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SENTENZA Omicidio di via della Valle, confermato l’ergastolo per sanseverese Paglialonga

Confermata la condanna all’ergastolo per Vincenzo Paglialonga: la Corte d’Assise d’appello di Trieste riforma parzialmente la sentenza

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
6 Luglio 2024
Cronaca // Primo piano //

Confermata la condanna all’ergastolo per Vincenzo Paglialonga: la Corte d’Assise d’appello di Trieste riforma parzialmente la sentenza

La Corte d’Assise d’appello di Trieste ha confermato la condanna all’ergastolo per Vincenzo Paglialonga, il 43enne di San Severo di Foggia, già ritenuto colpevole in primo grado dell’omicidio della settantaquattrenne Lauretta Toffoli. Il verdetto, emesso il 13 ottobre dalla Corte d’Assise di Udine, è stato parzialmente riformato, mantenendo la pena massima ma eliminando l’aggravante della minorata difesa.

La vicenda giudiziaria

Lauretta Toffoli è stata trovata morta nel suo appartamento di via della Valle, a Trieste, nella notte tra il 6 e il 7 aprile 2022. Secondo l’accusa, Paglialonga avrebbe agito da solo, compiendo un omicidio a scopo di rapina. Tuttavia, l’imputato ha sempre dichiarato la propria innocenza, sostenendo che altre due persone fossero presenti nella sua abitazione quella notte e che, durante la sua assenza, queste sarebbero salite nell’appartamento della Toffoli, uccidendola e rubando oggetti di valore.

L’udienza di appello

Durante l’udienza della seconda sezione della Corte d’Assise d’appello di Trieste, Paglialonga ha deciso di rompere il silenzio mantenuto fino a quel momento. Di fronte ai giudici, ha ribadito la sua estraneità ai fatti, cercando di convincere la corte della sua innocenza. La difesa, guidata dall’avvocato Piergiorgio Bertoli, ha insistito sulla presenza delle due persone nell’appartamento dell’imputato, elemento che avrebbe dovuto sollevare dubbi sulla colpevolezza del loro assistito.

La sentenza della Corte d’Appello

Nonostante le dichiarazioni e gli argomenti della difesa, la Corte d’Assise d’appello ha confermato la condanna all’ergastolo per Paglialonga, eliminando però l’aggravante della minorata difesa. Questo elemento, presente nella sentenza di primo grado, era stato contestato dalla difesa come privo di fondamento. La Corte ha anche stabilito una provvisionale a favore delle parti civili: 100 mila euro al figlio della vittima, Manuel Mason, e 50 mila euro ciascuna alle sorelle di Lauretta Toffoli.

Lo riporta friulioggi.it.

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