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Bi-regalo ai Comuni: fondi per ‘Psi’, tagli nel 2011

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
6 Gennaio 2010
Editoriali //

governovuotoFoggia – PARI a 173,5 milioni di euro (173.511.100) le ‘premialita’ dello Stato (Ministero delle Economie e delle Finanze di concerto con quello dell’Interno[1]) in favore delle amministrazioni cd ‘virtuose’, grazie al rispetto dei vincoli del patto di stabilità interno del 2008[2]. In attesa della pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale, la Ragioneria Generale dello Stato ha diffuso il testo del Decreto Interministeriale Economia/Interno sulla ”premialità”, con i criteri applicativi del meccanismo relativo e l’elenco delle amministrazioni che ne avranno diritto, grazie al rispetto dei due indicatori economico-strutturali di cui al comma 24 del citato articolo. Gli enti locali cd ‘virtuosi’ potranno escludere gli importi a loro spettanti dal saldo utile per la verifica del Patto di stabilità interno del 2009 (vale a dire: se una ics amministrazione ha ricevuto 100mila euro potrà escluderli dal saldo utile per la verifica del Psi del prossimo anno).

 

UN dono inaspettato, pertanto, quello a favore delle amministrazioni dello Stivale grazie a quanto stabilito dal decreto legge 112 del 2008 (“Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria”), con il quale sono stati fissati i premi per i Comuni italiani nel caso di rispetto degli obiettivi fissati dal patto di stabilità interno[3] (vedi anche Patto stabilità e crescita)[4].

 

LA NORMA delle premialità fa riferimento all’articolo 77-bis, comma 23, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, che introduce un meccanismo di premialità, correlato al conseguimento dell’obiettivo programmatico assegnato al comparto degli enti locali, a  favore dei Comuni ‘adempienti’ ai vincoli del Psi ai quali, nell’anno successivo a quello di riferimento, sarà consentito di escludere un importo pari al 70 per cento della differenza, registrata nell’anno di riferimento, tra il saldo conseguito dagli enti inadempienti e l’obiettivo programmatico assegnato, dal computo del saldo utile per la verifica del rispetto del Psi. L’assegnazione a ciascun ente dell’importo da escludere dal saldo utile per la verifica del rispetto del patto di stabilità interno è determinata attraverso una funzione lineare della distanza di ciascun ente virtuoso dal valore medio degli indicatori individuato per classi demografiche, suddivise  per le province: con popolazione fino a 400.000 abitanti e superiore; o per i comuni fino a 5.000 e 50.000 abitanti o con popolazione superiore a 50.000 e fino a 100.000 abitanti e oltre. Fino all’attuazione del federalismo fiscale, alle province non si applica l’indicatore per misurare il grado di autonomia finanziaria. I comuni sono stati tenuti a trasmettere i loro dati entro il 1 giugno del 2009. Nel 2008 i comparti delle province e dei comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti hanno, nel complesso, rispettato il patto di stabilità; l’importo pari al 70 per cento della differenza, registrata nell’anno di riferimento, tra il saldo conseguito dalle province inadempienti e l’obiettivo programmatico assegnato è pari a 0 e che, pertanto, per l’anno 2009 le province non parteciperanno al meccanismo della premialità; I valori medi per fascia demografica dei due indicatori sono i seguenti: a) per l’indicatore dell’autonomia finanziaria: 63,4% per i comuni con popolazione compresa tra i 5.000 e 50.000 abitanti; 59,6% per i comuni con popolazione compresa tra i 50.000 e 100.000 abitanti; 57,1% per i comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti. b) per l’indicatore della rigidità strutturale:37,8% per le province con popolazione fino a 400.000 abitanti; 35,2% per le province con popolazione superiore a 400.000 abitanti; 40,6% per i comuni con popolazione compresa tra i 5.000 e 50.000 abitanti; 40,4% per i comuni con popolazione compresa tra i 50.000 e 100.000 abitanti; 42,0% per i comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti.

 

INDICATORI UTILI PER CONSEGUIMENTO PREMIALITA’: Sono virtuosi gli enti che hanno rispettato il patto di stabilità interno nel 2008 e che, nel medesimo anno, si posizionano, rispetto agli indicatori di rigidità strutturale (quota di entrate correnti inerente costi del personale e spese per mutui ed interessi contratti dalla Pa) ed autonomia finanziaria (rapporto di entrate tributarie ed extratributarie su quelle correnti)  al di sopra del loro valore medio valutato per classe demografica. Gli indicatori sono costruiti sulla base delle informazioni acquisite in sede di certificazione del rispetto del patto di stabilità interno per l’anno 2008. Le medesime informazioni sono utilizzate per l’individuazione dei valori medi per fasce demografiche. La virtuosità è determinata dal confronto del valore dell’indicatore dell’ente con quello medio di comparto, individuato per classi demografiche (espressamente previsto dal comma 24 dell’articolo 77-bis)

 

LE SOMME STABILITE PER I COMUNI DELLA CAPITANATA: al capoluogo dauno 595.628 euro in premialità, per Manfredonia 461.251 euro, per Margherita di Savoia 67.445, per Mattinata 28.112 euro, per Monte Sant’Angelo 43.225mila euro, per San Severo 371.554 euro, per Lucera 264.803 euro, per Vieste 133.069 euro. Al comune capoluogo Bari la settima premialità maggiore: 1.786.338 euro.

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