittima (Giuseppe Ciociola), “in virtù dei loro rapporti di amicizia e affari e approfittando della circostanza che la stessa fosse intenta ad armeggiare con degli attrezzi china su un banco di lavoro, ha cagionato la morte dell’amico e del socio in affari (Ciociola,ndr) attingendolo in regione occipitale con un colpo di pistola calibro .380 auto (c.d. 9 mm corto) esplosogli alle spalle da distanza ravvicinata (tra i 20 e i 40 cm) con un’arma clandestina, ricavata dall’alterazione di uno strumento da segnalazione acustica/lanciarazzi, per sottrarsi al saldo di un debito di lavoro“.

Dall’ordinanza (1)

 

Il tutto con “le aggravanti di aver approfittato di circostanza di tempo, luogo e persona tali da ostacolare la privata difesa, abusando di relazioni di ospitalità e per motivi futili“. Lo stesso Rendina Giuseppe è stato accusato di “detenere illegalmente presso il podere di Giuseppe Ciociola (…) un fucile Benelli cal.12 (…) provento di furto (…).

Sono 7 le persone offese per la morte di Giuseppe Ciociola, prossimi congiunti dello stesso. Alcuni figli dell’uomo sono difesi dall’avvocato Francesco Le Noci del foro di Foggia.

Dall’ordinanza (2)

Come è stata delineata la personalità dell’indagato

E’ stata proprio la captazione che registrava l’esecuzione degli omicidi di Davide Pasquale e Gerardo Cirillo che ha consentito di delineare la personalità dell’indagato, rivelandone la capacità di commettere efferati delitti per ragioni economiche, la disinvoltura nella loro realizzazione e la conseguente mancanza di rimorso, cosi inducendo a una rilettura del complessivo materiale indiziario sino ad allora acquisito e rivelando le connessioni tra i vari elementi tali da far assumere agli stessi concretezza e determinatezza”, si legge tra l’altro nella citata ordinanza eseguita a carico dell’uomo, come reso noto da StatoQuotidiano.it lo scorso 26 maggio 2023.

In particolare, i circostanziati riscontri investigativi delegati al G.I.C.O. della Guardia di Finanza avrebbero fatto emergere che: nel 2021, il soggetto deceduto sarebbe risultato beneficiario di contributi pubblici destinati alle aziende in difficoltà a seguito della pandemia Covid 19 – nonché di ulteriori somme derivanti da agevolazioni fiscali, per un totale di circa 500.000 euro; il soggetto attinto da misura cautelare personale, quindi, avrebbe ricevuto dalla vittima un prestito, pari a circa 60.000 euro, da impiegare in un’attività di ristorazione; a seguito delle pressanti richieste di restituzione della somma prestata, il presunto omicida – nell’impossibilità di farvi fronte – si sarebbe, dunque, determinato ad assassinare il suo finanziatore.

Sulla base del grave quadro indiziario acquisito nel corso delle indagini – accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero – il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Foggia aveva emesso un provvedimento restrittivo della libertà personale a carico dell’indagato che è stato eseguito nel carcere di Foggia, dove Giuseppe Rendina è già attualmente detenuto, in attesa di giudizio, in esecuzione di una misura cautelare emessa in altro procedimento.

Rendina, attualmente in carcere, è difeso dall’avvocato Francesco Paolo Ferragonio.

Come detto, alcune delle parti offese sono assistite e difese dall’Avv. Francesco Le Noci del Foro di Foggia, che dalla partenza delle indagini ha sempre richiesto un’esatta ricostruzione di quanto avvenuto.

I familiari del Ciociola da me rappresentati esprimono massima soddisfazione per la decisione del Gip di Maria che, accogliendo la richiesta della procura di Foggia, ha disposto il giudizio immediato stante l’evidenza delle prove raccolte dagli inquirenti”, aveva detto a StatoQuotidiano.it, l’avvocato Francesco Le Noci.

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