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‘Sognando l’America, io resto qua’

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
5 Novembre 2013
Teatro //

Da sx, Fazia, DUrso, Costantini, Grassi, De Finis, Pierrotti (statoquotidiano)
Foggia – IN totale 8 spettacoli in serale più un evento speciale fuori abbonamento e 9 spettacoli dedicati al teatro famiglia. E’ l’undicesima stagione teatrale provinciale organizzata con il sostegno del MiBAC e della Regione Puglia e realizzata da Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, Provincia e Comune di Foggia e dal Cerchio di Gesso che, a causa dei noti problemi, non si svolgerà come di consueto presso l’Orto degli Attori bensì al Teatro del Fuoco di Foggia. Il cartellone 2013.14 ‘Sognando l’America, io resto qua’ è stato presentato questa mattina nella sala della Ruota di Palazzo Dogana, alla presenza del commissario straordinario della Provincia di Foggia dottor Fabio Costantini, del presidente del Consorzio Teatro Pubblico Pugliese Carmelo Grassi, di Giuseppe D’Urso e della dottoressa Gloria Fazia, rispettivamente delegato e dirigente dell’assessorato alla Cultura del Comune di Foggia e di Mario Pierrotti, direttore artistico della compagnia Cerchio di Gesso.

“Una stagione realizzata con non poche difficoltà e con un unico obiettivo, continuare ad offrire un servizio al pubblico” -ha dichiarato Mario Pierrotti, presidente della cooperativa Cerchio di Gesso– “una scelta che alla base ha una sola motivazione: il non voler smettere di sognare. Non è un mistero infatti che per l’organizzazione della stagione 13.14 -ha proseguito Pierrotti- “la compagnia non vedrà alcun margine di profitto, così come non sarà possibile rinvenire utili dalle attività che si sviluppano da più di 10 anni all’Oda, come le Letture Clandestine, i matinèe con le scuole e le Merende a Teatro. Non possiamo che ringraziare il Teatro Pubblico Pugliese, la Provincia ed il Comune di Foggia per la solidarietà ed il sostegno profferto per realizzare un’altra stagione teatrale, ma la triste realtà dei fatti purtroppo non lascia molte speranze: non siamo più in grado di andare avanti. Non so se questa sarà l’ultima stagione teatrale organizzata dal Cerchio di Gesso: quello che posso fare -ha concluso Pierrotti- è ancora una volta ribadire che la cultura va sostenuta, che l’arte è necessaria come il pane e non rappresenta solo puro intrattenimento, che bisogna utilizzare luoghi altrimenti destinati ad atti vandalici, per un’idea progettuale più ampia ed articolata”.

La stagione sarà aperta dal teatro famiglia, il 24 novembre, con lo spettacolo ‘Come Pollicino’, mentre la prima della stagione serale è fissata per martedì 3 dicembre con lo spettacolo ‘Il visitatore’, in scena Alessandro Haber ed Alessio Boni. Con ‘Poetico Tango’ e ‘Cenerentola accross the univers’, il 13 aprile ed il 3 marzo 2014, si chiuderanno i rispettivi cartelloni, mentre l’evento speciale è previsto per il 20 dicembre con lo spettacolo ‘Ferite a morte’ di e con Serena Dandini. (In allegato il programma completo con sinossi, abbonamenti e biglietti).

“Oggi abbiamo realizzato un piccolo miracolo -ha detto il presidente del TPP Carmelo Grassi – perché a dispetto delle criticità, che sono tante e non solo a Foggia (a Bari -ha detto Grassi- il Piccini, il Kursal ed il Margherita sono nelle stesse condizioni dei teatri foggiani), siamo riusciti nel difficile intento di non far sparire il teatro dal capoluogo dauno, e lo abbiamo fatto attraverso una sinergia tra gli Enti interessati, una reale collaborazione che ha prodotto un risultato importante e che in prospettiva futura potrebbe anche contribuire alla soluzione delle problematicità relative alle strutture teatrali foggiane, dall’Oda fino al Teatro Giordano“.

Dello stesso tono l’intervento del delegato alla Cultura del Comune di Foggia Giuseppe D’Urso: “Credo – ha affermato il consigliere D’Urso – che il dato positivo che emerge da questa iniziativa sia la sinergia istituzionale che sta alla base della crescita collettiva di un territorio. La cultura, nella nostra città, vive situazioni problematiche in primo luogo legate a un problema di agibilità e fruibilità degli spazi e delle strutture teatrali. Sono convinto che il prossimo passo dovrà necessariamente essere indirizzato verso una concreta condivisione delle politiche culturali e della gestione delle strutture”.

“Questo programma – ha continuato D’Urso -, con offerta così articolata e diversificata, rappresenta in questo momento un fattore di positività in un contesto particolarmente difficile, a dimostrazione che nonostante tutto la vivacità e la professionalità degli operatori del settore, come appunto il Cerchio di Gesso, tiene alto il livello culturale della nostra città. La sfida che dobbiamo raccogliere per il futuro è proprio quella di non rendere vani questi sforzi, comprendendo che proprio attraverso la valorizzazione delle attività culturali e l’apertura di spazi di socializzazione possiamo contribuire alla crescita collettiva della nostra comunità e contrastare quei fenomeni di illegalità che danno di Foggia un’immagine distorta e non veritiera”.

Per Gloria Fazia, dirigente del’assessorato alla Cultura del Comune di Foggia, nonostante le difficoltà che vive tutto il settore della cultura e dello spettacolo, “questa undicesima stagione teatrale è l’ennesimo esempio del risultato che può conseguire un territorio quando è capace di costruire relazioni e collaborazioni tra enti e privati. Nello specifico poi, ricordo che grazie alle stagioni teatrali per le famiglie, alle iniziative museali e ad altre attività come il Buck Festival, destinata alla promozione della lettura, Foggia si sta pian piano trasformando in una città a misura di bambino”.

E l’Oda Teatro?. Nel corso della conferenza stampa, il commissario Costantini ha fatto il punto sulla vicenda Oda Teatro, la struttura di corso del Mezzogiorno gestita dal Cerchio di Gesso dal 2003 al 2013, recentemente dichiarata inagibile: “La Provincia di Foggia, in conseguenza di una condizione economico-finanziaria particolarmente precaria, non è in grado di provvedere alla sistemazione della struttura teatrale. Non avendo alcuna possibilità di reperire i circa 100 mila euro necessari, abbiamo deciso di prevedere, nel nuovo bando di affidamento di imminente pubblicazione, l’onere dei lavori di adeguamento in capo al soggetto aggiudicatario, il quale godrà dello scorporamento del canone di fitto della struttura dalla spesa sostenuta. Tuttavia non ci siamo limitati a questo -ha concluso il dottor Costantini- , abbiamo cercato di non togliere alla città l’opportunità di andare a teatro: per questo abbiamo pensato, di concerto con il Cerchio di Gesso, alla possibilità di spostare la stagione al Teatro del Fuoco, la struttura di vico Cutino che ha già esaurito tutte le date disponibili fino al 2014”.

Redazione Stato

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