FOGGIA – “L’utilizzo di parte dei fondi Pnrr assieme alle risorse dei Fondi Coesione (Fsc) prospettato dal Ministro Raffaele Fitto per interventi strutturali sulla questione idrica è una buona notizia.
Ora, però, governo nazionale, giunta regionale e Unione Europea elaborino insieme un piano immediatamente attuabile per implementare tutti gli interventi, tenendo presente che sulle opere e le tecnologie a uso irriguo si gioca il futuro dell’agricoltura, cioè della più grande industria a cielo aperto della Puglia”.
Lo afferma Gennaro Sicolo, presidente regionale della Puglia e vicepresidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, commentando la possibilità prospettata nelle ultime ore di accelerare l’iter di realizzazione di interventi destinati ad affrontare la carenza idrica della Puglia, e di destinare ad essi una quota rilevante di risorse economiche rinvenienti sia dal Pnrr sia dai Fondi Coesione, circa 700 milioni di euro.
“Con questa strategia – aggiunge Sicolo – dovrebbero essere cantierizzati ben 25 nuovi impianti di affinamento per la depurazione e il riuso delle acque, recuperando 50 milioni di metri cubi d’acqua a scopo irriguo.
Questo sarebbe certamente un buon inizio”, commenta Sicolo, “perché la nostra regione attende da oltre 50 anni il potenziamento e l’adeguamento dei piani irrigui per i differenti territori”.
“Una volta per tutte, occorre – aggiunge – superare l’inerzia dei consorzi di bonifica commissariati, i quali in tutti questi anni non hanno approntato piani, programmazioni, progetti e azioni per affrontare strutturalmente il problema idrico-irriguo e l’insufficiente dotazione di strutture e tecnologie per il risparmio e il riuso dell’acqua”.
Cia-Agricoltori Italiani di Puglia, osserva ancora, “chiede da tempo un piano di interventi per l’autosufficienza idrico-irrigua della Puglia, per garantire agli agricoltori pugliesi l’acqua necessaria per le diverse colture e per ridurre gli sprechi. Ritieniamo che non sia più rinviabile la realizzazione di invasi e nuove infrastrutture che migliorino l’apporto idrico a disposizione dell’agricoltura regionale”.
Lo riporta l’agenzia Ansa.