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Bi-regalo ai Comuni: fondi per ‘Psi’, tagli nel 2011

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
6 Gennaio 2010
Editoriali //
ComunitàMontana_Gargano: ipotesi cancellazione (blog.rodi.info)
ComunitàMontana_Gargano: ipotesi cancellazione (blog.rodi.info)

 

DOPO LE PREMIALITA’ ANCHE LO SLITTAMENTO NEL TAGLIO DI ASSESSORI E CONSIGLIERI: sempre più probabile lo slittamento al 2011 dei tagli ai consiglieri ed assessori introdotti dalla manovra (Finanziaria) 2010, insieme all’eliminazione di difensori civici, consorzi e circoscrizioni. Si ricorda che SONO 35127 i posti tagliati per gli enti locali, pari al 22% di consiglieri ed assessori di comuni e provincie. Prevista anche l’eliminazione di direttori generali e consigli circoscrizionali, “senza alcuna deroga” per i comuni più grandi, oltre alla definitiva sparizione della figura dei difensori civici e, naturalmente, ai consorzi di funzioni tra enti comunali. Come anticipato sulle pagine del Sole24 ore, nonostante l’approvazione del testo e l’eliminazione susseguente di quasi 40mila “poltrone locali” gli attuali esponenti politici “già in sovrannumero” dovrebbero comunque restare saldi al loro posto fino al temine del mandato. Solo fra 23 giorni, dunque dal primo gennaio 2010, dovrebbe scattare invece il taglio per i difensori civici e i direttori generali. Alle amministrazioni comunali le funzioni e le risorse dei consorzi (”salvi solo gli attuali contratti di lavoro a tempo indeterminato”). In cinque commi la Finanziaria 2010 cancella dunque i due terzi dei finanziamenti alle comunità montane. Comunità che saranno ora a capo (direttamente) delle giunte regionali. Consistenza inalterata invece per il numero dei consiglieri  provinciali. Lo stesso non si può dire per i componenti dei consigli comunali, nei quali è previsto infatti il 20% dei tagli (18,1% grazie ad arrotondamenti), mentre è previsto l’inserimento di un assessore ogni quattro consiglieri, diversamente da quanto attualmente stabilito (sufficiente uno su tre). Salteranno quindi il 37,3% delle poltrone attuali in seno alle giunte delle amministrazioni locali. I tagli potrebbero essere maggiori se i sindaci dei 4546 (Sole24ore) comuni con meno di 3mila abitanti decideranno di attuare l’unica parte della riforma nella manovra ancora “opzionale”, così rinunciando alle cariche di 3 assessori per affidare la delega a due consiglieri. Per gli esecutivi della provincie: previsto un taglio pari al 21,2% degli assessori, che passeranno infatti dagli attuali 858 a 180. Addio ad ogni forma di “decentramento” all’interno dei comuni, senza alcuna deroga dunque nemmeno per i comuni di capienza abitativa maggiore. Per i city manager (direttori generali): “la norma dovrebbe eliminare anche i contratti in corso”. Previsto o un taglio ai direttori generali “puri” o una riduzione agli stipendi di quei segretari che svolgono la stessa funzione. Se si prende come esempio Manfredonia (comune fra 30 mila e 100 mila abitanti): si passerà dagli attuali 30 consiglieri e 10 assessori a 24 e 6. In provincia di Foggia (sotto 700mila abitanti) : da 30 consiglieri a 30 (invariato), da 8 a 6 per gli assessori.

 

LA PROROGA dovrebbe essere contenuta in un emendamento al decreto milleproroghe all’esame della Camera. Come dice Eugenio Bruno del Sole 24 Ore la proroga “non corrisponda a quanto sperato” – l’allentamento dei vincoli del patto di stabilità che nel 2010/2012 obbligheranno i comuni e provincie a tagliare le spese negl investimenti – il cd ‘dono’ dello Stato “risulterà sicuramente gradito alle amministrazioni”, come annunciato, e richiesto in precedenza, dal presidente dell’Anci Sergio Chiamparino. In ogni modo, slittamento nei tagli o meno, dovrebbero restare fermi i risparmi di spesa già previsti per il 2010, pari a 13 milioni di euro, 12 a carico dei comuni, uno per le provincie. L’ipotesi è stata rilanciata dal ministro per la semplificazione normativa Sergio Calderoli, che ha proposto l’applicazione della proposta contenuta nel Codice delle autonomie con “un solo difensore civico a livello provinciale”. Per le circoscrizioni in mantenimento solo nelle città con una determinata popolazione, sette/otto, dalle cui soglie stabilire il discrimine per la nomina dei direttori generali. Per i comuni coinvolti nel riassetto delle proprie giunte nella prossima primavera (elezioni) lo slittamento dei tagli potrebbe pertanto rimandare la riorganizzazione interna per assessori e consiglieri alla consiliatura successiva.

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