Edizione n° 5385

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‘Priorità’ dalla Regione per la bonifica delle discariche: gli atti, le ammende, le promesse

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
5 Dicembre 2009
Manfredonia //
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Manfredonia, zona industriale (image by IlGrecale)

Bari – NELLA seduta di Giunta di ieri pomeriggio, venerdì 4 dicembre, la Regione Puglia ha stabilito, o meglio “individuatol’intervento di bonifica (nel caso di suoli contaminati si fa riferimento ai ‘metodi di pulizia di terreni contaminati e delle acque sotterranee’ dalle più diverse sostanze, soprattutto in fase liquida, che versate sui terreni ne alterano le caratteristiche o ne compromettono l’uso. L’obbligo alla bonifica dei siti contaminati è determinato, in Italia, per il responsabile, dal Decreto legislativo 152/2006 e s.m.i, che ha introdotto la possibilità di valutare la pericolosità dell’inquinamento in un sito contaminato tramite l’analisi di rischio sanitaria. Da questo decreto, si definisce sito contaminato (e quindi da bonificare) quello nel quale i valori della concentrazione delle sostanze contaminanti (CSC)superino la concentrazione massima ammissibile (CSR) determinato con l’applicazione dell’analisi di rischio sito specifica) delle discariche pubbliche di Manfredonia (Pariti 1 – R.s.u. e Conte di Troia) quale “prioritario”, dunque determinante, nell’ambito della riprogrammazione delle risorse liberate, generate dall’attuazione del Por-Fers 2000-2006, con particolare e specifico riferimento a quelle generate in fase di attuazione delle misure 1.1 e 1.8, che recitano, misura 1.1 “Interventi di adeguamento e completamento degli schemi idrici, delle relative reti infrastrutturali”, la 1.8 “Miglioramento del sistema di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati”. Un comitato di Sorveglianza Por Puglia si riunì a Bari già il 26 settembre del 2003, stabilendo somme e misure del Por: Un Por Puglia 2000-2006 organizzato in 58 misure specifiche di intervento, ripartite fra sei assi prioritari individuati attraverso analisi relative allo stato socio-economico della regione. I sei assi riguardano: le risorse naturali, le risorse culturali, le risorse umane, le imprese, la qualità della vita nelle città, le reti e i nodi di servizio. Ora il sito di interesse nazionale di Manfredonia era stato già oggetto di una attività di progettazione esecutiva per la bonifica delle discariche pubbliche Pariti 1 – r.s.u. e Conte di Troia, con impegno di spesa già nel 2007, con una gara pubblicata per la sicurezza della falda nelle discariche relative, una gara per le indagini integrative sulle stesse discariche e per la messa in sicurezza della falda (per falda acquifera (o falda idrica, secondo una vecchia definizione) s’intende l’acqua che circola nel sottosuolo. In seguito alle precipitazioni meteoriche (pioggia, neve, grandine), le acque, ruscellando sulla superficie del terreno, incontrano fratture, cavità, porosità in genere, nelle quali possono infilarsi e scorrere anche molto in profondità, formando depositi di acque sotterranee ferme o in movimento a seconda della permeabilità e giacitura degli strati del terreno e della conformazione geometrica degli strati impermeabili confinanti la falda stessa). Il pubblico incanto, nel gennaio 2007, per il 6. APQ Risanamento a tutela del territorio: integrazione). Nel maggio 2008 l’approvazione, nel corso dell’ultima seduta della Giunta regionale, della delibera dell’Assessorato al Bilancio e Programmazione con la quale, in sinergia con l’Assessorato all’Ecologia, si era riconosciuto il Secondo Atto Integrativo dell’Accordo di Programma Quadro fra Regione, Ministero dell’Economia e Ministero dell’Ambiente del 27 giugno 2006 (autorizzando le variazioni in aumento del bilancio di previsione 2008 delle risorse vincolate disponibili di 52.400.000 euro, cui si sono aggiungono altri 3.500.000 di fondi POR) , con l’attestazione di un complesso di 7 interventi di bonifica, fra i quali anche la messa in sicurezza e bonifica del I stralcio delle discariche di Pariti 1, Pariti 2 e Conte di Troia di Manfredonia per 25 milioni di euro, oltre alla Bonifica della ex SAIBI di Margherita di Savoia per 8.000.000 di euro, così confermando la volontà del Governo Vendola di operare per il disinquinamento del territorio regionale”. Prima, nella seduta di giuntadel novembre 2006, era stato comunicato il completamento dell’intervento di bonifica delle discariche Pariti 1 liquami, Pariti 1 rsu e Conte di Troia ricadenti nel Comune di Manfredonia per un importo pari a 19 ml di euro, da realizzare a cura del Commissario delegato per l’emergenza ambientale in PugliaPrima.  Nel marzo 2008 (7) era stata data la notizia dell’inizio della bonifica dei siti inquinati nell’area di Manfredonia, relativamente alle due discariche pubbliche citate.  Visto il III Atto integrativo dell’Accordo di Programma Quadro “Risanamento e tutela del territorio della regione Puglia” sottoscritto in data 29 novembre 2006 tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, il Commissario delegato per l’emergenza ambientale/Presidente della Regione Puglia e la Regione Puglia, che ha individuato nel Commissario delegato il soggetto attuatore dell’intervento di messa in sicurezza e bonifica della aree di discarica pubblica di Manfredonia in loc. Pariti1 – r.s.u. e liquami – e in loc. Conte di Troia, che assicura le risorse finanziarie complessive per la realizzazione dell’intero intervento di bonifica in questione, relativamente all’affidamento del servizio relativo alle indagini integrative nelle aree delle discariche pubbliche Pariti 1 – r.s.u. e Conte di Troia in territorio di Manfredonia, propedeutiche alla successiva redazione della progettazione esecutiva dell’intervento di bonifica con messa in sicurezza permanente delle stesse aree, le somme necessarie per la progettazione esecutiva della bonifica con messa in sicurezza permanente delle aree di discarica pubblica Pariti 1 – r.s.u. e Conte di Troia in territorio di Manfredonia, definite conclusivamente in 218.400 euro, iva inclusa; somma impegnata a favore di Sviluppo Italia Aree Produttive s.p.a, a valere sulle risorse finanziarie già accreditate sulla contabilità speciale n. 2701 intestata al Presidente della Regione Puglia – Commissario delegato, presso la locale sezione di Tesoreria Provinciale dello Stato per le attività di bonifica del Siti inquinato di interesse nazionale di Manfredonia ex D.M. 468/2001, nell’ambito del Programma Nazionale delle Bonifiche. Nel maggio 2009, era stata data notizia del parere favorevole, del Consiglio di Stato, per una disposizione di “stato di emergenza” governativo nell’ambito del sito di interesse di Manfredonia (Foggia) per la bonifica delle discariche ‘Pariti 1’ e ‘Conte di Troia’.Un relativo comunicato (50 del 15 maggio 2009) del Consiglio dei Ministri, dispose, infatti, oltre ad una serie di disposizioni inerenti “necessità territoriali” la bonifica, con “stato d’emergenza”, delle discariche, Ex Enichem, ‘Pariti 1’ e ‘Conte di Troia’. Si ricorda che già con un atto governativo del 16 ottobre 2001, fu fatta attenzione, all’allora Ministro dell’Ambiente, tramite interrogazione ministeriale,  che il sito di Manfredonia fu individuato, da legge 426/98, di “interesse nazionale” per le bonifiche succitate. L’intervento previsto stabilì   la bonifica dell’area industriale ex Enichem, con discariche annesse del tratto di mare antistante lo stabilimento, nelle bonifiche delle discariche di rifiuti solidi urbani (Rsu) “Conte di Troia”, “Pariti I” e “II” (per un totale di superficie a terra perimetrata di circa 201 ettari, a fronte di un’area a mare pari a circa 8,6 chilometri quadrati). Ai sensi della stessa legge, la società Agricoltura in liquidazione S.p.A., già Enichem, presentò un progetto per la bonifica e la messa in sicurezza del sito, che stabilì tali provvedimenti: progetto preliminare di messa in sicurezza della falda tramite barriera idraulica realizzata con  66 pozzi di ricarica con acqua di caratteristiche conformi a dlg 152/99 (portata totale immessa pari a circa 200 metri cubi/ora);  progetto preliminare di bonifica della falda con emunzione a monte della barriera di immissione; messa in sicurezza dei terreni (impermeabilizzazione superficiale delle aree contaminate con raccolta e trattamento delle acque meteoriche); pavimentazione in cemento armato, asfaltatura e posa di materassini bentonitici delle isole 12, 14, 16 e 17, nonché dell’area sud-ovest; messa in sicurezza delle discariche, previo svuotamento di quelle contenenti rifiuti pericolosi; impermeabilizzazione della discarica di inerti, smaltimento dei rifiuti contaminati da arsenico in una discarica esterna allo stabilimento di tipologia adeguata (tipo 2C), con possibilità alternativa “di detossificare i rifiuti” per  smaltirli in una discarica 2B “interna allo stabilimento”;  eliminazione delle discariche ubicate nelle isole 12, 14 e 17; progetto preliminare di bonifica dei terreni, con decorticazione dei terreni contaminati da arsenico sino a raggiungere i valori previsti per i siti industriali, e loro conferimento in discarica. Complessivamente il progetto impegnò una somma pari ad oltre 200 miliardi di lire. Il piano di messa in sicurezza definitiva, e/o di bonifica, presentato da Agricoltura in liquidazione, non ottenne “autorizzazione normativa” da parte del  Ministero dell’ambiente.

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